FOTO: Bleacer Report

Sulla situazione di Kawhi Leonard aleggia sempre il mistero, in maniera ciclica. Per periodi lunghissimi non arrivano aggiornamenti, solo varie reticenze e abbozzi di buone notizie da coach Tyronn Lue, poi ancora silenzio, qualche video/rumor e infine, forse, il ritorno in campo per un periodo limitato. Stando alle recenti parole dell’allenatore dei Los Angeles Clippers, riportate da Tomer Azarly su Bluesky, questa sembrerebbe essere la fase (ipotetica) di ramping up, di progressi prima del rientro:

“Sta facendo buoni progressi. È stato in grado di entrare in campo, di fare alcune cose attivamente in campo. Stiamo spuntando ogni casella, ci assicuriamo che stia facendo le cose giuste, gli allenamenti sono davvero buoni, e ci assicuriamo anche di non lasciarlo passare alla fase successiva fino a che tutte queste caselle non saranno spuntate.”

Tutta la questione, rispetto al passato, è resa anche più complicata dal caso mediatico esploso in seguito all’azione legale portata avanti dall’ex trainer Randy Shelton. Al di là della questione tampering, quello che si leggeva nelle carte riguardava anche il trattamento degli infortuni, che abbiamo ricostruito QUI:

Nel giugno del 2021 ha inizio il calvario fisico di Leonard, con la rottura del legamento cruciato durante i Playoffs. Dopo l’infortunio i medici consigliarono ai Clippers un tempo di recupero di circa 730 giorni. I Clippers, che avevano messo tutti i loro asset sul tavolo per competere per il titolo il più in fretta possibile, avevano invece necessità di recuperare la propria stella nel minor tempo possibile. Kawhi fu quindi rimesso sul parquet fin dall’inizio della stagione 2022-23. La raccomandazione da parte di Shelton fu quella di limitare il suo carico, preservando per quanto possibile l’integrità fisica. Nemmeno questa fu però rispettata, e fin da subito si ripresentarono acciacchi di vari tipi: rigonfiamento ed infiammazione del ginocchio nell’ottobre 2022, infortunio alla caviglia con interessamento dei legamenti nel novembre 2022. Mentre, sempre stando alle sue dichiarazioni, il ruolo di Shelton veniva piano piano delegittimato, i Clippers ignoravano i segnali di cedimento e addirittura aumentavano il minutaggio di Leonard, arrivato a toccare i 35 minuti di media a gennaio e i 38 minuti di media a febbraio 2023.

Il rapporto pubblicato fa riferimento anche ad un episodio datato 25 marzo 2023, in cui i Clippers avrebbero ignorato i segni di una possibile commozione cerebrale ai danni di Kawhi, colpito al viso. Questa sarebbe un’altra grave violazione ai protocolli imposti dall’NBA. Il conto di tutto questo si è poi presentato sul nascere della corsa ai Playoffs, con la rottura del menisco e i danni alla cartilagine del ginocchio. Shelton scrisse un reclamo, per poi essere licenziato dai Clippers ad inizio luglio 2023.