La franchigia dell’Ohio, già tra le pretendenti in passato, potrebbe riprendere a corteggiare l’australiano.

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La saga Ben Simmons continua. Dopo il riportato colloquio tra l’australiano e coach Doc Rivers, la diatriba ha avuto nuove – e per certi versi inaspettate – svolte.

Ad alimentare la storyline più densa dell’NBA, come spesso avvenuto in questi mesi, è stata Klutch Sports, l’agenzia guidata dal supermanager Rich Paul che cura gli interessi dell’australiano. In occasione dell’apertura delle votazioni per l’All-Star Game, il profilo Twitter del gruppo ha lanciato la candidatura dell’australiano (mai scenso in campo in stagione), suscitando, un inevitabile strascico di “chiacchiere”, e forse rendendo ancora meno “legittimo” lo status del giocatore, afflitto da problemi di mental health.

I Sixers, dal canto loro, stanno cercando di trovare una soluzione che soddisfi prima di tutto il front office e subito dopo gli (ex) compagni, ormai esasperati dalla situazione e reduci da un periodo non positivo.

Secondo le notizie riportate nelle ultime ore da SixersWire, alle pretendenti di Simmons si sarebbero aggiunti i Cleveland Cavaliers, già in estate indicati come possibile destinazione dell’australiano. La franchigia dell’Ohio – che ha rinnovato il contratto fino al 2027 a coach JB Bickerstaff – è infatti alla ricerca di un giocatore in grado di guidare la squadra in un’eventuale Playoffs run.

Ne ha parlato l’insider di ESPN, Adrian Wojnarowski, che ha così riassunto la situazione:

“L’aumento dei contagi Covid ha raffreddato moltissime delle trattative nella Lega, ma, con i graduali rientri dei giocatori colpiti dal virus, Philadelphia ricomincerà le discussioni. Ben è sempre più distante dalla possibilità di tornare in campo con loro e Philly non ha alcun tipo di leverage su un eventuale scambio.

La trade deadline è il 10 febbraio e bisogna aspettarsi l’assalto delle squadre di cui già si è parlato negli scorsi mesi. Attenzione ai Cavs, che hanno parlato di Simmons prima di cominciare questa stagione così positiva. Hanno asset interessati sia per uno scambio semplice sia per un’operazione a tre o quattro squadre.”

Un affare intrigante – sebbene nessuno dalle parti del Lago Erie voglia sacrificare pezzi cruciali di un roster così amalgamato – che potrebbe svilupparsi nelle prossime settimane