Shaquille O’Neal è arcinoto per la sua vena “artistica” nell’architettare malefatte di ogni tipo, soprattutto ai danni dei giovani rookie (ne sa qualcosa Devean George), e questa volta l’aneddoto risale ai tempi dei Miami Heat. La vittima sacrificale è Dorell Wright, per chi non se lo ricordasse ottimo tiratore e role player con un’esperienza decennale in NBA, scelto da Miami con la 19esima pick al Draft 2004 e che ha vissuto i suoi migliori anni nel biennio 2010-2012 con i Golden State Warriors – fra le altre cose, fratello di Delon Wirght, al momento in forza proprio presso gli Heat. Shaq ha rivangato su ‘The Big Podcast’ la storia di una (scampata) lite fra i due risalente al 2004, e già emersa qualche anno fa su Text Message Talk Show, figlia di nonnismo da parte dell’ex Lakers:
“Quando sono in una squadra, io sono il presidente, perciò se sei un rookie devi fare quello che dico o ci penso io. Gli ho detto di fare qualcosa e non lo ha fatto, lui è molto simile a me, perché è un burlone e pensava che scherzassi. ‘Non sto scherzando’, gli ho detto, e così ho iniziato a inseguirlo per lo spogliatoio. Io ero totalmente nudo, lui stava uscendo dalla doccia ed ero pronto ad afferrarlo e Udonis Haslem grida: ‘Shaq! Shaq! Non vi farò lottare nudi e non proverò a separarvi!’. Allora ho realizzato: ‘Oh, sono nudo’.”
Anni dopo, lo stesso Wright ha sorriso dell’accaduto nel talk show precedentemente menzionato, ma l’aneddoto a quanto pare ha vagato a lungo nello spogliatoio dei Miami Heat, dal momento che a introdurlo nell’ultima puntata del podcast non è stato Shaquille O’Neal, ma Mario Chalmers, ricordando le storie sentite al primo anno da rookie (2008/09). Sperando che la sua esperienza post-Shaq sia stata migliore di quella di Wright, salvatosi solo grazie a Udonis Haslem, vero e proprio deus ex machina: