
Con le firme di Lonnie Walker IV, Troy Brown Jr. e Juan Toscano Anderson, i Los Angeles Lakers hanno aggiunto al loro roster altri tre giocatori che fanno capo alla potente agenzia di rappresentanza di Rich Paul, Klutch Sports.
Stando così le cose, sui 14 giocatori totali che compongono la squadra, ben 7 (!) – probabilmente presto di più- sono rappresentati dal sodale di LeBron James, già 8 aggiungendo il two-way di Pippen Jr., e inevitabilmente la situazione ha finito per attirare ironie e critiche.
I giallo-viola avevano un limitatissimo spazio di manovra per completare il roster in questa free agency, quindi per forza di cose il ventaglio di possibilità era molto ristretto. In quest’ottica, non c’è nulla di male nello sfruttare le ottime relazioni con l’agenzia di Rich Paul per aggiungere elementi al roster; ma con 7 spot su 14 occupati da suoi clienti, il paradigma si inverte e sembra più che altro che sia Klutch Sports a sfruttare i Lakers.
E tutto questo in un contesto in cui l’ingombrante influenza di LeBron James e di Rich Paul ha già attirato più di una critica dalla stessa fanbase giallo-viola, soprattutto dopo che il giocatore ha spinto la dirigenza la scorsa estate a portare Russell Westbrook ad LA, in un affare che si è rilevato deleterio per la franchigia.
A tal proposito, proprio nelle ultime ore, Russ si è separato dal suo storico agente, Thad Foucher, probabilmente per passare a Klutch Sports, portando il numero di Klutch Players a roster oltre il 50%. Poco dopo la notizia, riportata da Wojnarowski assieme a delle dichiarazioni strane e abbastanza sfacciate da parte di Foucher, Rich Paul e LeBron James hanno twittato riferendosi evidentemente alla vicenda (ne abbiamo parlato bene QUI).
Le critiche a questo comportamento sono arrivate negli ultimi mesi anche dalla proprietaria Jeanie Buss, che a domanda precisa sul peso di LeBron e soci sull’ambito decisionale, si era espressa così:
“L’ultima parola spetta a loro? No. Sono loro a mandare avanti la franchigia? No, assolutamente. Io sono l’unico proprietario dei Los Angeles Lakers e l’unica persona che può prendere decisioni importanti qui dentro.”
A poco più di due mesi dall’intervista, che qui trovate tradotta integralmente, è lecito pensare il contrario.
Ora, in ogni caso, per completare il roster, i giallo-viola potranno aggiungere un altro giocatore al minimo salariale. Nei panni di un tifoso dei Lakers inizierei seriamente a preoccuparmi di un ritorno sulla scena di JR Smith o Dion Waiters, ovviamente clienti di Klutch Sports…