WESTERN CONFERENCE

Phoenix Suns

Record: 64-18, 1° nella Western Conference

Off. Rating: 116.1 (3°); Def. Rating: 107.6 (3°); Net Rating: +8.5 (1°)

Emil: CONTENDER. 64 vittorie, terzo attacco, terza difesa, il profilo della squadra senza difetti: uno scorer prolifico, un leader tecnico e non solo, un lungo versatile, spacing e profondità. Sono i favorIti a ovest, e la squadra con il floor migliore. Non sono tuttavia quelli con il ceiling migliore. Vedremo quale delle due cose sarà più importante.

Stefano: CONTENDER. Phoenix è la squadra più accreditata al successo finale. Il roster è più completo, equilibrato e forte rispetto a quello dell’anno scorso, oltre ad avere sulle spalle l’esperienza maturata nei Playoffs del 2021. I Suns sono competitivi in entrambe le metà campo, e questo potrà fare la differenza rispetto alle altre squadre, che invece presentano punti deboli. 

Andrea: CONTENDER. Phoenix è la squadra che ha dominato la stagione. Costruita molto bene, ogni giocatore conosce il suo ruolo e lo interpreta nel migliore dei modi. I big 3 sono circondati da role player che cercano conferme dopo la strabiliante run dello scorso anno, che ha dato ai giovani esperienza e a tutto l’ambiente fiducia nei propri mezzi e nelle proprie possibilità. A ovest sembrano la squadra da battere ma questo basterà per mettersi l’anello al dito?

Mattia: CONTENDER. Sulla carta partono come i favoriti assoluti della Western Conference. Il sistema è rodato su entrambi i lati del campo, e la chiave di volta dei passati Playoffs, e cioè la capacità di giocare infinite varianti nel pick&roll, sarà al centro del potenziale successo anche di quest’anno. I Suns sono oltre l’82° percentile per efficienza di realizzazione fra gli handler e al 97° (!) per quanto riguarda i rollanti. La squadra del Coach Of The Year, Monty Williams, coadiuverà questa chiave offensiva ad una difesa top 5 (3° per defensive rating) ai Playoffs, motivo per cui è abbastanza complesso non vederli come favoriti ad una run profonda.

Memphis Grizzlies

Record: 56-26, 2° nella Western Conference

Off. Rating: 115.8 (4°); Def. Rating: 109.6 (5°); Net Rating: +6.2 (4°)

Emil: PRETENDER. I numeri dei Grizzlies in Regular Season sarebbero da contender, ma ai Playoffs le cose cambiano. La squadra è molto fisica e versatile in difesa, ma in attacco ha fatto soprattutto affidamento alla transizione: primi per frequenza, quarti per efficienza. Ai Playoffs solitamente il ritmo cala, e i Grizzlies sono solamente il 22esimo attacco a metà campo. Inoltre, anche la mancanza di esperienza potrebbe fare la differenza.

Stefano: PRETENDER. I giovani Grizzlies arrivano ai Playoffs sull’onda dell’entusiasmo di una stagione regolare mozzafiato. L’inesperienza in post-season sarà però un fattore da non sottovalutare in casa Memphis, anche se potrebbe rivelarsi a sorpresa il punto di forza di una squadra estremamente competitiva in difesa e a cui piace correre in transizione in attacco. 

Andrea: PRETENDER. Hanno fatto una Regular Season strepitosa e di gran lunga oltre le aspettative, ma questo ai Playoffs non basta. Sono molto solidi e possono fare affidamento su JJJ, uno dei migliori difensori della lega, ma la mancanza di esperienza e di tiro di Ja potrebbero rivelarsi fatali per le speranze dei giovani Grizzlies.

Mattia: PRETENDER. Nulla da obiettare sulla stagione di altissimo livello, ma risulta abbastanza difficile traslare i risultati eccellenti della Regular Season ai Playoffs, in questo caso. Memphis è una squadra giovane e che corre tanto (3° per pace nella lega), due caratteristiche che, storicamente, non aiutano ai Playoffs. Se il sistema difensivo sembra piuttosto solido, con un interprete d’élite come JJJ in unione ad altri profili estremamente versatili, la preoccupazione riguarda principalmente l’attacco. Ja Morant è autore di una stagione disumana, ma i limiti al tiro da fuori (30.1% su 4.6 tentativi da tre punti nel 2022) potrebbero influenzarne molto il rendimento. Il tempo di crescere e competere c’è, solo che non sembra ancora il momento.

Golden State Warriors

Record: 53-29, 3° nella Western Conference

Off. Rating: 112.8 (17°); Def. Rating: 107.6 (2°); Net Rating: +5.2 (5°)

Emil: CONTENDER. Stagione a due facce, tra prima e seconda parte, che non può non influenzare la valutazione sui Playoffs. Gli Warriors hanno una finestra per giocarsela con i Suns ed essere una contender, ma devono soddisfare alcuni requisiti: deve tornare Curry, Thompson deve sembrare se stesso, Wiggins e Poole devono essere aggressivi, la difesa deve tornare quella di inizio stagione. Se tutti i pezzi vanno al loro posto, gli Warriors hanno una chance reale, altrimenti no.

Stefano: CONTENDER. Golden State è, sulla carta, la prima e unica alternativa a Phoenix nella Western Conference. Curry sembra pronto a tornare in azione per ricomporre il trio con Green e Thompson, che dovrà essere supportato da Wiggins e Poole. Scatterà l’interruttore per ricreare la magia degli anni passati? Il dubbio è lecito, al campo la parola finale.

Andrea: CONTENDER. Dopo un inizio di stagione scoppiettante, gli Warriors si sono un po’ spenti, complice anche la peggior shooting slump in carriera di Steph. Al momento sono l’unica alternativa valida ai Suns, anche se in casa Golden State non mancano le incognite: come rientrerà Steph? Thompson sarà sostenibile per 40 minuti a notte ai ritmi dei Playoffs? Wiggins sarà quello pre o post All-Star Game? Da questi tre punti dipendono le possibilità degli Warriors di arrivare fino in fondo.

Mattia: CONTENDER. Non troppo da dire, se non che, prima degli infortuni di Green (prima) e Curry (poi), Golden State apparisse probabilmente come una contender del livello dei Suns, o quasi. Il tabellone non troppo complicato, in unione alla possibilità di riabbracciare Curry probabilmente dopo massimo un paio di gare, se non fin da subito, potrebbero far risaltare nuovamente un attacco che si è classificato 17° per offensive rating in stagione, ma che dà l’idea di poter crescere, e di molto, con la squadra al completo.

Dallas Mavericks

Record: 52-30, 4° nella Western Conference

Off. Rating: 114.1 (12°); Def. Rating: 110.3 (8°); Net Rating: +3.8 (7°)

Emil: PRETENDER. Sempre ammesso che Luka Doncic ritorni presto in campo, i Mavs visti nella seconda parte di stagione hanno qualche cartuccia da sparare anche ai Playoffs. Il loro lato del tabellone non li aiuta, vedendoli affrontare i Suns già al potenziale secondo turno, dopo aver perso tre partite da tre contro di loro in stagione. Per provare a giocarsela, c’è bisogno di un Luka in versione Playoffs 2021, e di una difesa che confermi i miglioramenti fatti con coach Kidd.

Stefano: PRETENDER. Le speranze di Dallas passano tutte dalle condizioni fisiche di Doncic. Lo sloveno è ancora in dubbio per la serie contro Utah, che a quel punto potrebbe prendere una piega inaspettata alla vigilia. I Mavs dopo la trade deadline hanno mostrato miglioramenti importanti e con coach Kidd un gioco più fluido rispetto agli anni precedenti con Carlisle in panchina. Il tabellone però non è loro alleato, avendo i Suns eventualmente già al secondo turno. 

Andrea: PRETENDER. Dopo una seconda parte di stagione molto convincente, sia da parte di Doncic che da parte della difesa, dove si sono visti dei miglioramenti notevoli, l’infortunio dello sloveno rischia di rovinare i piani dei Mavs per i Playoffs 2022. Con il golden boy fermo ai box, Dallas farà più fatica del previsto nella serie contro Utah. Nemmeno il tabellone è amico dei texani che, in caso di vittoria contro i Jazz, si troveranno davanti i Phoenix Suns, unica squadra con cui i Mavs non hanno vinto neanche una partita in Regular Season.

Mattia: PRETENDER. Il motivo principale per cui Dallas compare in questa lista è soltanto uno: Luka Doncic. Lo sloveno è reduce da dei Playoffs 2021 tanto brevi quanto stratosferici, chiusi a 35.7 punti e 10.3 assist di media con il 57.2% di True Shooting e il 40.8% da tre punti su più di 10 tentativi, e l’hype per quest’anno era ai massimi storici. Si usa l’imperfetto perché, a causa di un infortunio al polpaccio nell’ultima gara di Regular Season, Luka salterà probabilmente le prime due gare, e potrebbe non essere al meglio per tutta la durata della serie. Vedremo come si evolverà la situazione, anche perché, con un Doncic sano, i Mavs potrebbero sicuramente presentarsi al secondo turno senza troppe difficoltà.