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Questo contenuto è tratto da un articolo di Orlando Silva per Fadeaway World, tradotto in italiano da Riccardo Fadani per Around the Game.


Nonostante un talento cristallino, la carriera di Tracy McGrady in NBA non ha soddisfatto le attese; infortuni e squadre non competitive non hanno certo aiutato T-Mac durante la sua storia nella Lega.


Durante il suo prime, McGrady era una superstar capace di annichilire gli avversari con il suo talento ma, nonostante un arsenale offensivo devastante, non è mai riuscito ad approdare alle Finals e competere per l’anello.

Nei i suoi anni ad Orlando, i Magic erano stati molto vicini a creare un superteam ma, incredibilmente, Doc Rivers gettò al vento la possibilità di firmare il fresco campione NBA Tim Duncan – che decise di ri-firmare per gli Spurs – e creare un trio da titolo con T-Mac e Grant Hill.

Nonostante la mancanza di un titolo, il suo talento ha portato McGrady ad entrare nella Hall of Fame, ma molti gli hanno chiesto se avesse preferito vincere l’agognato anello rispetto all’essere una leggenda immortale nel gotha dei grandi del basket.

Durante la partecipazione al podcast “ The Pivot”, McGrady ha dato la sua risposta :

“Dipende di che tipo di Tracy McGrady state parlando, fa molta differenza per me. Se ora state parlando di T-Mac nel suo prime, sicuramente sì! Se avessi vinto un anello, sarei stato destinato anche all’ingresso nella Hall of Fame.

Ma, non avendo quasi mai giocato per delle contender, no, sceglierò sempre di essere un Hall of Famer. Durante il mio prime nessuno mi ha messo nelle condizioni per andare alla caccia del titolo, perché dovrei farlo ora? No,no, no…”

Bisogna inoltre ricordare che, durante la sua carriera, T-Mac ha dovuto competere con rivali del calibro di Tim Duncan e l’amico Kobe Bryant, con cui spesso si ritrovava durante l’offseason.

McGrady, comunque, ha provato a darsi un’altra chance titolata nel 2013, culminata con la serie incredibile dei suoi Spurs contro gli Heat. Le possibilità di vittoria con la franchigia di San Antonio erano concrete, ad un passo, prima che la tripla di Ray Allen trasformasse il sogno in incubo.

Ma, nonostante cocenti delusioni, Tracy McGrady si dice soddisfatto di come abbia scritto la sua storia della Lega, incidendo per sempre il suo nome nella Hall of Fame.