Dopo una lunga estate in Wisconsin è arrivato il momento di tirare le somme, tra nuovi arrivi e piacevoli conferme.

FOTO: NBA.com

Offseason

  • IN: J. Ingles, M. Beauchamp + draft rights su H. Besson 
  • RINNOVI: B. Portis, W. Matthews, S. Ibaka, P. Connaughton, J. Carter 
  • OUT: D. Bembry

Durante gli scorsi Playoffs si è palesato uno dei principali problemi dei Milwaukee Bucks: senza Khris Middleton nessuno è stato in grado di costruirsi un tiro con continuità (mantenendo delle buone percentuali) in situazioni di gioco rotto. Jrue Holiday, anche a causa dell’elevato load difensivo, alle Eastern Conference Semi-finals si è ritrovato a dover gestire gli attacchi anche come self creator e non solo come facilitatore per i compagni, perdendo lucidità ed efficienza.

Per questo motivo, con la pick n° 24 il Front Office ha puntato su MarJon Beauchamp, che lo scorso anno ha militato in G-League con Team Ignite. Essendo un atleta sopra la media è pronto ad aiutare la squadra su entrambe le metà campo, come tagliante e spot-up shooter in attacco, come difensore Point of Attack contro le second unit avversarie e per aumentare il potenziale difensivo in un eventuale quintetto con cui tentare la carta dell’heavy switch.

Con i numerosi rinnovi e le sole due aggiunte l’idea del Front Office sembra chiara: cercare il ritorno alle Finals con lo stesso gruppo degli ultimi due anni, sperando in una maggiore fortuna con gli infortuni e di non ripetere gli stessi errori degli ultimi Playoffs in fase offensiva. 

HolidayHolidayHolidayHoliday
MatthewsAllenMatthews Allen
ConnaughtonConnaughtonMiddleton Connaughton
PortisPortisAntetokounmpoPortis
AntetokounmpoAntetokounmpo LopezLopez
Poss.: 76Poss.: 42Poss.: 57Poss.: 44
Net: +15.5Net: +35.9Net: +26.0Net: -43.7
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Data: Cleaning the Glass (Playoffs)

Come era ampiamente prevedibile, le lineup con Giannis da 5, Portis da 4 e tre guardie sono quelle con numeri migliori, anche contro una difesa d’élite come quella dei Celtics.

Portis offre soluzioni e una versatilità che Lopez non può garantire, grazie alla sua miglior mobilità e le migliori percentuali al tiro. Grazie a queste sue qualità e ai suoi continui miglioramenti difensivi, l’ex Bulls si è guadagnato il rinnovo da 48 milioni in 4 anni (molto importante per la franchigia) questa estate.

Sfortunatamente, questo assetto funziona solo se uno dei due lunghi è Giannis. Durante la stagione coach Mike Budenholzer dovrà trovare una valida alternativa, sfruttando il ritorno in campo di Middleton e le numerose guardie atletiche a roster.

Depth chart

STARTERSBACKUPBACKUP 2
HolidayHillCarter
AllenConnaughtonMatthews
MiddletonInglesBeauchamp/Nwora
G. AntetokounmpoPortisT. Antetokounmpo
LopezMamu/IbakaIbaka/Mamu

Questa presumibilmente sarà la rotazione in Regular Season, dove il quintetto iniziale non sarà quello che finirà le partita, con Portis e Connaughton che prenderanno il posto di Lopez e Allen.

Key Factors

  • Dare spazio a Ingles per farlo integrare e consentirgli di rientrare in condizione dopo l’infortunio dello scorso anno. Averlo in forma ai Playoffs potrebbe offrire qualche soluzione offensiva in più a coach Bud, anche se i suoi limiti difensivi sono ormai evidenti. Lo stesso discorso si può e si deve fare per Sandro Mamukelashvili e MarJon Beauchamp. Hanno bisogno di un alto minutaggio per crescere e diventare pezzi importanti per questa franchigia: se per il rookie è una strada quasi già scritta, il georgiano dovrà lottare per guadagnarsi la fiducia del Coaching Staff, nonostante il grande EuroBasket disputato.
  • Ruotare tanto. Nessuno dei titolari dovrà giocare più di 30/32 minuti a partita per evitare infortuni muscolari (a tal proposito…) dovuti al sovraccarico e per arrivare pronti e in forma alle partite che conteranno. Bud è sempre stato bravo a gestire le rotazioni dei “Big 3”, dato che nessuno dei 3 rientrava in top 20 per minuti giocati nella scora stagione. Ripetersi in questo sarà fondamentale.
  • Antetokounmpo dovrà giocare da 5. Non per tutta la partita, non dovrà partire da centro in ogni gara, ma dovrà chiuderla. Le lineup con lui e uno tra Portis e Middleton da 4 hanno sempre dato ottimi risultati, a maggior ragione se, oltre a giocare da unico lungo, Giannis riuscisse ad alternare il gioco palla in mano ad una dimensione off-ball per giocare da rollante, aprendo alla squadra numerose soluzioni in più. La chimica tra Holiday e il greco è ottima fin dal suo arrivo, grazie alle abilità da passatore di Jrue e quelle da tagliante di Antetokounmpo, e in questi due anni hanno aiutato (e non poco) i Bucks, anche in situazioni d’emergenza e di gioco rotto e non solo come movimento iniziale del gioco offensivo.
  • Per Jordan Nwora sarà la stagione della verità: è pronto per diventare un uomo importante per la franchigia? I flash ci sono, sia on-ball che off-ball, ma la timeline dei Bucks non è infinita. Holiday, Khris e Giannis non saranno questi in eterno, e i giovani dovranno emergere ancora di più per cercare di allungare il più possibile gli anni di competitività di questo gruppo. Dopo un’ottima pre-season, la speranza è che Jordan riesca a mettere in campo tutte le sue qualità offensive e difensive per aiutare la squadra a tornare alle Finals.

Aspettative stagionali

L’obiettivo principale è chiaro: vincere il titolo. D’altronde, con il miglior giocatore del mondo a roster non si può non pensare in grande, ma è davvero un traguardo raggiungibile?

I Nets sono pronti alla loro revenge season, con KD che vuole portarsi a casa un altro titolo e Simmons che vuole mettere a tacere tutte le voci intorno a lui. Brooklyn sarebbe un pessimo accoppiamento per i Bucks, più offensivamente (Simmons è il miglior difensore della lega su Giannis) che difensivamente (Tucker non c’è più, ma Simmons è molto più semplice da contenere rispetto ad Harden), ma nel complesso i Nets partirebbero leggermente favoriti rispetto a Milwaukee.

Philadelphia è pronta (la preview QUI): Harden è tornato in forma, Maxey è migliorato ancora e l’aggiunta di Tucker aggiunge un altro tiratore sugli scarichi oltre a un difensore decisamente sopra la media, nonostante il calo fisiologico dovuto all’età. Come sempre, però, la loro stagione dipende dall’integrità fisica di Joel Embiid.

Boston ha perso l’allenatore, ma il gruppo è compatto e hanno firmato in offseason Malcolm Brogdon per sopperire alla mancanza di playmaking del roster emersa negli ultimi Playoffs. I campioni in carica della Eastern Conference vogliono confermarsi, l’esperienza dello scorso anno li aiuterà, ma basterà a sopperire alla mancanza di Udoka?

I Playoffs ad est saranno durissimi, per questo uno degli aspetti chiave della stagione sarà cercare di arrivare freschi, piazzandosi bene in Regular Season per avere un primo turno semplice e riposare di più rispetto alle avversarie. I “Big 3” dovranno giocare al massimo 30/32 minuti e lo sviluppo di Nwora, Beauchamp e Mamukhelashvili sarà importante per allungare le rotazioni anche in ottica futura. 

Nonostante tutte queste incognite, riusciranno Antetokounmpo e compagni a tornare campioni NBA? La squadra c’è e, dopo la cocente sconfitta in Gara 7 contro i Celtics, la voglia di rifarsi sarà tantissima. Ora, però, è il momento di dimostrare tutto questo sul campo.