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La firma sul dipinto è di Shai Gilgeou-Alexander, ma la bozza tracciata a lapis sulla tela è di Mark Daigneault. Uno dei, se non il favorito al premio di Coach Of The Year è ormai celeberrimo per le sue rimesse dopo i timeout o per iniziare la partita, disegni perfetti e perfettamente eseguiti dai propri giocatori, fra i quali va a inserirsi anche il fenomenale game winner nella gara contro i New York Knicks al Madison Square Garden. Prima di fare una breve dissezione della giocata, godetevela:

Per semplificare la lettura del possesso, dividiamo in due aree di azione il possesso:


  • lato debole (il più lontano dalla rimessa): Lu Dort scende a portare un semplice blocco per l’uscita di Isaiah Joe verso la punta, impegnando così due difensori
  • lato forte (più vicino alla palla): contemporaneamente alla discesa di Dort verso Joe, Shai Gilgeous-Alexander riceve un blocco da Jalen Williams, per poi ribloccare a propria volta il compagno, che taglia forte verso il ferro. A questo punto, il lato è completamente sguarnite per l’isolamento di SGA, che si esercita in quello che sa fare meglio: segnare.

Il concetto di fondo è liberare il lato per il proprio miglior scorer tramite l’utilizzo di decoy action lontano dalla zona interessata e usandolo attivamente come bloccante per un taglio che a sua volta faccia da esca. La stella canadese dei Thunder è un mismatch vivente per le guardie come Miles McBride: può portarle a spasso in post, sfruttando la maggior taglia, così come attaccarle frontalmente sfruttando esitazioni e pull-up mortifero dalla media distanza – aggiungendo in questo caso il pericolo che si procuri un fischio a favore, arte perfezionata da Shai nel corso degli anni (in questo caso pure con bonus a favore). La soluzione presa non è nemmeno delle più semplici e pazienti, dal momento che arriva immediatamente dopo la ricezione e con oltre 3 secondi ancora a disposizione per arrivare al tiro, ma in quel range Gilgeous-Alexander è semplicemente automatico (tabella appena sotto). Se i Thunder sono attualmente al primo posto a ovest, gran parte del merito va indubbiamente a coach Mark Daigneault e al suo staff, capaci di mettere a proprio agio i giovani talenti a roster e di valorizzarli al meglio.