Questo contenuto è tratto da un articolo di Ishaan Bhattacharya per FadeawayWorld, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Mentre un 38enne LeBron James continua a macinare punti nella rincorsa allo storico record di Kareem Abdul-Jabbar, in molti – dentro e fuori l’NBA – hanno sostenuto che la sua incredibile longevità possa essere un fattore determinante nel dibattito su chi sia il miglior giocatore di tutti i tempi. Sì, parliamo del solito, vecchio, intramontabile “GOAT debate”, con il consueto paragone con Michael Jordan.


Si tratta, ovviamente, di una questione soggettiva, con argomentazioni valide da entrambe le parti. Ad esempio, di recente Draymond Green ha dichiarato che “sono 20 anni che LeBron compete allo stesso livello, e questa cosa deve contare nel GOAT debate”; la risposta di Shaquille O’Neal, invece, ha dato voce a chi non considera in pericolo lo scettro di MJ, anzi.

Ieri, è stato chiesto a coach Doc Rivers cosa ne pensi di tale discussione, e l’allenatore di Philadelphia si è espresso a metà strada tra le due correnti di pensiero:

“Credo che LeBron avrà complessivamente la miglior carriera di tutti i tempi. Anzi, lo è già adesso. Allo stesso tempo, penso che Michael Jordan sia stato il più forte di sempre. Ma questo non toglie niente a LeBron, anzi, la durata della sua carriera ad alto livello è impressionante.”

Intanto, James ha scollinato quota 38mila punti in carriera: il giorno del sorpasso è sempre più vicino. E quello sarà inevitabilmente un giorno di grande attualità per il GOAT debate…