Questo contenuto è tratto da un articolo di Cal Durrett per AirAlamo, tradotto in italiano da Alberto Pucci per Around the Game.



Fino a qualche settimana fa, l’idea generale e condivisa era che i San Antonio Spurs avrebbero cercato di scambiare veterani come Poeltl, McDermott e Richardson entro la trade deadline, in modo da ottenere ulteriori scelte al primo giro in vista del processo di rebuilding. Certo, l’altra faccia della medaglia è rappresentata da un netto peggioramento del roster, ma visti i nomi del Draft 2023 non sarebbe un problema troppo grave.

Gli ultimi sviluppi, tuttavia, potrebbero indurre San Antonio a riconsiderare le proprie opzioni sul trade market. Oltre a portare leadership, i tre vecchi citati in precedenza sono tra i principali motivi dell’ottimo inizio di stagione del gruppo di Gregg Popovich. Nonostante le sole 30 vittorie preventivate dal rating RAPTOR di FiveThirtyEight, la squadra è già a quota cinque, con tre successi ottenuti contro squadre in lizza per un posto ai Playoffs.

Jakob Poeltl, Josh Richardson e Doug McDermott hanno giocato un ruolo chiave in queste sfide. E d’accordo, si tratterà probabilmente di successi illusori, ma la squadra è competitva. Ciò non significa che gli Spurs potrebbero giocare i Playoffs o il Play-in con questo roster, ma che scenderebbero in campo per vincere ogni partita. Per competere, appunto.

Un giovane in NBA può imparare e crescere anche in un tanking team, giocando quasi solo blowouts, ma non si può paragonare un’esperienza del genere alla possibilità di giocare in una squadra competitiva. E qui il discorso verte sui giovani di San Antonio e sul loro sviluppo tecnico.

McDermott e Richardson sono due dei migliori tiratori del gruppo e possono scaldarsi con grande velocità. Cederli, per quanto sensato sul lungo periodo, potrebbe portare dei problemi offensivi nel breve, e rallentare così lo sviluppo di alcuni giovani. Oltretutto, San Antonio ha appena perso la propria scelta al primo giro del 2021, Joshua Primo, per cause extra-cestistiche.

Gli Spurs potrebbero decidere di aspettare la trade deadline (febbraio) e solo allora separarsi dai loro tre veterani, in modo da dare al gruppo ancora alcuni mesi prima di perdere ogni velleità competitiva e concentrarsi sul player development. Questa scelta darebbe gradualmente spazio ai giovani e una maggiore possibilità di ottenere la tanto desiderata pick alta al prossimo Draft, quella che potrebbe portare in Texas il franchise-player intorno a cui costruire gli Spurs del futuro.