Sì, al Draft 2023 manca ancora un sacco di tempo, ma a noi di AtG piace fare le cose con calma e muoverci in anticipo. Ecco, dunque, la nostra simulazione “way too early”, con un’analisi prospetto per prospetto, dalla 1 alla 15 – senza tenere ovviamente conto della potenziale squadra che andrà a scegliere, essendo ancora tutto in dubbio:

  1. VICTOR WEMBANYAMA – Metropolitans 92 (PF/C)

È la prima scelta annunciata da ormai qualche anno, in uno dei Draft con maggior talento di sempre. Per chi avesse vissuto su Marte negli ultimi mesi e non conoscesse Victor Wembanyama, vi basti sapere che si sta parlando di un ragazzone di 7’2” che si muove e gioca come una guardia ed è già il miglior giocatore del campionato francese, dove sta viaggiando a 21.4 punti 9 rimbalzi e 3 stoppate di media. Un profilo con un potenziale mai visto nella storia della lega, il cui floor però è già molto alto, perché Wemby non è una scommessa, ma è in grado di avere un impatto importante già dalla stagione da rookie.

Difensivamente è un lungo che, con una wingspan di 8’0”, riesce a coprire più spazio di qualsiasi altro giocatore, caratteristica a cui abbina una buona mobilità laterale, specialmente se rapportata alla stazza. Stiamo parlando di un giocatore che ti crea, solo con la presenza, un sistema difensivo. Nell’altra metà campo invece è un ottimo shot creator, sa essere efficace sia con che senza palla perché ha una combinazione di lunghezza, coordinazione e tocco che non si sono praticamente mai viste.


Insomma difficile trovare difetti, deve giusto sistemare la shot selection e migliorare qualche lettura, ma stiamo parlando di un giocatore che passa ogni 50 anni potenzialmente (lo abbiamo definito QUI “generazionale”) e per forza di cose va messo al primo posto.

  • PRO: difesa, shot creation, lunghezza, potenziale mai visto
  • DA MIGLIORARE: ancora un po’ leggero fisicamente, shot selection

2. SCOOT HENDERSON – G League Ignite (PG)

Anche la seconda scelta è abbastanza annunciata. Scoot Henderson è una point guard che è già al secondo anno di G League: circa 19 punti, 4 rimbalzi e 6 assist di media in queste prime 10 partite e, nonostante ne abbia saltata qualcuna per infortunio, ha già dimostrato perché ha davanti solo Wembanyama in questa classe draft.

È una guardia super atletica, ai livelli di Wall, Westbrook, Morant, per intenderci, primo passo e capacità di finire al ferro da élite della lega, a cui aggiunge un ottimo tocco e soprattutto un midrange game veramente molto sviluppato per un giocatore di quel tipo, a quell’età. In situazioni di pick&roll è letale, grazie anche alla gravity da passatore che ha, l’abilità nel trovare i compagni e il tiro dal palleggio o il floater utili per battere la drop coverage del lungo. 

Tra gli aspetti da migliorare, sicuramente necessita di un tiro da 3 più affidabile, nonostante parta da una buona base, ma stiamo parlando di un altro ”Franchise Player” potenzialmente.

  • PRO: finishing, playmaking, P&R skills, mid range
  • DA MIGLIORARE: non sempre attivo in difesa, stabilizzare tiro da 3

3. AMEN THOMPSON – OTE (Combo G)

Terza scelta per molte board, il giocatore da Overtime Elite si presenta sicuramente come il più spettacolare della classe. E’ una guardia oversize (6’7”) che, come caratteristiche, ricorda veramente il primo Lebron James: atletismo straripante, playmaking di puro istinto cestistico e un corpo che, difensivamente, può stare su 4 ruoli senza grossi problemi. Come il suo gemello, che vedremo dopo, ha però un grosso problema: il tiro non c’è per ora, la shooting form è molto meccanica e progressi se ne sono visti pochi. Questo lo rende un giocatore un po’ difficile da collocare ad oggi in una squadra NBA, perché per rendere al meglio ha bisogno di palla in mano. Da lì poi è in grado di creare per i compagni, arrivare al ferro come e quando vuole e far vedere tutto il talento che madre natura gli ha dato, ma se dovesse faticare tanto al tiro, da non poter essere una prima opzione offensiva, allora l’assenza di pericolosità perimetrale diventerebbe un problema.

Nonostante ciò, se rimane la terza scelta in un Draft così ricco è perché il ceiling è veramente alto.

  • PRO: finishing, playmaking, difesa su più ruoli, atletismo
  • DA MIGLIORARE: necessita di un tiro quantomeno affidabile dalla media distanza per il tipo di giocatore che è

4. CAMERON WHITMORE – Villanova (SF/PF)

Cam è l’atleta più esplosivo del college basketball. Ha saltato per infortunio l’inizio di stagione, ma nelle ultime settimane ha iniziato a trovare ritmo e minuti, iniziando a mostrare quello che si era visto nell’ultimo anno di high school e al FIBA u18 Americas championship.

Stiamo parlando di un’ala di 6’7”, atleticamente devastante e con un buon tiro da 3 punti, soprattutto dal palleggio. Ha dimostrato di avere un notevole potenziale da shot creator, e combinando la pericolosità che ha nell’attaccare il ferro col tiro dalla lunga distanza diventa difficile per le difese contenerlo.

Finora è stato abbastanza altalenante in termini statistici, complice anche una Villanova in difficoltà a livello di risultati e l’infortunio che lo ha tenuto ai box le prime settimane, però rimane un altro giocatore dal potenziale molto alto, prototipo di un’ala 2 way moderna in grado di avere impatto in entrambe le metà campo.

Top 5 pick ad oggi.

  • PRO: atleta incredibile, utilizzabile sia on che off ball, miglioramenti enormi al tiro nelle ultime 2 stagioni, ad oggi tiratore affidabile, difesa (1-4) potenzialmente
  • DA MIGLIORARE: più costanza, ball handling non ottimale che gli rende più difficile attaccare il ferro, creation per i compagni

5. AUSAR THOMSPON – OTE (Combo G)

Il fratello gemello di Amen è un altro top prospect di questa classe Draft. Guardia dalle caratteristiche fisiche e tecniche molto simili a quelle del fratello, lo diamo qualche posizione sotto per un paio di motivi.

Primo, Ausar è un filo meno esplosivo del gemello e fa più fatica a battere l’uomo in 1-contro-1. Nonostante ciò, rimane un grandissimo atleta e un eccellente passatore, sicuramente meno istintivo ma più cerebrale rispetto ad Amen.

Secondo, i problemi al tiro ci sono anche qui. Nonostante da 3 punti la percentuale sia leggermente più alta, ai tiri liberi è l’esatto opposto e, per quanto mi riguarda, la lunetta è un grande indicatore per valutare il potenziale al tiro di un giocatore. Aspetto che lo rende un prospetto inferiore in ottica Draft.

Si sta comunque parlando di un altro giocatore dal potenziale alto e che potrebbe agevolmente finire in top 5 il prossimo Luglio.

  • PRO: difesa, playmaking, finishing
  • DA MIGLIORARE: 2/14 ad oggi in situazioni di 1-contro-1, (in)efficienza ai liberi, tiro da sistemare

6. KEYONTE GEORGE – Baylor (Combo G)

Keyonte George è uno dei freshmen che ha assorbito meglio l’impatto con il college basketball, una guardia dal grande talento a livello di scoring, a cui abbina letture per i compagni notevoli che lo rendono un ottimo playmaker secondario per Baylor e una difesa sulla palla davvero di livello.

Sta mettendo insieme cifre veramente importanti quest’anno: 18 punti, 5 rimbalzi e 4 assist circa a partita, tirando col 43% dal campo e col 38% da 3 punti, non male per un giocatore al primo anno, specialmente se si parla di uno scorer.

In ottica NBA è molto interessante anche per la capacità di giocare con e senza palla, rendendosi sempre pericoloso e molto efficace in situazioni di tiro dagli scarichi.

George è un “tough shot maker”, in grado di segnare tiri difficili anche con poco tempo sul cronometro. Tiri che è costretto a prendersi un po’ troppo spesso però, visto che non è un grandissimo atleta e al livello superiore potrà incontrare qualche difficoltà nel battere l’uomo.

  • PRO: shot making, difesa POA, efficacia off ball, playmaking secondario
  • DA MIGLIORARE: shot selection, non un grande atleta, primo passo non sempre efficace

7. BRANDON MILLER – Alabama (Wing)

Il freshman dell’anno ad oggi sicuramente. Nonostante non sia proprio giovanissimo (classe 2002) è uno dei migliori attaccanti di tutto il college basketball.

Brandon Miller è un’ala di 6’9” che sta giocando da primary creator ad Alabama: mix di lunghezza, shot making, abilità nel mettere palla per terra fuori dal comune per un giocatore di questa taglia, tant’è che in molte board lo potete trovare tranquillamente in top 5.

Cosa non convince, allora? Nonostante recentemente sia stato molto efficiente anche al ferro, c’è qualche riserva sulla sua capacità nel creare separazione e arrivare al ferro con costanza anche al piano superiore, a causa di un primo passo non propriamente fulmineo e di un fisico abbastanza esile nell’assorbire i contatti; oltre ad essere 2 anni più grande rispetto ad altri giocatori di questa classe.

  • PRO: primary creator potential, shot making, combinazione lunghezza-mobilità, tiro da 3 punti
  • DA MIGLIORARE: capacità di arrivare al ferro, capacità di creare separazione dal difensore

8. GG JACKSON – South Carolina (Forward)

Gregory Jackson detto “GG” è il giocatore più giovane di questa classe e, guardando una sua partita, si vede subito quanto sia effettivamente ancora grezzo, ma i lampi di talento non possono lasciarci indifferenti.

È sostanzialmente un lungo moderno, in grado di giocare fuori dall’area, mettere palla per terra, prendere pull up jumper dal midrange, sfruttare i mismatch e tirare da 3. Anche difensivamente il potenziale è tutto lì da vedere, nonostante giochi in una squadra veramente poco competitiva e il peso dei possessi sia relativo.

Essendo molto giovane, l’efficienza non c’è e il decision making non è dei migliori, però è una scommessa che una squadra in rebuilding con un buon sistema di sviluppo giocatori deve fare. In ogni caso, avrà sicuramente bisogno di tempo per dire la sua nella lega.

High risk, high reward.

  • PRO: giovanissimo, talento offensivo con movimenti da guardia per un lungo, coordinazione, defensive upside
  • DA MIGLIORARE: molto grezzo in tutto, al college può permettersi di forzare quanto vuole, tiro da 3 punti da stabilizzare, poco “engaged” difensivamente

9. JARACE WALKER – Houston (Forward)

Lungo da Houston, utilizzabile sia da 4, che da 5 in quintetti small, gioca in una squadra molto forte con tanto talento, per cui sa già giocare nello spazio lasciato dagli altri in termini di possessi.

Difensivamente è switchabile, può essere utilizzato sia in aiuto da lungo grazie alla sua capacità nello stoppare, che sulle ali più fisiche.

Offensivamente ha dimostrato molta versatilità, è molto efficace da tagliante e lob threat in combinazione con un creator, ma ha range per essere pericoloso in situazioni di spot-up: il tiro non è ancora proprio costante, ma la meccanica e il tocco sono buoni.

Ha fatto vedere flash di self creation molto interessanti per un archetipo del genere e anche buona visione di gioco in situazioni di short roll.

Top 10 per me ad oggi.

  • PRO: versatilità difensiva, presenza a rimbalzo, rim pressure, potenziale al tiro
  • DA MIGLIORARE: costanza al tiro, ampliare bagaglio offensivo

10. JETT HOWARD – Michigan (wing)

Il prodotto di Michigan chiude la top 10: non ci dilungheremo molto su Jett, perché ne abbiamo parlato in un articolo apposito QUI.

È un’ala di 6’8” che sembra fatta apposta per l’NBA moderna: difesa, playmaking secondario, lampi sempre più frequenti di self creation e soprattutto la capacità di tirare in movimento, da handoff o in uscita dai blocchi.

Must pick in questa lottery.

  • PRO: movimento senza palla, tiratore da 3 punti completo (self creation, spot up, movement), switchabile in difesa su 4 ruoli, flash interessantissimi da passatore
  • DA MIGLIORARE: non ha lacune per essere un terzo/quarto in una rotazione NBA, se deve diventare un giocatore a cui lasciare palla in mano, deve migliorare a livello di creation per sé e per i compagni e arrivare più efficacemente al ferro, non essendo un atleta sopra la media.

11. NICK SMITH JR – Arkansas (Combo G)

Nick Smith a inizio anno era nella conversazione per la top 5, poi purtroppo causa infortuni non è mai riuscito a giocare con continuità. Rimane in lottery per quello che si è intravisto nelle partite che ha giocato e per ciò che aveva fatto vedere all’High School.

Nick è una combo guard, uno dei migliori tiratori della classe, in grado di creare palla in mano, bravo nel costruirsi il suo tiro essendo un giocatore molto “shifty” e con potenziale da 3 level scorer. Senza palla mi piace veramente molto, si muove in continuazione, riesce sempre a ricollocarsi in maniera intelligente sul perimetro ed essendo un grandissimo tiratore costringe le difese a fare close out forti che sistematicamente è in grado di attaccare.

Se tornasse a giocare con costanza potrebbe tranquillamente scalare nuovamente le posizioni che ha perso, perché il talento è da top 5.

  • PRO: scoring, off ball relocation, p&r creation, tough shot maker
  • DA MIGLIORARE:  poche partite giocate in cui non è stato molto efficiente, difensivamente ha mani veloci ma essendo molto esile fatica a marcare chiunque praticamente

12. ANTHONY BLACK – Arkansas (Combo G)

Compagno di Nick Smith, con cui ha condiviso il backcourt solo per poche partite purtroppo. Guardia fisicamente sopra la media con braccia infinite, letture da veterano, atletismo per arrivare al ferro, tocco e capacità di marcare più ruoli in difesa.

Tutto ciò lo rende un prospetto fatto per l’NBA del 2023. Ha bisogno di aggiustare il tiro, nonostante passi avanti siano stati fatti rispetto al passato, specialmente da prendi e tira. La sua qualità maggiore la fa vedere quando ha palla in mano e riesce a creare dal pick&roll. Agevolato dall’altezza, non c’è passaggio che non possa fare, e proprio per questo ha bisogno di avere più pericolosità perimetrale, per poter sfruttare al meglio queste doti.

  • PRO: versatilità difensiva, finishing, playmaking, IQ cestistico in entrambe le metà campo
  • DA MIGLIORARE: tiro, self creation, aggiungere almeno un mid range game efficace per avere più gravity da sfruttare come passatore

13. CASON WALLACE – Kentucky (Combo G)

La reincarnazione di Jrue Holiday. Scherzi a parte, Cason Wallace è uno dei Freshman col floor più alto della classe, ha già dimostrato ampiamente cosa sia in grado di fare e come riesca ad avere un impatto anche in una powerhouse come i Wildcats.

È il miglior difensore POA di questo draft, senza ombra di dubbio. Offensivamente è un ottimo facilitatore, non ha letture di istinto come i Thompson o Black, però è un ottimo ball handler, riesce a fare sempre la scelta giusta, molto maturo nel suo modo di giocare. Difficilmente sarà un primary creator, però è un buon tiratore sugli scarichi e in grado di costruirsi il proprio tiro. Insomma, un pezzo che a roster potrebbe fare gola a tante squadre.

  • PRO: on ball defense, secondary creation, buon facilitatore e ball handler, maturo, forza poco, giocatore già pronto
  • DA MIGLIORARE: non ha un ceiling altissimo, può migliorare a livello di creation

14. MAXWELL LEWIS – Pepperdine (Wing)

Il primo Sophomore di questo mock, il Jalen Williams di questa classe (e J Dub lo stiamo vedendo in NBA), probabilmente con un potenziale ancora maggiore.

Ala versatile, in campo sa fare un po’ di tutto, in grado di essere pericoloso in situazioni di spot up, bravo in 1-contro-1 sia nell’arrivare al ferro che nel prendere pull up jumpers, un ottimo atleta che può rendersi utile anche come tagliante. Ancora non eccelso nel trovare i compagni e con un AST/TO ratio decisamente alto, ma i flash si son visti anche in quell’ottica.

Difensivamente non è sempre concentrato, motivo per cui la sua squadra va male nonostante tutto il talento che ha a roster. Nonostante ciò, gli attributi fisici per essere un ottimo difensore anche a livello NBA ci sono tutti.

  • PRO: catch and shoot impact, self creation, atletismo, flash da passatore, lunghezza
  • DA MIGLIORARE: impatto difensivo, tante palle perse specialmente rapportate agli assist, non sempre crea abbastanza separazione per tirare per cui si ritrova a forzare tiri difficili

15. GRADEY DICK – Kansas (Wing)

Altro giocatore di cui abbiamo già parlato (QUI). L’ala dei Jayhawks, si è ritagliata l’ultimo posto in questa lottery ad oggi a suon di triple, movimento senza palla e letture da professore in entrambe le metà campo.

Giocatore dall’archetipo riconducibile a Klay Thompson, senza palla sa fare tutto, tirare da fermo, in movimento, tagliare… è già un uomo fondamentale nelle rotazioni di una contender come Kansas e soprattutto ha le caratteristiche per diventare uno dei migliori role player della lega per tanti anni.

  • PRO: giocare senza palla, tiratore da spot up di livello altissimo, atletismo e lunghezza per essere un ottimo difensore, size (6’7”), letture da passatore
  • DA MIGLIORARE: deve migliorare nel mettere palla a terra per attaccare efficacemente i close out, ingrossarsi fisicamente per poter fare il salto di qualità anche in difesa

HONORABLE MENTIONS: DARIQ WHITEHEAD, BRICE SENSEBAUGH, TAYLOR HENDRICKS, BABA MILLER (su alcuni, un’analisi QUI)