FOTO: Bright Side of the Sun

Questo contenuto è tratto da un articolo di Brandon Duenas per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


L’estate dei Phoenix Suns si prevede parecchio impegnata. Con i Playoffs ancora in atto, l’offseason di almeno 22 franchigie ha già avuto inizio. In situazioni del genere, non è mai troppo presto per amanti del basket e tifosi per tuffarsi nel bacino di nomi e possibili obiettivi in vista della Free agency e del trade market. Anche il Draft è da tenere in conto in tal senso, ma per varie ragioni rimane per adesso in secondo piano. In una recente conferenza stampa, il General Manager dei Suns, James Jones, è stato interrogato sul modo in cui la sua franchigia si stia preparando per costruire il roster, tenendo a mente il fattore della flessibilità. La risposta del GM è stata parecchio chiara.


“Siamo in possesso di asset che ci permetteranno di inserire in roster vari giocatori nelle posizioni che ci servono per migliorarci. Non sto assolutamente pensando al 2031. Nessuno qui sta pensando minimamente al 2031.”

James Jones

Parafrasando tra le righe le parole di Jones, si intuisce che i Phoenix Suns non siano molto “gelosi” della loro pick al primo giro del Draft di quest’anno, e neppure di quelle del Draft del 2031. Vogliono vincere nell’immediato e a ogni costo. C’è differenza tra l’avere a roster uno o dei rotation player al minimo salariale – o poco più – ed uno o più rookie, con vari esempi al riguardo in giro per la NBA. Il Draft rimane un appuntamento fondamentale anche per una contender, a prescindere dall’opinione pubblica. Tuttavia, si ritiene che, se Jones dovesse trovare un modo per migliorare l’attuale roster anche a discapito di qualche scelta al Draft, i tifosi dei Suns si non riterrebbero delusi. La franchigia è orientata a tentare nuovamente l’all-in mantenendo l’attuale core. Ma quali sono i giocatori in grado di apportare sensibili migliorie nell’immediato? La tipologia di giocatori che i Suns potrebbero ottenere da questa tipologia di scenario è davvero intrigante, e la loro possibilità di sfruttare varie pick sta passando parecchio inosservata. E nonostante non possano permettersi di mettere a libro paga un ulteriore big contract, possono cercare di liberarsi di qualcuno di essi già in loro possesso, come ad esempio Jusuf Nurkic o Nassir Little – insieme a varie scelte al Draft – per cercare di indorare la pillola. 

Possibili obiettivi

Questo è un salto informale tra i nomi dei vari giocatori che potrebbero risultare appetibili per i Suns, per svariate ragioni. In cima alla lista si trovano 2 nomi che genereranno parecchi rumors in estate: LeBron James (di cui avevamo parlato QUI) e James Harden. I Suns vengono quotati come i principali accreditati ad ottenere The Beard, nonostante le salary restrictions, qualora dovesse decidere di non rinnovare il suo contratto con i Los Angeles Clippers. Oltre a loro c’è un seguito di nomi parecchio interessanti, in diverse posizioni in quintetto. Ad esempio, Chris Paul: per lasciar sognare l’immaginazione dei tifosi Suns, basti pensare ad un arrivo low-cost di CP3, unito a quello di LeBron – per quanto anziani, i Suns diverrebbero una squadra davvero incredibile. Un’altra ipotesi parecchio suggestiva è legata a Russell Westbrook, e ad una possibile veteran reunion con Kevin Durant a patto che Russ accetti il minimo salariale. Altre possibili alternative nel ruolo di guardia e playmaker potrebbero essere Kyle Lowry, che rileverebbe il minutaggio e i compiti da Eric Gordon, oppure Marcus Smart, la cui situazione è però in divenire, Dennis Schroeder, che in passato ha già flirtato con la franchigia dell’Arizona, e infine Kris Dunn, Patrick Beverley e Alex Caruso, con il loro apporto di energia e doti difensive. Proseguendo con i ruoli a roster, alcuni nomi suggestivi interessano il ruolo di ala e 3&D player: in questo caso i nomi più caldi sono quelli di Saddiq Bey, dotato di versatilità e buone abilità al tiro, Robert Covington, PJ Tucker (ormai giunto però “a fine serbatoio”) e Larry Nance Jr. – quest’ultimo via ardua trade – come alternative di qualità. Infine, più folto il gruppo dei centri che potrebbero andare a rimpolpare la quantità di stazza e muscoli a roster: Clint Capela porterebbe affidabilità, assicurando rimbalzi in entrambe le fasi e un appoggio sicuro nel pitturato a cui affidare il pallone per terminare il possesso; altrettanto farebbe Brook Lopez, che inoltre allargherebbe il gioco per via delle sue doti al tiro anche da oltre l’arco. Infine Mason Plumlee, sicuro boost di esperienza e solidità sotto entrambi i ferri.

Altri possibili nomi in entrata per i Phoenix Suns, dotati però di meno appeal, prevedono alcuni cavalli di ritorno e potrebbero essere quelli di Richaun Holmes, Dario Saric e Bismack Biyombo come possibili rincalzi dalla panchina nel ruolo dei lunghi, uniti a Chris Wood e Mo Bamba in uscita rispettivamente da Los Angeles Lakers e Philadelphia 76ers. Per quanto riguarda invece gli altri ruoli, i nomi prevedono – oltre a qualche altro ritorno in Arizona – anche qualche possibile colpo di scena: da Torrey Craig e Cam Payne, proseguendo poi con Delon Wright, Monte Morris, Josh Richardson e infine (via Draft) Bronny James, attraverso il quale i Suns potrebbero assicurarsi anche LeBron James. Infine, tra gli attuali componenti del roster ancora in bilico, salgono le quotazioni per la permanenza di Bol Bol e Royce O’Neal, mentre sono in calo quelle di Josh Okogie. La lista di nomi è lunga ed alcuni sono davvero in grado di stuzzicare le più astruse fantasie. Sarà davvero un’estate movimentata in Arizona.