Coach Mike Budenholzer sta premendo i tasti giusti in questo avvio di stagione

FOTO: AZCentral

Questo contenuto è tratto da un articolo di Manuel Loera per Bright Side Of The Sun, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I Phoenix Suns sono 6-1 e si trovano al secondo posto in una Western Conference molto difficile. Sei partite in una stagione di 82 partite sono un piccolo campione, ma questo è il momento giusto per le reazioni eccessive. Si è parlato molto di molti giocatori e di molti argomenti, oggi è giusto menzionare l’influenza di coach Bud all’inizio della stagione. Finora ha premuto la maggior parte dei tasti giusti, quindi ecco alcune delle cose da elogiare e una che è fonte di preoccupazione.


Le impronte del coach sono presenti in tutta la stagione. Nella prima partita della stagione, ha fatto giocare 13 – sì, 13 – giocatori nel primo quarto! Compresi i due esordienti. Gli stessi 13 ai quali finora coach Bud ha fatto registrare almeno 1 presenza, utilizzando 87 formazioni diverse. In parte ciò può essere attribuito agli infortuni di Grayson Allen e Bradley Beal, ma l’allenatore ha dimostrato di non aver paura di sperimentare con i quintetti. Nella quarta partita contro i Lakers, i Suns sono partiti malissimo. Sotto di 26-8, coach Bud chiama un timeout e si capisce che è arrabbiato con la sua squadra. Sostituisce Booker, Nurkic e Tyus Jones con O’Neale, Plumlee e Morris. I Suns superano i Lakers per 17-8 nel resto del primo quarto e li battono per 109-105. Inoltre, Plumlee ha iniziato il secondo tempo al posto di Nurkic. Budenholzer ha dichiarato nel post-partita di aver scelto la “mano calda”, in questo caso la difesa e l’energia di Mason. Mettere in panchina il centro titolare alla quarta partita della stagione richiede una grande forza d’animo.

Quando Bradley Beal è mancato, coach Bud è andato controcorrente e ha schierato Ryan Dunn al posto di Royce O’Neale. L’impatto di Royce sulla squadra è stato innegabile, ma Dunn ha ricompensato l’allenatore con due partenze stellari contro i Mavs e i Clippers, dove ha registrato una media di 14.5 punti e ha tirato 7-15 dal fuori. A proposito di Dunn, il clamore intorno a lui è meritato, ha giocato molto bene finora in questa stagione. Anche qui bisogna dare credito a coach Bud per aver gettato Ryan subito fuori dal nido! Nelle prime cinque partite della stagione, ha affrontato due volte LeBron James e James Harden, una volta Luka. Dunn ha tenuto testa a tutti.

Durante la pre-season uno dei mantra di questa squadra è stato quello di tirare di più da tre. L’anno scorso i Suns hanno tirato circa 33 volte a partita, realizzando il 38.2%. Quest’anno, sì, sono solo 6 partite, ma la squadra sta tirando 39 volte a partita e quasi con la stessa percentuale dell’anno precedente, il 37.7%. Questa squadra sta realizzando circa 2.5 tiri da tre in più a partita e ne sta tentando oltre 6 in più. Finora sembra che quei box sul campo di allenamento abbiano funzionato.

Un’altra area di enfasi è stata quella delle palle perse. Nelle prime due partite, i Suns hanno perso 39 volte la palla. Nelle ultime cinque partite, sono “scesi” a 62 turnover. Nella recente gara contro Portland, solo 4 errori commessi in tutto il secondo tempo, sfortunatamente tutti e 4 nel quarto periodo, quando i Blazers hanno ridotto a 3 i 26 punti di vantaggio. Tyus Jones è stato bravo come si diceva, ha commesso solo 7 perse a fronte di 46 assist! Qualcosa va anche detto sulla difesa e sui rimbalzi: nel complesso sono dati migliori di quanto ci si aspettasse, attualmente Phoenix è la 9° difesa, con 110.5 punti subiti per 100 possessi, e 5° a rimbalzo difensivo, sebbene quest’ultimo punto sul lungo periodo rischi di rappresentare ancora un problema. L’unico aspetto preoccupante è la quantità di gioco di KD, che ha una media di 37.2 minuti a partita. Sì, è difficile togliere dal campo uno dei più grandi giocatori nella storia del gioco, ma per preservare la sua salute dovrebbe giocare in media 32-35 minuti a partita. L’anno scorso Durant ha avuto una media di 37.2 minuti a partita e ha giocato 75 partite, il massimo dal suo ultimo anno con i Warriors, e ai Playoffs si è visto.

Tutto questo si basa su una manciata di partite e con il passare della stagione il numero di giocatori nella rotazione si ridurrà, ma già all’inizio coach Bud ha sperimentato diversi quintetti. La versione di quest’anno dei Suns è profonda e versatile, il che consente di giocare in molti modi diversi, tutti esempi della capacità del coach di fare aggiustamenti durante la partita, cosa per cui è stato criticato in passato. Sarà pure solo l’inizio, ma In Bud We Trust!