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Questo contenuto è tratto da un articolo di Nick Carannante per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Fino a qualche settimana fa, due delle prossime affermazioni erano accolte come verità assolute da gran parte del mondo cestistico, la terza sarebbe potuta essere soltanto l’illuminata idea di un luminare della palla a spicchi: Precious Achiuwa è stato un pezzo marginale – se non addirittura considerato “zavorra” da parte dei Toronto Raptors – nella trade che ha portato OG Anunoby ai New York Knicks. Precious Achiuwa non rientrava nelle rotazioni di coach Tom Thibodeau fino alla fine della serie del First round dei Playoffs contro i Philadelphia 76ers. Precious Achiuwa giocherà un ruolo importante lungo la Playoffs-run dei Knicks. Al momento, tutte e 3 corrispondono alla cruda verità. Nessuno si aspettava che l’ala 24enne potesse diventare un elemento fondamentale del roster alle Eastern Conference Semi-finals. Seppure i fans si aspettassero un allargamento delle rotazioni per fronteggiare il ritmo elevato degli Indiana Pacers, coach Thibs è rimasto fermo sulle proprie convinzioni. Il 2 volte vincitore del premio NBA Coach of the Year ha concesso soltanto 26:41 minuti collettivi in Gara 1 alla second unit, di cui solo 4:18 ad Achiuwa. 


Tuttavia gli infortuni hanno preso il sopravvento e soprattutto la scelta che finora non aveva attuato coach Thibodeau: l’ex Toronto Raptors ha avuto l’opportunità di dimostrare il suo valore. I 28 minuti disputati in Gara 2 hanno sfiorato il totale minutaggio messo a referto dal giocatore in tutte le precedenti sfide ai Playoffs – inferiore soltanto di 7 minuti. Nelle prime 7 uscite in post-season con la canotta dei Knickerbockers ha totalizzato 6 punti, con 2/7 al tiro. In Gara 2, invece, 8 punti scaturiti dal 4 su 5 al tiro. La prima e più che lecita domanda che ci si pone riguarda la ragione che ha fatto scaturire una prestazione di tale livello, e se tale ritmo sia sostenibile nel tempo. Essa sottostà chiaramente alla variabile degli infortuni: quello di Mitchell Robinson ha reso de facto Precious il centro di riserva, mentre quello subìto da Anunoby gli ha assicurato minuti di gioco nei finali di gara. Con OG fuori dai giochi per Gara 3, Achiuwa potrebbe addirittura essere promosso in starting lineup. Il successivo quesito riguarda la sostenibilità di quest’ipotesi, poiché è molto probabile che Isaiah Hartenstein non sia in grado di giocare per tutti e 48 i minuti di gioco, limitando le opzioni di scelta per l’allenatore dei Knicks. 

Non resta che analizzare, quindi, il modo in cui Achiuwa potrebbe contribuire in positivo al gioco dei Knicks, considerando l’elevato ritmo del contesto dei Playoffs. L’ex Raptors in origine sarebbe stato una potenziale wild card per coach Thibodeau, da schierare per provare a contrastare l’ottimo stato di forma manifestato dall’ex Obi Toppin. Invece, in Gara 3 dovrà anche sostituire Hartenstein quando quest’ultimo siederà in panchina a riposare. Ad una squadra come i Knicks, con 2.5 opzioni dalla panchina come miglior ipotesi, Achiuwa garantisce parecchia versatilità. La Big Line-up comprendente Josh Hart, Achiuwa e Hartenstein in teoria dovrebbe spadroneggiare nel pitturato, con Precious in grado di offrire l’opzione di utilizzare il quintetto small giocando come unico centro. Il 24enne garantisce grinta e prestanza fisica e, per quanto queste caratteristiche non si traducano spesso in punti nel box score, gli permetteranno di avere un enorme impatto sulla gara. In Gara 2 è stato un aspetto tanto evidente quanto essenziale in entrambi i versanti di gioco, risultando anche molto funzionale. Nel finale di gara Achiuwa ha avuto la meglio su Myles Turner, in un’occasione è riuscito a mantenere vivo il gioco dei Knicks con un rimbalzo e immediato rilancio per Donte DiVincenzo. Ciò ha ha messo i Knicks al riparo da una possibile ripartenza dei Pacers. Questo tipo di giocata sarà fondamentale in Gara 3. 

Le statistiche plus/minus sono spesso traditrici, per questo vanno prese con le pinze nell’analizzare la qualità e soprattutto l’impatto di un giocatore su di una partita. Nella vittoria di 9 punti sui Pacers, Achiuwa ha terminato con un -14 che non riflette per nulla la qualità della sua performance sul parquet. Questi numeri sono tuttavia il risultato del gioco espresso, ma non necessariamente dell’impatto avuto sulla sfida. Il livello e la quantità di energia forniti in uscita dalla panchina hanno cambiato immediatamente il corso della partita. Si è dimostrato un Big Man dinamico e grintoso, unico all’interno delle rotazioni di coach Thibs, e un’aggiunta devastante in una squadra già dominante sotto il ferro avversario, per poter contrastare ancora meglio Turner. Per quanto anche i Pacers dispongano di stazza, annoverando a roster anche Toppin e Isaiah Jackson, entrambi in uscita dalla panchina come backup dello stesso Turner e di Pascal Siakam

Precious Achiuwa contribuisce al possesso e alla circolazione del pallone in fase offensiva, per quanto abbia dimostrato i suoi limiti dal perimetro lungo tutta la Regular Season – con soltanto 13 triple realizzate in tutta la stagione. Ma tutto ciò non fa propriamente parte dei compiti a lui assegnati. Ciò di cui i Knicks hanno bisogno è esattamente ciò che la sua presenza sul parquet garantisce. Per poter essere efficace nelle fasi dei Playoffs, Precious deve necessariamente ottimizzare le giocate negli spazi e nel finalizzare a canestro. I suoi punti messi a referto in Gara 2 sono stati il frutto di layup e schiacciate, e ai Knicks va bene così. Con la sua capacità nel cogliere i rimbalzi offensivi e tramutarli in slam dunk o semplici canestri, Achiuwa riesce a portare le offensive dei New York Knicks a un livello superiore. 

Il maggiore impatto che Achiuwa può avere è in fase di transizione offensiva. Nonostante i Pacers siano rinomati per la rapidità nella conduzione dei possessi, i Knicks hanno dimostrando grande abilità nel recupero palla, nel prendere i rimbalzi e tramutarli in giocate efficaci per arrivare al canestro avversario. Pensando a una giocata in velocità, con un contropiede scaturito da un rapido recupero del pallone, il primo nome che viene in mente all’interno del roster dei Knicks è quello di Josh Hart. Precious, comunque, ha enormi potenzialità nelle letture di gioco lungo le linee e nel finalizzare in transizione. 

Potrebbe sembrare iperbolico affermare che Precious Achiuwa potrebbe addirittura diventare una leggenda dei New York Knicks ma, di fatto, ha la chance di potersi tramutare nel supereroe della Grande Mela per le prossime decadi. Dopo aver perso Julius Randle per un season-ending-injury nel corso della Regular Season, i Knicks hanno dovuto lavorare duro per sostituirlo. Gli ulteriori infortuni patiti da Bojan Bogdanovic e Mitchell Robinson hanno decimato il roster a disposizione di coach Tom Thibodeau. E infine si è aggiunta l’ulteriore indisponibilità di OG Anunoby, che ha messo in allarme e in emergenza i Knickerbockers. Deuce McBride e Precious Achiuwa saranno caricati dal fardello di grandi aspettative nei loro confronti – molto maggiori rispetto a quelle che inizialmente si potessero avere su di loro. Come reagiranno sarà fondamentale per la Playoffs-run dei New York Knicks, ma la sensazione – almeno per il momento – è che non dovrebbero tradirle.