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Mikal Bridges è famoso per essere un Iron Man, uno che non salta mai partite, mentre il suo nuovo head coach, Tom Thibodeau, è altrettanto celebre per spremere i suoi giocatori di punta anche in stagione. Un matrimonio perfetto sulla carta, ma che nel pratico ha appena fatto emergere qualche crepa. Il giocatore ha infatti lamentato un minutaggio troppo elevato per i titolari, principalmente perché non lascia sufficiente spazio alle riserve, anche se stanno giocando bene, definendo Thibs come “a volte ancorato alle sue convinzioni”:

“A volte non è un gioco da ragazzi per il corpo, ma vuole questo come allenatore. Gli ho anche parlato un po’, sapendo che abbiamo una squadra abbastanza buona per cui le nostre riserve possono entrare e non abbiamo bisogno di giocare 48, 47 minuti.”

“Abbiamo molti ragazzi capaci in questa squadra che possono toglierci dei minuti. Il che aiuta la difesa, aiuta l’attacco, aiuta i corpi stanchi che sono in campo e che concedono tutti questi punti. Aiuta a mantenere i corpi freschi in campo”.

“Penso che non stia discutendo di questo. A volte penso che sia semplicemente ancorate alle sue convinzioni e che si sia concentrato su quelle. Vuole solo tenere quel giocatore in campo. A volte devi dirgli – come per Landry [Shamet], per esempio, ma anche altri – di tenerlo in campo, che sta giocando bene.”

– Mikal Bridges

Mikal Bridges non ha ancora perso una partita quest’anno, e la sua striscia di presenze consecutive è ancora intatta, a quota 539 – escludendo i Playoffs, che lo portano a quota 578. Si tratta della decima striscia di presenze consecutive più lunga della storia NBA. Ma mai come quest’anno il giocatore ha passato tanto tempo in campo, come testimoniano i suoi 37.9 minuti di media – massimo in carriera e 2° media più alta in NBA, praticamente a parimerito solo con il compagno di squadra, Josh Hart. In top-10, giusto per rendere l’idea, anche un altro titolare dei Knicks, OG Anunoby – a quota 36.7 minuti di media, 6°.

Questi sono tutti esterni, ruolo per Thibodeau considerato fondamentale, come l’allenatore stesso ha spiegato in conferenza stampa affrontando la questione. Thibs ha anche dichiarato di “non avere mai avuto una conversazione a riguardo” con Mikal Bridges, prima di esporre la propria tesi:

“I fatti sono i fatti: Jalen Brunson è 20° o 21° in termini di minuti di media, KAT è al di sotto, mentre le ali giocano di più perché marcano gli attaccanti primari. Funziona così: se Jayson Tatum è in campo e Jaylen Brown è in campo, OG sarà in campo e Mikal sarà in campo.

“Cerchiamo di mantenere gli abbinamenti. Se si guarda alla Lega, tutti questi ragazzi giocano 35 o 36 minuti, che si tratti di Durant, Tatum o Brown. Un’ala giocherà di più, è un difensore primario. È così che funziona.”

– coach Tom Thibodeau

Il fatto che i New York Knicks siano la squadra con più overtime giocati in stagione – ben sette, fra cui tre nelle ultime sei partite – probabilmente ha portato a questo sovraccarico per Bridges, che non ha resistito a esprimere la propria frustrazione. Se i risultati, comunque, sono questi – come il game winner contro Portland – forse non è totalmente un male che rimanga tanto in campo: