“Sapere che LeBron pensa a noi è una benedizione” – parola ai rookie e ai giocatori two-way dei Lakers, i veri vincitori della competizione.

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Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Lo scorso 8 Luglio l’NBA ha ufficialmente annunciato il debutto dell’In-Season Tournament, a cui tutte e 30 le franchigie avrebbero preso parte nel corso della Stagione 2023/24. Il torneo si sarebbe evoluto partendo da una fase a gironi, passando per una fase ad eliminazione diretta costituita da Quarti e Semifinali, fino alla Finale del 9 Dicembre con l’NBA Cup in palio. Per ogni giocatore con contratto full-time della squadra vincente è stato previsto un premio finale da $500.000, la metà per i two-way contracts; per i full-time contracts dell’altra finalista, invece, il premio previsto è stato di $200.000 ciascuno. I Los Angeles Lakers, nonostante un avvio stagionale non sempre convincente (ne avevamo parlato QUI), sono riusciti a portare a termine l’obiettivo, guidati da un LeBron James sempre più leader del roster e della squadra in generale (QUI, invece, abbiamo parlato delle possibilità gialloviola di draftare Bronny James). Il premio in palio ha aumentato la posta in gioco, fungendo da boost motivazionale per giocatori già affermati del calibro di LeBron James, Stephen Curry, Damian Lillard o il Rookie of the Year 2023 Paolo Banchero. Per fare un esempio pratico, José Alvarado ha impiegato i suoi $100,000, ottenuti avendo raggiunto le Semifinals con i New Orleans Pelicans, creando dei fondi per le sue 3 figlie. L’NBA Commissioner, Adam Silver, ha espresso stupore alla notizia della risposta positiva delle superstar al premio in denaro. 


“Ci sono fin troppe persone ciniche al mondo. Mettendo da parte il torneo e l’aspetto sportivo, molte persone pensavano che il premio pecuniario avrebbe lasciato indifferenti i giocatori. Dal mio canto posso affermare che le dinamiche createsi all’interno dei team siano davvero lodevoli, poiché al loro interno è normale che ci siano differenze salariali, ed è stato bello riscontrare che anche per giocatori ad un certo livello quella somma è stata importante, e che lo è ancor di più se proporzionata ai salari degli altri compagni. Adoro il concetto del sacrificio per la squadra e per i compagni, è una nozione fondamentale nello sport.”

“Perciò sono davvero sorpreso dell’abnegazione mostrata dai giocatori e del loro entusiasmo. E in fin dei conti, questo è un business. Non credo ci sia nulla di male nel considerare il denaro una motivazione, in certi casi.”

Adam Silver, NBA Commissioner

Uno dei motti e hashtag più utilizzati e noti nel corso dell’eterna carriera di LeBron James è I promise. Prima che avesse inizio la finale dell’In-Season Tournament, permettendo a Los Angeles Lakers ed Indiana Pacers di contendersi la prima NBA Cup, King James aveva promesso ai suoi tre compagni sotto two-way contract che avrebbero ricevuto il premio in denaro previsto – una vera e propria manna dal punto di vista della stabilità economica, data l’incertezza dei loro accordi attuali.

Per LeBron, infatti, il premio di 500.000$ assegnato ad ogni giocatore della squadra vincente rappresenta le famose “briciole” se paragonata ai quasi $50 milioni previsti dal suo contratto con i Lakers. Inoltre, Rob Pelinka e il suo staff potranno impiegare meglio le carte del loro mazzo sul trade market, per poter puntellare ulteriormente la squadra a disposizione di coach Darvin Ham (argomento che avevamo già affrontato QUI e QUI).

LeBron James è stato nominato MVP dell’In-Season Tournament 2023 avendo messo a referto una doppia-doppia da 24 punti e 11 rimbalzi nel match decisivo per il titolo. L’attuale detentore del record di punti realizzati in NBA guadagna quest’anno ben $47 milioni – in una ventennale carriera in cui ha totalizzato $434 milioni di introiti sportivi, oltre ad essere un rinomato miliardario. James ha rilasciato un’intervista a Malika Andrews di NBA Today – ESPN, affermando che gran parte della sua motivazione a vincere derivi dal voler offrire un aiuto economico ai compagni di squadra con salari meno “notevoli”. Di seguito alcune dichiarazioni dei membri del roster gialloviola, rilasciate nel post vittoria dell’NBA In-Season Tournament.

Max Christie, al suo secondo anno a Los Angeles, ha avuto un impatto minore sul risultato, partendo dalla panchina e totalizzando 2 punti in 19 minuti di gioco. Il premio da $500.000 ha però molta più importanza rispetto al suo salario da $1.7 milioni annui. Riflettendo nel post-gara, un dettaglio ha colpito l’ex MSU Spartans: tra le varie canzoni messe in sottofondo in spogliatoio dei Lakers ci sono state anche Get Money dei Junior M.A.F.I.A e Broke in a Minute di Tory Lanez.

“Per me, essere i primi vincitori dell’In-Season Tournament nella storia dell’NBA vale molto. Non vorrei essere frainteso, ma il premio in denaro era un obiettivo comune, nella mente di tutti i giocatori. Ma essere i primi vincitori di questo trofeo mi fa sentire davvero bene.”

Max Christie
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Il salario più basso tra i contratti full-time nel roster dei Los Angeles Lakers è quello di Maxwell Lewis, con $1.1 milioni. Lewis, che ha disputato 1 minuto durante la finale, ha affermato che nel corso del torneo il roster ha avuto l’occasione di compattarsi e integrarsi al meglio, confidando che ciò ripagherà in futuro. L’ex Pepperdine University ha inoltre dichiarato che avere un premio in denaro ha incentivato la motivazione dei giocatori.

“Certamente un giocatore come LeBron non ne ha davvero bisogno. Ma il fatto che voglia vincere e voglia farlo anche per aiutarci è davvero una manna dal cielo. Ciò che ho imparato da questa lezione è che quando ci sono soldi in palio, tutto viene preso con maggior serietà.”

Maxwell Lewis

Infine, Alex Fudge, D’Moi Hodge e Colin Castleton – rispettivamente giovane ala, guardia e centro dei Lakers – tra i più felici del roster dei californiani, probabilmente non sono molto noti neppure a gran parte dei fan gialloviola. Andando nel dettaglio, il loro two-way contract prevede un salario da $559,782 ciascuno. 

“Sapevo che LeBron ce l’avrebbe messa tutta. Mi aveva parlato nel pre-gara, dicendomi che “Questo è per te, Alex. Per te, per D’Moi [Hodge, ndr], per tutti.” Ho avuto fiducia in lui e adesso eccone i frutti. Sapere che si prende cura di tutti noi è quasi come una benedizione. Non sono tante le persone come lui. Questo dice molto su chi sia davvero LeBron James.”

“Beh, $250,000 sono meglio che niente. Sono veramente grato di ciò e di tutto quello che ho ottenuto. Cercherò di utilizzare al meglio le risorse che ho adesso.”

“Non avevo mai guadagnato una somma del genere nella mia vita, perciò adesso ho intenzione di prendermi cura della mia famiglia e di me stesso.”

Alex Fudge

“A tutti noi rookie LeBron ha detto di non preoccuparci poiché ci avrebbe pensato lui.” 

“Molto probabilmente invierò un aiuto alla mia famiglia nelle Isole Vergini Britanniche. Mia madre, mio padre ed il resto della mia famiglia vivono lì. Non so se spenderò parte di quei soldi per comprarmi qualcosa, prima di tutto voglio aiutare la mia famiglia.”

D’Moi Hodge

“Devo metter da parte una buona somma. Penso che ne spenderò una piccola parte, ma soprattutto vorrei aiutare la mia famiglia. Ne abbiamo parlato in spogliatoio in passato, e questo è ciò che ci hanno trasmesso i veterani.”

Colin Castleton