FOTO: FanDuel

Questo contenuto è tratto da un articolo di Dr Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Dopo le prime e sconfortanti notizie giunte a seguito delle immagini viste durante la partita di Regular Season NBA tra Los Angeles Clippers e Oklahoma City Thunder (avevamo analizzato QUI le possibilità), sono arrivati finalmente gli esami strumentali a dissipare ogni dubbio circa le condizioni fisiche di Paul George.


Il numero 13 dei Clippers, messo k.o dopo uno scontro del tutto fortuito con Lu Dort, ha riportato un’iperestensione del ginocchio destro, per la quale si temevano tempi di recupero piuttosto lunghi, con conseguente assenza forzata di PG13 dagli eventuali Playoffs.

Dopo lo spavento iniziale, sono arrivate le buone notizie dovute agli esami clinici a cui George si è sottoposto: l’All-Star losangelino dovrà rimanere ai box per almeno 2-3 settimane, passate le quali verrà nuovamente rivalutato.

Tempistiche di recupero così ridotte, rispetto al tanto temuto season ending injury che ci si potesse aspettare dopo un impatto simile, fanno pensare al mancato interessamento del legamento collaterale anteriore: è molto più probabile si tratti di una lesione di grado 2 del legamento collaterale posteriore, con possibile interessamento della capsula contenente liquido sinoviale.

I tifosi dei Los Angeles Clippers possono certamente tirare un sospiro di sollievo, in quanto ci sarebbero serie possibilità di rivedere Paul George in campo per una eventuale Playoffs run: di certo, la presenza, seppur inizialmente a regime limitato, di PG13, può essere una variabile fondamentale per la franchigia di Los Angeles.