Foto: Ned Dishman/NBAE

Questo contenuto è tratto da un articolo di John Voita per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Stefano Tedeschi per Around the Game.


Una settimana sei seduto sul tetto del mondo, quella successiva ti sembra che tutto ti crolli addosso. Come direbbe Frank Sinistra, “that’s life”.


I Phoenix Suns erano entrati nella settimana numero sette della Regular Season con una serie di riconoscimenti che ne certificavano lo stato di forma: Western Conference Player of the Week, Western Conference Player of the Month, Western Conference Coach of the Month. E, soprattutto, erano reduci da sei vittorie consecutive e detenevano il miglior record della Western Conference.

La scorsa settimana, però, ha cambiato radicalmente lo stato d’animo dei tifosi in Arizona. I Suns sono stati battuti, anzi annientati in diretta nazionale dai Celtics; dopodiché hanno perso due intense sfide con i Pelicans, cui hanno ceduto lo scettro della Conference. Ieri, infine, Chris Paul e compagni hanno perso la quinta partita consecutiva, contro i Rockets, e ora si trovano al quarto posto a Ovest.

Phoenix ha messo insieme dei numeri che non si vedevano in Arizona dai tempi pre-Covid, e la squadra è uscita con le ossa rotte da questo periodo (letteralmente, avendo anche perso Devin Booker per un infortunio al bicipite femorale).

Sebbene non sia il caso di farsi prendere dal panico, visto il momento dell’anno e l’assenza nelle ultime due di Booker, qualche preoccupazione è maturata. Il calendario nelle prossime due setttimane non è semplice, anzi: Clippers, Pelicans, Lakers, Wizards, Grizzlies, Nuggets e ancora Grizzlies.

Come ne usciranno i Suns? Ecco tre punti (2+1) potenzialmente decisivi per la squadra di Monty Williams.

1. Rim pressure

Questo è un problema che si ripropone dall’anno scorso. Se come squadra non riesci ad andare in lunetta con buona frequenza, in Regular Season e ancora di più nei Playoffs, l’attacco può avere spesso dei passaggi a vuoto. E’ importante mettere gli avversari in difficoltà con i falli, forzarli ad eseguire degli aggiustamenti difensivi e ovviamente segnare dei punti “facili”, a cronometro fermo.

Attaccare il ferro non è un punto di forza dei Suns, come confermano le sole 40.8 “drives” a partita, un dato ben inferiore rispetto alla media NBA. La conseguenza è che i Suns, semplicemente, vanno in lunetta troppo poco. La media è di 20.2 tiri liberi a sera, ovvero la 28esima nella lega; la percentuale è buona (80.7%, tra le migliori), ma il volume è semplicemente troppo basso. E quei punti stanno mancando all’attacco di Phoenix.

2. Coinvolgere offensivamente Ayton

Booker è fuori per un problema al bicipite femorale e come già visto in passato, i Suns non affretteranno i tempi del suo pieno recupero. Ovviamente, senza di lui ci sono circa 27 punti e 20 tiri a partita da “redistribuire”, e soprattutto in sistema offensivo che deve cercare altrove i propri vantaggi. Evidentemente qualche aggiustamento vafatto, e uno dei più percorribili è affidarsi maggiormente a Deandre Ayton

Il numero 22 in stagione ha una Usage del 19.8% (via Cleaning the Glass) e tenta circa 12 tiri a partita; dati che sono rimasti praticamente invariati nelle ultime due settimane, con e senza Booker. Ora, coach Monty potrebbe chiedere un maggiore coinvolgimento del centro bahamense, che in questa stagione ha aumentato ulteriormente la propria efficienza al ferro ma, per ora, non il volume di tentativi.

3. Una trade?

A questo punto, in ogni caso, qualche manovra di mercato da parte di James Jones è prevedibile. Phoenix ha infortuni importanti, non ha profondità e uno dei suoi giocatori teoricamente più importanti, con un contratto da 10 milioni di dollari, non è nemmeno con la squadra. Jae Crowder, ovviamente, per cui potrebbero (e dovrebbero) arrivare novità da un momento all’altro.

Tante volte nella striscia negativa dei Suns si sono visti giocatori avversari entrare dalla panchina e incidere, come ad esempio Josh Green o Jose Alvarado. Ai Suns mancano uomini così.

Il 15 dicembre è arrivato, ora il trade market entra nel vivo. Cosa farà Phoenix?