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I Dallas Mavericks non hanno intenzione di fermarsi, perciò ecco Caleb Martin dai Philadelphia 76ers, arrivato proprio in questa stagione con un investimento da $35 milioni in quattro anni, per uno stipendio annuale da circa il 6% del salary cap. La presa, al tempo ottima sulla carta da parte dei Sixers per massimizzare lo spazio a disposizione, adesso ha perso di valore, cedendo al bisogno di liberare spazio salariale in una stagione travagliata nella città dell’Amore Fraterno. Ad arrivare è comunque un ottimo tiratore come Quentin Grimes, anche lui arrivato in estate nello scambio che ha portato Tim Hardaway Jr. ai Detroit Pistons:

Mavericks: Caleb Martin, second-round 2030

76ers: Quentin Grimes, second-round pick 2025 (propria, recuperata)

A causa del bonus del 15% in caso di scambio, l’impatto salariale di Martin salirà di $1.04 milioni a stagione fino al 2027, portando così i Mavericks al di sopra della luxury tax e a meno di $200mila dollari al di sotto del primo apron, al quale sono limitati (hard cap). Questo presuppone qualche altro scambio da parte dei texani per tagliare i circa $4 milioni necessari a evitare le sanzioni. Per i Sixers, invece, come detto è un mossa che taglia i costi, portando la tassa da pagare attualmente da 17 a 10 milioni di dollari, con ancora circa $7 milioni da tagliare per scendere al di sotto della tax line. Altro aspetto positivo, Grimes sarà restricted free agent a fine stagione, perciò Philadelphia potrà pareggiare qualunque offerta o lasciarlo andare al bisogno – e questo nasconde il motivo per il quale i texani se ne sono “liberati”, probabilmente non avendo intenzione di pagarlo, come suggerisce Keith Smith di Spotrac.