Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.


Recentemente Kevin Durant ha saputo che Spencer Haywood era ironicamente amareggiato per il fatto che lui abbia battuto il suo record di media punti con la nazionale maggiore di basket degli Stati Uniti d’America. L’attuale ala dei Phoenix Suns, però, ha replicato con un sorriso:

”Spencer starà bene, i record son fatti per essere battuti e presto qualcuno batterà anche il mio.”

Kevin Durant

Durant è partito dalla panchina nell’esordio del team USA contro la Serbia, anche perché aveva saltato tutte e cinque le amichevoli precedenti a causa di un problema al polpaccio. Il suo apporto non è mancato e KD è stato pressoché perfetto segnando 23 punti con 5/5 da tre punti ed 8/9 dal campo.

”Volevo assolutamente finire la partita in modo perfetto.”

Kevin Durant

Durant è il miglior scorer di sempre per Team USA, con 435 punti segnati in 23 partite alle Olimpiadi, con anche un record di 156 a Londra 2012. Haywood dal canto suo deteneva il record olimpico con i 145 segnati ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968, mentre KD ha siglato anche il record per team USA per punti a partita alle Olimpiadi, ovvero 19.8, segnando anche 205 punti in nove partite per vincere l’oro ai Mondiali del 2010. Nonostante Kawhi Leonard sia stato rimosso dal roster per un infortunio, Steve Kerr non ha mai vacillato sulla presenza di Durant, che aveva saltato le cinque amichevoli pre-Giochi Olimpici. L’ex Nets aveva poi detto di sentirsi bene dopo l’allenamento 5 contro 5 a Parigi di venerdì:

”Non volevo perdere l’opportunità di vincere un’altra medaglia d’oro. Hai la possibilità di stare con tantissimi giocatori forti e con i migliori allenatori che ci sono. È una delle esperienze più belle della pallacanestro.”

Kevin Durant

Con Durant in panchina, la Serbia dell’MVP NBA in carica Nikola Jokic aveva infilato un parziale di 10-2 che gli aveva permesso di andare in vantaggio per 19-14. KD ha messo piede sul parquet quando mancavano 2:33 alla fine del primo quarto, in 17 anni di NBA è uscito dalla panchina solo tre volte. Non ha mostrato ruggine, ha subito messo a segno una tripla e ha chiuso il primo tempo con 21 punti, di cui 15 nel secondo periodo, e 8/8 dal campo. Sia LeBron che Curry hanno evidenziato la grande gara di Durant e come sia stato cruciale nella vittoria. Durant ha sbagliato solamente il suo nono e ultimo tiro.

È stato applaudito come meritava dai 27.000 tifosi presenti al Pierre Mauroy Stadium e a fine partita ha detto ai microfoni di Andscape che il suo corpo si sente benissimo. Il prossimo appuntamento per gli USA è la sfida di mercoledì contro il Sudan del Sud:

”Ho detto al coach che qualsiasi cosa mi avesse chiesto di fare mi sarei adattato. Mi sono sempre divertito ad adattarmi a nuovi ruoli ed a ciò che il basket cerca di dirmi.”

Kevin Durant dopo la partita

Entusiasmante vedere poi che i suoi compagni hanno avuto le stesse sensazioni dei tifosi:

”Mi ha fatto capire perché è il miglior giocatore di sempre.”

Anthony Edwards

”Anche in allenamento gioca a questi ritmi, quindi non è sorprendente vedere che torna e gioca così.”

LeBron James

”Niente di ciò che fa è sorprendente. Nel primo tempo ha tirato in modo perfetto. C’è un motivo se è il miglior scorer di sempre del team USA.”

Stephen Curry

Curry e Durant si sono scambiati un grandissimo abbraccio durante il riscaldamento, è la prima volta che giocano di nuovo insieme dopo i tre anni a Golden State che si sono tradotti in due titoli NBA e le Finals perse contro Toronto, quando lo stesso KD si ruppe il tendine d’Achille. I due hanno anche cenato insieme a Las Vegas durante il training camp.

”Abbiamo parlato dei bei momenti passati insieme, è una grandissima persona. L’ho conosciuto nel profondo e non vedo l’ora di conoscere così anche gli altri ragazzi.”

Kevin Durant

Sia la nazionale maschile che femminile statunitense stanno giocando nell’area di Lille, dove dormono anche la sera prima delle partite. Principalmente invece risiedono a Parigi dove presumibilmente giocheranno i quarti di finale. Durant era già stato a Parigi, ma mai a Lille.

”Sono emozionato di essere a Parigi. Ho sempre amato la Francia e la loro cultura in generale, quindi tutte le volte che scopro un nuovo posto o una nuova città son contento.”

Kevin Durant

Durant è alla ricerca della sua quarta medaglia d’oro ai Giochi Olimpici, ma cos’è più importante per lui? Una medaglia o un anello?

”Sono due cose che non compari, sono due differenti montagne da scalare e la vetta è altissima per entrambe. Nel nostro mondo un titolo NBA gode di maggior rispetto, ma in altre parti del mondo il titolo olimpico vale più di ogni altra cosa. Per me valgono molto entrambi perché vincere è importante, amo la squadra e cercheremo di vincerne un altro.”

Kevin Durant

La vittoria di domenica contro la Serbia è stata la prima per Durant dall’ultima gara di Regular Season. KD ha respinto l’idea che giocare con il team USA potesse essere una sorta di tregua dopo la stagione difficile vissuta ai Suns. Nonostante le difficoltà, però, il numero 35 si è detto ottimista dell’annata cestistica che si appresta a vivere al fianco di Booker e Beal grazie alle aggiunte di Tyus Jones, Monte Morris e del nuovo coach Mike Budenholzer:

“Sono emozionato per la nuova stagione, Bud, il suo staff, il nostro team. Abbiamo un altro anno per creare chimica tra di noi ed inoltre ci hanno anche sottovalutato dato che la stagione si è conclusa con uno sweep. Meritiamo di essere sottovalutati, ma spero che saremo in grado di innalzare il nostro livello quando ce n’è sarà bisogno per dimostrare alle persone che siamo diversi.”

Kevin Durant

Le sue statistiche record con team USA lo rendono il più grande di sempre ad aver indossato quella maglia e lui stesso ha affermato di non aver mai sentito tanto quest’orgoglio come ora che si trova alla sua quarta Olimpiade.

”Amo rappresentare gli Stati Uniti, quando vai in giro per il mondo e parli con persone di altre nazioni scopri quanto sono interessate a conoscere la nostra cultura. Tante persone vogliono trasferirsi qui, siamo molto rispettati, ma anche molto odiati. Noi cerchiamo solo di andare là fuori e rappresentare da dove veniamo al meglio delle nostre abilità e della nostra famiglia.”

Kevin Durant