L’interlocuzione tra Houston Rockets e Los Angeles Lakers continua, ma i texani hanno posto dei vincoli non facilmente superabili per il completamento della trattativa.

Russell Westbrook non ha partecipato alla sfida giocata in nottata dai suoi Los Angeles Lakers contro dei Portland Trail Blazers (qusti ultimi capaci, nonostante le difficoltà derivate dai numerosi movimenti di mercato degli ultimi giorni, di portare a casa una risicata vittoria per 107-105).


A causare l’assenza di Russ, secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN, sarebbe stato il riacutizzarsi di un dolore alla schiena già presente nella partita della sera precedente contro i Bucks. In molti, tuttavia, hanno speculato sulla scelta di lasciare fuori il numero 0, ritenendola legata alle dichiarazioni rilasciate alla stampa da RW dopo essere rimasto fuori per tutto l’overtime nella sfida contro i campioni in carica.

“Non dovrei avere delle soglie da superare per rimanere in campo nei finali. Penso di essermi guadagnato il diritto di giocarli. Sono scelte sue [di Vogel], non mie.”

– Russell Westbrook

Al di là di ogni dietrologia e polemica, gli avvenimenti delle ultime 48 ore mostrano ancora una volta con chiarezza quanto quello di Westbrook sia con ogni probabilità il più grande problema irrisolto della franchigia californiana. Proprio per questo motivo, Rob Pelinka sta lavorando da tempo per trovare una franchigia che abbia la possibilità – e la voglia – di assorbire il pesantissimo contratto dell’MVP del 2017, e di dare in cambio qualcosa in grado di migliorare i Lakers da qui alla fine della stagione.

Come già riportato nelle settimane scorse, Marc Stein ha individuato negli Houston Rockets l’unica franchigia in grado di mettere in campo una simile operazione, spedendo a LA il pesante contratto di John Wall, fuori squadra da inizio stagione e desideroso di tornare a giocare.

I contatti tra le due franchigie sono frequenti, ma, sempre secondo Stein – che è tornato sulla questione nelle ultime ore – Houston avrebbe posto al front office losangelino alcune condizioni che potrebbero rendere più complicata la ripetizione dello scambio dell’offseason 2021.

“Una fonte vicina alla questione insisteva ieri sulla fermezza dei Rockets a non accettare nessun accordo che non comprenda la prima scelta al Draft del 2027. Per quanto i Lakers abbiano bisogno di dare una scossa al roster e Russell Westbrook sia il loro capro espiatorio, non ci sono per ora indicazioni che li vedano cedere una scelta così importante solo per accompagnarlo alla porta e sperare che Wall possa avere un impatto positivo.”

– Marc Stein

L’accordo, quindi, sembra per ora distante, con i Rockets che spingono per avere la scelta – asset importante, se si pensa a quale sia la timeline di questi Lakers – e Rob Pelinka che per ora rifiuta, conscio di non poter sprecare ulteriori Draft picks, vista la penuria che già caratterizza la franchigia.

Il tempo stringe, sia perchè rimangono poche ore al gong finale del trade market – con LA che proverà a chiudere più di un’operazione – sia perchè l’esigente fanbase giallo-viola sembra essere sempre più spazientita. Almeno a giudicare dalle parole di qualche nome eccellente.

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