Gli Houston Rockets, dopo svariati tentativi falliti di una trade, sembrerebbero intenzionati a rilasciare il giocatore.

FOTO: NBA.com

Dopo aver esercitato la pesante player option da $47.4 milioni di dollari prevista per il 2022/23, l’epopea di John Wall sembra aver trovato finalmente uno sbocco.

Secondo quanto riportato da Marc Stein, le ultime fonti avrebbero parlato delle prime negoziazioni per il buyout andate a buon fine fra il giocatore e gli Houston Rockets da quando l’ex-Wizards è finito in Texas. Questo scenario, ovviamente, è ancora ipotetico, e sarà solo una soluzione estrema, qualora i Texani non riuscissero a trovare un trade partner.

Mentre le cifre di un eventuale accordo sarebbero ancora ignote, tutt’altro che velati sono i nomi delle squadre interessate a firmare il giocatore. Quella di Wall è una scommessa low risk-high reward, dato che si parlerà comunque di una ex-superstar da inserire in un roster al minimo salariale e nulla di più, con dei compiti attinenti a quelli di un comprimario veterano.

In prima fila emergono i Miami Heat e i Los Angeles Clippers, con questi ultimi che si erano dichiarati interessati già da prima della passata trade deadline di febbraio. In termini di fit, l’ex-Wizards potrebbe andare ad integrarsi alla perfezione nel roster di coach Tyronn Lue, aggiungendo – probabilmente dalla panchina e in lineup complementari al minutaggio di Kawhi Leonard e Paul George – una dose di playmaking che, sebbene non indispensabile, potrebbe rivelarsi molto utile in una squadra che vive molto della creation delle due superstar.

Per quanto riguarda gli Heat, invece, il suo ruolo sarebbe quello di allungare le rotazioni, bisogno che Miami ha dimostrato ai passati Playoffs a causa di un roster molto corto, oltre che injury prone e un po’ datato – in termini di età media. Se, da un lato, uno come John Wall non sia il giocatore ideale per invertire questo trend interno, dall’altro diventerebbe l’ennesimo veterano ad essere integrato in un core costruito sulla solidità e l’esperienza.

Infine, riprendendo il report di Marc Stein, un’ultima squadra interessata sarebbero i Los Angeles Lakers, anche loro già da tempo in contatto con gli Houston Rockets per una trade incentrata su Russell Westbrook. Per adesso, a lasciare le trattative in fase di stallo è la richiesta di Rafael Stone a Rob Pelinka di inserire nell’affare anche una futura first round pick, più volte rifiutata dal GM dei giallo-viola.

Con un buyout, ovviamente, si riuscirebbe a mettere tutti d’accordo, sebbene il fit con il roster dei Lakers non sembri il migliore per Wall, conosciuto più per le sue doti nel trovare i tiratori – soprattutto adesso che ha perso l’esplosività di un tempo – e facilitare la manovra offensiva che non di convertire conclusioni da fuori e aprire il campo a vantaggio delle spaziature, vera necessità della squadra di coach Darvin Ham.

Al di là di questi ragionamenti, la vera nota positiva è che, con un buyout, l’ex-Wizards potrebbe finalmente mettere fine ad un inferno, presto diventato limbo, che si prolunga da aprile 2021, data della sua ultima apparizione ufficiale su un parquet, solo la 72esima nelle ultime quattro stagioni. Non importa dove, come o quando, l’essenziale è che John Wall possa avere di nuovo l’occasione di offrire il proprio contributo, anche minimo, su un campo da basket.