Questo contenuto è tratto da un articolo di Dr Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
L’ala dei Los Angeles Lakers, Jarred Vanderbilt, sta recuperando da un infortunio al piede che lo ha tenuto fuori dai giochi dalla seconda metà della scorsa stagione. Tornando indietro con la memoria, il fatto sfortunato è occorso durante la sfida vinta in Massachussetts contro i Boston Celtics. L’infortunio al piede destro è avvenuto mentre Jarred si trovava in fase di stacco da terra e molto probabilmente ha coinvolto l’area centrale del piede. Le prime voci in circolo parlavano di un season-ending-injury, ma lo staff medico dei Lakers ha provato a farlo tornare anzitempo, assistendolo durante la fase di riabilitazione, con l’intenzione di riportarlo sul parquet in occasione dei Playoffs. Ciò non è avvenuto durante il First Round e non è dato sapere se e quando sarebbe eventualmente accaduto, nel caso i giallo-viola fossero riusciti a scavalcare i Denver Nuggets e superare il primo turno. Le notizie più recenti riportano che Vando abbia optato per evitare l’intervento chirurgico, preferendo la riabilitazione durante il periodo estivo. In compenso, sia la squadra che lo staff medico non sono ancora in grado di stabilire se sarà arruolabile per il training camp o per le sfide amichevoli in pre-season.
Gli infortuni subìti nella zona centrale del piede possono risultare molto fastidiosi e insidiosi. Proprio per questo richiedono attenzione metodica durante il periodo di riabilitazione e ramping-up-activities per tornare gradualmente in campo. Ciò vale in particolar modo per Jarred Vanderbilt, in quanto, avendo perso parecchie partite a causa di quest’infortunio, non si tratta solo di riabilitazione, ma anche di ottenere nuovamente i livelli di fitness ottimali per poter tornare al massimo della forma, richiesta dal ritmo di gioco in NBA. Inoltre ci si potrebbe chiedere come sia possibile la sua assenza dal training camp, se in precedenza era stato considerato in dubbio per giocare durante i Playoffs. In quel periodo Vando si stava già sottoponendo a terapie e allenamenti con incremento di carico graduale, per riuscire a farlo tornare in campo in un imprecisato momento in post-season. Adesso, dopo i mesi trascorsi, è possibile che l’ala giallo-viola abbia bisogno di riprendere da capo il programma di allenamenti, e di conseguenza di più tempo per tornare a disposizione. Va precisato che i Playoffs rappresentano un’occasione particolare, e il rischio d’infortunio recidivo viene corso a cuor più leggero, vista la posta in palio. Nel caso di Vando, se fosse tornato a Playoffs in corso, si sarebbe trattato di gestione dell’infortunio in ottica di un obiettivo di valore massimo. A inizio stagione, ovviamente, il tempo a disposizione è maggiore e permette un approccio più metodico e conservativo, onde evitare il persistere o addirittura l’aggravarsi dell’attuale problema fisico. Certamente lo staff medico dei Los Angeles Lakers vorrà assicurarsi che sia effettivamente pronto al 100% piuttosto che rischiare di perderlo nuovamente, o che coach JJ Redick lo abbia a disposizione a singhiozzo durante la stagione. Un esempio simile è rappresentato dall’infortunio subìto dal centro dei Celtics, Kristaps Porzingis: dopo la slogatura peroneale patita nel corso delle NBA Finals ha preferito stringere i denti, nonostante i grossi limiti nei movimenti. Dopo la vittoria del Titolo NBA, in compenso, il lettone ha scelto di andare in sala operatoria, rimanendo ai box almeno per i successivi 4 mesi. Chiaramente, le NBA Finals rappresentavano un appuntamento troppo importante per cedere e alzare bandiera bianca, perciò The Unicorn ha preferito correre il rischio di aggravare il suo problema al costo, però, di offrire il suo contributo per alzare al cielo il 18° Banner. Per quanto riguarda Vanderbilt, si avranno novità man mano che ci si avvicinerà all’avvio della Stagione 2024/25.