I Toronto Raptors sono sotto 1-3 nella serie contro i Philadelphia 76ers, ma l’ultima performance di Pascal Siakam ha lasciato speranza nel cuore dei canadesi.
Questo contenuto è tratto da un articolo di Louis Zatzman per Raptors Republic, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.
Dopo la vittoria dei Toronto Raptors in Gara 4 contro i Philadelphia 76ers, i canadesi hanno parzialmente rimediato alle prime 3 brutte uscite di questi Playoffs. Sabato, nonostante le tante attenzioni difensive a lui riservate da Philly, Pascal Siakam si è preso la scena, con 34 punti segnati. Non solo, è stata la difesa la chiave della buona performance del congolese: 2 stoppate, 1 rubata, 8 rimbalzi difensivi e tanto altro sotto questa punta dell’iceberg.
Ho tracciato manualmente ogni possesso difensivo di Toronto in difesa, per accertarmi di chi fossero i difensori più vicini ai tiratori Sixers: il solo Siakam ha contestato ben 17 tiri come closest defender (non una grande novità, visto che la sua media in Regular Season è stata di 16 e che solo altri 9 hanno fatto meglio di lui in stagione),, concedendo solo 5 canestri segnati agli avversari. Il tutto con soli 3 falli commessi.
Toronto ha utilizzato Siakam specialmente sugli scorer meno pericolosi, come Danny Green o Tobias Harris, ma il piano era proprio quello di farlo giocare off ball, visto che Tyrese Maxey, James Harden e Joel Embiid tengono molto la palla tra le mani. Siakam è uno dei difensori più mobili in NBA, capace di coprire ampie porzioni di campo molto meglio della maggior parte dei lunghi ed in grado di contestare tiri molto con molta più efficacia delle guardie.
Ci sono comunque stati alcuni momenti negativi, tra cui tre canestri Sixers segnati per oggettivo demerito di Siakam; ma è naturale, e ciò nulla toglie alle grandi difese mostrate nel resto della gara. Concentriamoci quindi sugli aspetti positivi, sui suoi grandi recuperi e forzature (è, ad esempio, primo per triple dall’angolo contestate) che hanno messo Philadelphia seriamente in difficoltà per la prima volta nella serie.
Far giocare Siakam lontano dalla palla in difesa gli permette, tra le altre cose, di aiutare quando le rotazioni non vanno come previsto e gli avversari si avvicinano al ferro con facilità, come in questo caso:
Anche contro i suoi diretti avversari si è comportato bene, specialmente affrontando un Tobias Harris fin qui ottimo dal post up:
Come già spiegato, il sistema difensivo di Toronto è costruito per non far affrontare i portatori di palla a Siakam in 1c1. Quando capita, tuttavia, non è un problema per Nick Nurse:
Siakam ha lavorato bene anche sui cambi, soprattutto quando richiesti per togliere una guardia dall’ 1c1 contro Joel Embiid; “Spicy P” si è più volte sacrificato, qui con successo:
Il contributo maggiore è stato certamente offerto proprio contro Embiid, specialmente per quanto concerne i raddoppi (altro vantaggio di farlo giocare off ball): Siakam l’ha raddoppiato 5 volte, e in 4 di queste occasioni il possesso si è concluso con una palla persa (5 in totale a fine gara per il numero #21). Anche quando Embiid riesce a vederlo mentre arriva, Siakam occupa bene le linee di passaggio, forzando Embiid ad affettuare passaggi mai semplici:
Siakam ha contribuito anche anticipando forte sulle guardie, risultando decisivo per fermare l’attacco dei 76ers in più di un’occasione:
In generale, ha svolto il consueto ottimo lavoro nelle rotazioni difensive, grazie a letture giuste e alla sua capacità di intasare le linee di passaggio in queste situazioni. Così facendo, è arrivata anche qualche deflection preziosa:
Rallentare l’attacco avversario e giocare con il cronometro dei 24 secondi è stata una chiave in Gara 4 per i Raptors. Con questo Siakam, utilizzato in questo modo, è tutto più semplice: sa difendere sulla palla, anche contro giocatori rapidi come Maxey, ma è la sua difesa partendo dal lato debole a fare la differenza per i canadesi.
Siakam si è comportato da leader, difendendo alla grande, forzando tanti errori al tiro e diverse palle perse (15 a 11 per Philly a fine gara), senza mai far calare il proprio livello di intensità. Dopo tre gare difficili, insomma, Pascal ha avuto la sua vendetta, che proverà replicare questa sera in Gara 5 a Philadelphia.
Certo, la serie resta fortemente indirizzata verso la Pennsylvania, ma l’orgoglio di Toronto – e del suo leader – è ancora vivo.