Lente d’ingrandimento sullo skill-set della prima scelta del Draft 2022; punti di forza, aspetti da migliorare e possibile ceiling

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Le prime due settimane da giocatore NBA di Paolo Banchero sono ormai da consegnare alla storia. Se il primo impatto con la massima espressione della pallacanestro è per molti duro da assimilare, così non è stato per il 19enne prodotto di Duke.

E’ vero, gli Orlando Magic hanno vinto una sola partita, ma Banchero ha già attirato su di sé gli occhi del mondo NBA. Le raw stats individuali dicono 23 punti e 4 assist di media circa, ma non sono importanti; è invece molto più utile valutare lo skillset di Paolo, e provare a immaginare il livello a cui potrebbe portarlo in futuro. E a proposito di futuro: se vi state chiedendo con quale nazionale giocherà la giovane stella dei Magic, QUI abbiamo spiegato perché – al di là delle dichiarazioni degli ultimi mesi – ci aspettiamo che scelga quella italiana.

Dopo poche partite il nativo di Seattle ha già dato prova dei suoi punti di forza, ma anche di quelli su cui occorre lavorare in ottica futura. Proviamo dunque ad analizzarli.


1 – Punto di forza: potenza fisica e attacco del ferro

Il punto di forza principale è senza dubbio l’attacco del ferro. Banchero è rapido per la taglia e soprattutto molto potente, e a queste caratteristiche innate abbina un ottimo controllo del corpo e un buon tocco. Insomma, ha tutte le carte in regola per essere presto uno dei migliori attaccanti del ferro della lega.

Dopo le prime uscite, la percentuale al ferro tocca il 66%. Considerando il volume (il 43% delle sue conclusioni arrivano nella restricted area) e la poca esperienza, si può definire un grande punto di partenza. Prendendo a paragone una superstar attuale come Jayson Tatum, si nota che sia giunto nei pressi del 66% al ferro solamente dopo qualche anno di NBA alle spalle.

L’eccellenza totale nella specialità, chiamata Giannis Antetokounmpo, dista circa dieci punti percentuali, ed è probabilmente inarrivabile, ma a Banchero basterebbe affinare la sua per stabilizzarsi presto come uno dei migliori finisher della lega.

Avere come punto di forza l’attacco del ferro porta inoltre con sé un bonus non indifferente, ovvero la capacità di conquistare viaggi in lunetta con relativa facilità. Sono già circa nove i tiri liberi tentati a partita dall’italo-americano.

2 – In attesa di conferma: la difesa

Mettiamo subito in chiaro che con quel tipo di fisico difficilmente si può essere un difensore negativo, dunque presumibilmente Banchero non correrà questo rischio. E se il dubbio risiedeva nell’impegno messo in quella metà campo, per il momento le risposte sono incoraggianti. Paolo è spesso concentrato, anche quando è lontano dalla palla, e questo è più che positivo.

Ora la domanda è: può arrivare ad avere un impatto importante anche sotto il suo tabellone? I segnali, finora, danno indicazioni promettenti. Sulla palla Banchero non è un fulmine in termini di velocità laterale, ma spesso può compensare con l’uso del fisico. Ma soprattutto, la difesa in aiuto ha già raggiunto, dopo pochissime partite, un livello eccellente; gli ingredienti sono atletismo, fisicità e intelligenza nel posizionamento e nel tempismo, e Banchero li ha tutti.

3 – Aspetti da migliorare

  • Percentuali e fiducia al tiro

Il capitolo tiro va diviso in due: il tiro dal perimetro e quello dalla media distanza.

Le percentuali da tre punti risulteranno fondamentali nella carriera di Banchero soprattutto per crearsi lo spazio per attaccare il pitturato, evitando il “battesimo” delle difese. L’attuale 27% dalla lunga distanza non è abbastanza, ma il tempo è dalla sua parte e l’innalzamento del rilascio rispetto a un anno fa lascia ben sperare.

Per quanto riguarda il tiro dal mid-range, sarà invece utile per ampliare il bagaglio di soluzioni da scorer. Guardando a stelle come Kevin Durant, Devin Booker e non solo, è evidente che si tratta di un elemento fondamentale. Anche in questo caso, giudicare la percentuale (33%) è prematuro. Nel futuro, l’obiettivo dovrebbe essere quello di stabilizzarsi intorno al 42%.

  • Letture e passing

Il punto più dolente, se così si può definire, nell’attuale gioco di Banchero è il livello delle letture e del passing. Non è raro vederlo andare in “tunnel vision” e non notare compagni completamente smarcati, oppure fare qualche palleggio di troppo e facilitare il compito alle difese.

Specifichiamo che non è assolutamente nulla di drammatico per un rookie. Spesso gli esordienti in NBA devono aspettare qualche mese o anno di esperienza per vedere il gioco rallentare ai loro occhi, e probabilmente Paolo è uno di questi. Detto questo, i flash mostrati sono molto interessanti, ed è plausibile che il suo passing raggiunga un buon livello già nel giro di qualche stagione. Jayson Tatum, ad esempio, partiva da una base ben peggiore rispetto alla sua, e oggi è il creator primario dell’attacco dei Celtics.

Lato inesplorato: Pick&roll da bloccante

In virtù di quanto abbiamo detto prima sulle qualità fisiche e atletiche, non c’è alcun dubbio sul fatto che Banchero possa essere un rollante di altissimo livello. Giocare da bloccante gli permetterebbe di ottenere ricezioni dinamiche e puntare con ancora più facilità il ferro, migliorando inevitabilmente la sua efficienza.

Sfortunatamente, questa possibilità non è ancora stata esplorata in NBA, soprattutto per la mancanza di portatori di palla di alto livello in squadra. La speranza è quella di vederlo utilizzato maggiormente in questo modo in futuro.

Conclusioni: qual è il ceiling di Banchero?

Per concludere, qual è quindi l’upside di Paolo Banchero? Può diventare un Top-10 della lega? Ci sono diversi indizi che portano verso una risposta positiva.

Il tipo di skillset è solitamente di quelli compatibili ai meccanismi del gioco NBA, con meno alti e bassi o possibili delusioni ai Playoffs. La certezza non possiamo averla, perché gli aspetti da limare sono ancora tanti e i passi in avanti non sono mai automatici. La garanzia di successo, del resto, è una caratteristica appartenuta a pochissimi esordienti nella storia.

Molto dipenderà, ovviamente, dal contesto e dal modo in cui verrà sviluppato in questi anni.