FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Brandon Duenas per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Sembrerebbe che Ryann Dunn sia capace di svolgere il ruolo di role player sin dai primissimi anni della sua carriera in NBA. La scelta #28 al Draft 2024 ha avuto sin da subito un impatto positivo sui Phoenix Suns, in entrambi i versanti di gioco. Dopo aver tirato con il 43.3% da oltre l’arco in preseason – con 13/30 da 3P -, Dunn si assesta attualmente al 46.2%, con 6/13 dal perimetro in 3 sfide di NBA – guidando la classifica dei rookie nel tiro da 3 punti. Ha messo a segno 13 punti in 21 minuti d’impiego durante la vittoria contro i Dallas Mavericks di sabato scorso. Ma non si tratta solo dei tiri andati a segno, ovviamente – i suoi sforzi a protezione del ferro ed il suo lavoro nel tentativo di rubare palla agli avversari sono stati una scossa per la fase difensiva dei Suns. Alcune delle sue giocate non sono presenti nelle caselle delle statistiche, ma fin qui è riuscito ad avere un impatto positivo in svariati modi. 

 

Il ventunenne ha messo a referto 8 punti, 2 rimbalzi ed 1 assist in 14.5 minuti a partita nelle prime 3 uscite di Regular Season. Il suo plus/minus si assesta a +3.3 ed è 5° nella classifica dei rookie per quanto riguarda i punti a partita.

 

Ma la cosa più importante è che ha guadagnato in fretta la fiducia del coach della franchigia dell’Arizona, Mike Budenholzer. Così tanto da aver dato ispirazione al gioco dei Suns in avvio di gara sabato sera contro i Mavs, con Bradley Beal e Grayson Allen fuori dai giochi. Coach Bud ha dichiarato quanto segue riguardo Ryan Dunn.

“Ryan si è guadagnato la fiducia ed il rispetto dei suoi compagni di squadra. La mia fiducia ed il mio rispetto. Possiamo gettarlo nella mischia. Abbiamo bisogno che cresca e sviluppi il suo gioco.”

Coach Mike Budenholzer

Guadagnare la fiducia di un coach veterano come Mike Budenholzer non è una cosa facile. Sono state dette grandi cose sui rookie da parte dello staff, ad esempio come “essere avanti sul programma di allenamenti” o semplicemente “evoluto”, ma tutto ciò era avvenuto quando le partite non contavano. Poter tastare l’hype generato durante le partite di Regular Season è stato un piacere.

Fase difensiva

Una cosa di cui non si può essere sorpresi è la tenacia difensiva di Ryan Dunn. Ha performato come previsto sia in Summer League, che in preseason e RS: Ryan è ovunque. Nelle 3 partite disputate fin qui in NBA, gli avversari marcati da Dunn hanno tirato col 37% dal campo. Lotta sui blocchi, copre le corsie di passaggio, si trova sempre nel posto giusto per aiutare sul lato debole ed esegue degli arcigni closeout. Mette in pratica esattamente ciò che i suoi Phoenix Suns gli chiedono, ed apporta un contagioso livello di energia. 

Kevin Durant non ha avuto altro che elogi per il rookie, affermando: “Adoro la sua contagiosità. Adoro il fatto che sia un giocatore fisico, e che stia già commettendo i suoi falli.”.

Ci sono stati giocatori esperti del calibro di James Harden costretti a dare il loro meglio per scrollarsi di dosso Ryan Dunn, giunto in marcatura dopo uno switch difensivo: questo racconta ciò che bisogna sapere su come sia già considerato dagli avversari in fase difensiva. La sua reputazione continuerà a crescere se dovesse ottenere un minutaggio significativo, riuscendo ad eseguire giocate su entrambi i lati del parquet. La sua difesa sul point-of-attack nel ruolo di ala è proprio ciò che è mancato ai Suns nella scorsa stagione. Grazie alla sua stazza è capace di difendere contro le ali più strutturate fisicamente, contro le quali i Suns hanno avuto parecchie difficoltà nel corso degli anni. Quando Beal ed Allen torneranno a disposizione sarà interessante capire se coach Budenholzer vorrà serrare le fila inserendo Dunn, ed eventualmente chi dovrà fargli posto. In ogni caso, un aspetto è già abbondantemente chiaro: Ryan Dunn aiuterà i Phoenix Suns a vincere diverse partite.

 

FOTO: Bright Side of the Sun