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Questo contenuto è tratto da un articolo di Sam LaFrance per Celtics Blog, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.


Molte persone hanno vagliato l’ipotesi che i Boston Celtics possano decidere di draftare LeBron James Jr. (per gli amici Bronny James), il quale pochi giorni fa si è dichiarato eleggibile per il prossimo Draft. Negli ultimi anni non sono state solo le voci degli insider o le speculazioni provenienti dagli ambienti della NBA, ma è stato lo stesso LeBron James a stimolare i rumors che affermavano che lui volesse giocare insieme al figlio prima di ritirarsi. Ebbene, quest’estate avrà una player option a disposizione ed è probabile che possa fare opt-out, diventando così free agent, e vedere quale sarà il destino di Bronny al draft. Sarebbe nauseante quasi per un tifoso dei Celtics dover leggere un tweet di Woj o di Shams nel quale è riportato che LeBron e il figlio vestiranno la casacca di Boston. Anche senza considerare la struttura del roster, e quindi un suo ipotetico fit con Jayson Tatum e compagni, si capisce che sia una scelta sbagliata. Basta immaginare l’intero TD Garden supportare lo stesso giocatore fischiato finora ad ogni tocco di palla per comprendere l’assurdità di quest’idea. Tutto quel lamentarsi, spostare il focus sui compagni e i Tweet passivo-aggressivi sarebbero davvero troppo.


Oltre all’aspetto emotivo, o dell’orgoglio, c’è anche il campo ovviamente. I Boston Celtics sembrano in forma come non mai e in questa stagione saranno l’unica squadra a superare le 60 in stagionali e sono anche già sicuri di terminare con il record migliore della Regular Season. Tutti i giocatori sembrano andare d’accordo tra di loro e il core gioca una pallacanestro di grande livello, perché quindi volere qualcuno che possa ribaltare tutti questi aspetti positivi? Ogni volta che LeBron fa parte di una squadra, automaticamente diventa più importante di essa. Inizia ad essere solo merito suo quando vince, ma anche colpa dei compagni quando invece perde. È senza dubbio un gran giocatore, uno dei migliori due giocatori di sempre (per non sfociare nel GOAT debate), e pensa il basket in un modo che davvero in pochi possono sperare. Tuttavia non è un giocatore che ha bisogno di giocare per Boston, lui ha sempre fatto capire di non apprezzare i Celtics e questo sentimento è perfettamente ricambiato anche dai tifosi.

Per quanto riguarda Bronny, è un ottimo difensore sul perimetro, ma è ancora molto grezzo in attacco. Nelle 25 gare che ha disputato con la casacca di USC ha segnato 4.8 punti di media, raccolto 2.8 rimbalzi e distribuito 2.1 assist a partita. A queste cifre vanno aggiunte percentuali offensive per nulla incoraggianti: 36.6% dall’arco e 26.7% dalla linea dei tre punti. Probabilmente gli farebbe bene fare ancora qualche anno al college per affinare le sue capacità senza affrettare il grande salto, dato che semplicemente non sembra ancora pronto. LeBron dal canto suo non deve mettere alcuna pressione al figlio e nemmeno a nessun’altra squadra in NBA in sede di Draft. Un ingresso prematuro di Bronny James nella lega, infatti, non solo minerebbe la sua fiducia, ma potrebbe anche rovinare la sua reputazione come giocatore NBA.