Reduci dal maggior salto percentuale nell’ordine di chiamata rispetto alle previsioni, i Sacramento Kings tenteranno una rivoluzione in estate.

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La Draft Lottery della scorsa settimana ci ha sicuramente consegnato tre vincitori in procinto di cercare tra i giovani prospetti alcune delle risposte alle perplessità degli ultimi anni. Oltre a degli Orlando Magic capaci di assicurarsi la prima chiamata e degli Oklahoma City Thunder carichi di scelte, a sorridere sono stati sicuramente i Sacramento Kings del nuovo coach Mike Brown.

La franchigia della capitale della California, infatti, è quella che ha compiuto il maggior salto nell’ordine di scelta rispetto alla propria posizione, arrivando ad ottenere la quarta pick al cospetto del settimo peggiore record. Una spinta importante per riscattare sedici anni di assenza dalla post-season e scacciare definitivamente le voci di una possibile relocation a Seattle o Las Vegas.


Coach Brown, che sarà affiancato da Jordi Fernandez ed altri suoi assistenti di Team Nigeria con esperienza nei Playoffs NBA, si troverà quindi di fronte una squadra nuova e pronta a ripartire, non necessariamente da un rookie.

Il noto reporter Kristian Winfield ha infatti riportato in queste ore uno scenario che moltissimi personaggi interni alla Lega ritengono probabile, tra cui anche Jake Fischer di Bleacher Report. Secondo l’insider del New York Daily News, infatti, i Kings potrebbero decidere di cedere la quarta chiamata – che con ogni probabilità non darà la possibilità di portarsi a casa uno dei Big Three (Banchero, Holmgren, Smith) di questo Draft – in modo da ottenere via trade una superstar da una squadra in ricostruzione – o comunque non pienamente competitiva.

Tra le possibili contropartite, il giornalista segnala DeMar DeRozan dai Chicago Bulls, che rischieranno di trovarsi in un limbo, Bradley Beal dai Washington Wizards, già da marzo al centro di molte voci, e Shai Gilgeous-Alexander dagli Oklahoma City Thunder. Da tenere d’occhio, secondo il giornalista, anche gli Atlanta Hawks per una eventuale trade a tre squadre, con De’Andre Hunter (pedina di scambio già in altre sedi) pronto ad approdare in California e John Collins verso altri lidi.

In aggiunta, ma non ci sentiamo di confermarlo, Winfield fa anche il nome di un vecchio pallino della dirigenza-Kings: Ben Simmons, a lungo cercato nei mesi di tira e molla con i Phiadelphia 76ers. Per lui, però, sarebbe certamente necessario includere altre squadre nell’accordo, senza considerare il fatto che i Nets vorranno sicuramente prima valutarne le prestazioni.

In conclusione, la grande “vittoria” di Sacramento nel sorteggio della scorsa settimana rappresenta un passaggio cruciale nella storia della franchigia. Si devono evitare i facili isterismi che hanno caratterizzato l’ultimo periodo, muovendosi con intelligenza per uno degli “scontenti” citati nell’articolo di Winfield, cercando di alzare il livello di un core che, dopo la cessione di Haliburton, sarà quello predefinito per tentare l’assalto ai Playoffs.

Naturalmente, in ogni caso, la franchigia californiana manterrà lo sguardo anche sui prospetti presenti, fra i quali, secondo gli ultimi aggiornamenti, sembra essere già emerso il nome di Shaedon Sharpe. La palla ora ai Kings, sperando di evitare la solita tragicommedia.