AGGIORNAMENTO: TRADE SALTATA E POI RIVISITATA E COMPLETATA (AL FOTOFINISH), I DETTAGLI QUI.
Il mercato NBA prima della Draft night si sta facendo incandescente. I Boston Celtics, infatti, starebbero cercando di chiudere uno scambio a tre squadre per arrivare a Kristaps Porzingis, con una trade a tre che andrebbe a includere – ovviamente – i Washington Wizards e i Los Angeles Clippers.
A quanto riportato, si tratta di una “opt-in&trade”: Porzingis accetta cioè la propria player option da $36 milioni, per poi essere scambiato. Sorpresa rispetto a quanto noto negli scorsi mesi, quando Washington sembrava intenzionata a trovare un accordo con KP, come ricorda Charania, fino a un massimo di $180 milioni in 4 anni.
I dettagli sono comunque da definire del tutto, stando a Adrian Wojnarowski, che aggiunge anche Danilo Gallinari come potenziale pedina di scambio, sponda DC:
Celtics ricevono: Kristaps Porzingis ($36M)
Clippers ricevono: Malcolm Brogdon ($22.5M)
Wizards ricevono: Danilo Gallinari ($6.8M), Marcus Morris ($17M), Amir Coffey ($3.6M), scelta numero #30 al Draft 2023 (dai Clippers, tramite i Bucks, via Rockets)
Boston si conferma intenzionata a investire sul tiro da tre punti, sacrificando un giocatore come Brogdon, che in stagione aveva fatto molto bene, vincendo anche il Sixth Man of the Year, e soprattutto capace di creare sporadicamente qualcosina a metà campo, per un unicorno, comunque reduce dalla miglior stagione in carriera, stando ai numeri.
Il tenore a Washington ha fatto molto bene al lettone, che ha aumentato la produzione dal post e attaccato meglio i closeout, facendo anche alcuni passi avanti dal punto di vista difensivo. In generale, salvo problemi di integrità, Porzingis si è rivelato un discreto rim protector e un difensore sostenibile in drop coverage sul pick&roll, sebbene molto limitato in termini di mobilità. Offensivamente, poi, il talento non si scopre certo oggi.
Non il fit perfetto per quelli che sono i bisogni dei Celtics per compiere il passo successivo ai Playoffs, soprattutto in termini di creation a difesa schierata, ma aggiunta che potrebbe integrarsi perfettamente nel sistema offensiva di Boston e di Joe Mazzulla fin da subito in stagione. Chiudendo infine sulle questioni di parquet, c’è da considerare la possibile partenza di Grant Williams (un approfondimento QUI), che sarà restricted free agent ma che, stando alle ultime, porterà quasi sicuramente altrove i propri talenti a seguito di questa trade. Upgrade nel front-court che pertanto Boston riteneva necessario.
A livello salariale, un piccolo salvagente è comunque rappresentato dal fatto che Porzingis abbia fatto opt-in, accettando l’opzione contrattuale: questo significa che il suo contratto, momentaneamente, sarà in essere per un solo anno, e che i Celtics potranno decidere di non estenderlo a fine 2024, qualora si dimostrasse inaffidabile fisicamente o poco funzionale. Insomma, potenzialmente si parla di $36 milioni in meno sul cap, se le cose dovessero andare male. Premettendo che l’uso della parola “piccolo” non sia casuale, dal momento che Marc Stein sta già parlando di una estensione “probabile” a luglio.
I Clippers, invece, confermano il loro orientamento verso point guard esperte da affiancare a Kawhi Leonard e Paul George, capaci di attaccare il close-out, tirare in spot-up e fornire un minimo di playmaking secondario. Brogdon porta con sé tutti questi requisiti, e il prezzo è tutto sommato una prima scelta, un contratto in scadenza e un giocatore marginale come Coffey, ricordando però che l’ex Sesto Uomo dell’Anno guadagnerà $22.5 milioni sia in questa stagione, sia nella prossima. Non proprio il massimo per il cap dei Clippers, ma vedremo se ripagherà.
Lato Washington, infine, verrà a crearsi una trade exception sostanziosa, sebbene per le cifre si dovrà attendere il termine dell’accordo. Tra la cessione di Bradley Beal ai Suns, di Porzingis ai Celtics e la potenziale partenza in free agency di Kyle Kuzma, i Wizards ripartiranno completamente da capo.
