Shams Bomb! Come riportato pochi minuti fa da Shams Charania (The Athletic), e poi confermato e integrato da Adrian Wojnarowski (ESPN) poco più tardi, Boston Celtics, Dallas Mavericks e San Antonio Spurs si sono accordati per una three-team trade così strutturata:

  • Mavs ricevono: Grant Williams (AGGIORNATO: anche due scelte al secondo giro, per Woj)
  • Celtics ricevono: tre scelte al secondo giro (2024, 2025, 2028)
  • Spurs ricevono: Reggie Bullock e una pick swap (2030 via Dallas, non protetta)

Da restricted free agent, Grant Williams vola a Dallas via sign-and-trade: accordo con i Mavs per un quadriennale da 53 millioni di dollari, come riportato da Woj. Si tratta di un’ottima presa per i texani, che aggiungono un elemento funzionale e di esperienza nel supporting cast intorno a Doncic e Irving, a un prezzo sicuramente ragionevole, preservando grazie alla sign-and-trade la mid level exception da spendere per un free agent. Ora, per colmare l’ultimo posto a roster, si punta a Matisse Thybulle (QUI gli ultimi aggiornamenti sulla situazione, entrata nelle 48 ore decisive per il futuro dell’australiano dei Blazers).

Brad Stevens invece saluta Grant Williams, che con un contratto del genere a Boston avrebbe impennato il conto della luxury tax intorno ai 40 milioni di dollari per il 2023/24. In cambio, i Celtics hanno ottenuto una manciata di scelte al secondo giro nei prossimi anni: meglio che perderlo a zero, tutto sommato.

E gli Spurs, invece? Un contratto che per Dallas era da “scaricare” per poter accogliere Grant Williams, quello di Bullock; e il classico dolcificante: la pick swap non protetta nel 2030 da Dallas, ennesimo asset che finisce nelle tasche dei texani.

Per andare avanti con le considerazioni su questa trade, passate qui.