Al netto della qualificazione conquistata per i quarti di finale delle Olimpiadi, la Francia è certamente la ‘big’ che ha convinto di meno fino a questo momento. Un primo tempo di sofferenza al debutto contro il Brasile, poi la sconfitta evitata per un soffio contro il Giappone e infine la batosta inflitta dalla Germania.
Nonostante la spinta del pubblico di casa, i francesi sembrano non riuscire ad ingranare, soprattutto nella metà campo offensiva. Secondo il veterano e leader della nazionale Evan Fournier, i problemi partono dal game-plan adottato. Queste sono state le sue dichiarazioni:
Penso che ci manchino i fondamentali. Dobbiamo andare avanti. A volte, penso che andiamo nella direzione sbagliata sul modo in cui vogliamo giocare, e ne paghiamo le conseguenze.
Di questi tempi la miglior difesa è l’attacco. Non siamo più negli anni ’90 o 2000, dove si poteva sempre difendere a metà campo. Ora l’attacco è essenziale. Serve equilibrio in campo e gioco in transizione. Specialmente quando giochi contro squadre come la Germania.
L’assetto a due super-lunghi come Rudy Gobert e Victor Wembanyama permette alla Francia di mettere un muro nel pitturato, ma la fluidità offensiva ne risente.
Il coach Vincent Collet ha fortemente attaccato le parole di Fournier:
L’opinione di Fournier non è quella del gruppo. E’ una dichiarazione inaccettabile e se ne deve prendere la responsabilità. Non farò altri commenti, ma penso che il gruppo sia d’accordo con il piano partita.
Martedì i padroni di casa affronteranno il Canada in un match da dentro o fuori.