L’Italia come paese ha sempre avuto numerose connessioni con gli Stati Uniti, vuoi per le numerose migrazioni precedenti il primo conflitto mondiale, vuoi per quelle che riguardano gli anni ’80. Esistono inoltre molti esempi di sportivi italiani che hanno deciso di fare un’esperienza negli States: nel calcio troviamo Giorgio Chinaglia e i più recenti Alessandro Nesta e Giorgio Chiellini. Tuttavia, questo fenomeno non si limita solamente al calcio ma riguarda anche il basket, con il campionato NBA che nel corso del tempo ha assunto sempre più sfumature internazionali. Vi sono infatti moltissimi campioni europei ad aver calcato il parquet americano, come Nikola Jokic e Luca Doncic. Anche gli italiani hanno una lunga tradizione in NBA, e il primo a giocare per una squadra americana che è stato Mike D’Antoni nel lontano 1973. Vediamo dunque quali sono i giocatori italiani e italo-americani più rappresentativi che hanno giocato in NBA, ripercorrendo le loro gesta.

Simone Fontecchio

È probabilmente uno dei maggiori talenti nel panorama italiano. Notato proprio dal campionato americano, nel 2022 viene ingaggiato dagli Utah Jazz e nelle due stagioni successive arriva a siglare il suo record di punti in una partita, ben 26 durante la sfida contro i Bucks. Nel febbraio del 2024 Fontecchio è passato ai Detroit Pistons e nelle prime partite ha dimostrato di essere un giocatore molto prolifico, andando spesso oltre i 10 punti. È in questo periodo che ha avuto una particolare influenza soprattutto nelle scommesse sportive, sempre molto attente alle caratteristiche dei talenti. E in questo senso Fontecchio non delude, essendo un abile giocatore dalla distanza, con ottime percentuali nel tiro da 3 e una buona visione di gioco, riuscendo così a fornire spesso degli assist importanti per i propri compagni.

Mike D’Antoni

Viene scelto nel Draft NBA del 1973 come 20esima scelta assoluta al secondo giro dai Kansas City-Omaha Kings, giocando ben 128 partite. Dopo una breve parentesi ai San Antonio Spurs si trasferisce in Italia, diventando uno dei giocatori più rappresentativi dell’Olimpia Milano. Il suo legame con l’NBA, tuttavia, non è solamente quello da giocatore, ma tornerà negli States da vice e poi da allenatore. Nel 1997 infatti siede sulla panchina dei Denver Nuggets e nel 1999 ne diventerà coach. Avrà anche delle lunghe parentesi ai Phoenix Suns, per 5 anni, e ai New York Knicks, per 4 anni. Attualmente è il viceallenatore dei Brooklyn Nets, nel tentativo di portare alla squadra newyorkese la creatività e tecnica del basket italiano.


Andrea Bargnani

È stato il primo giocatore europeo ad essere selezionato come prima scelta assoluta al Draft NBA, chiamato dai Toronto Raptors nel 2006. Nella sua prima stagione raggiunge una media di 11,6 e 3,9 rimbalzi a partita, classificandosi come secondo miglior rookie dell’anno. La sua avventura con i Raptors dura fino al 2013, diventandone anche capitano nel 2010, riuscendo a siglare anche eccellenti prestazioni. Passa quindi ai New York Knicks, proprio l’anno successivo all’addio di Mike D’Antoni. Tuttavia, i molti infortuni condizionano le prestazioni dell’italiano, non supportato anche da una squadra non all’altezza. Passa quindi ai Nets nel 2015, dove conclude la sua avventura NBA nel febbraio del 2016. In estate torna quindi in Europa, al Baskonia, ma i problemi fisici lo costringono al ritiro.

Danilo Gallinari

È stato probabilmente il giocatore che più ha impressionato in NBA, scelto nel 2008 proprio da Mike D’Antoni come sesta scelta assoluta al Draft. Per via di alcuni problemi fisici la prima stagione risulta altalenante mentre nella seconda disputa ben 81 incontri e si classifica tra i migliori tiratori da tre della lega. La sua avventura prosegue nel 2011 ai Denver Nuggets, dove rimarrà per ben 7 stagioni. Le sue prestazioni sono di primo livello, con un career-high di ben 47 punti. Nel 2017 passa ai Clippers, dove mantiene una media punti piuttosto alta, la prima stagione 15,3 mentre la seconda arrivando a sfiorare i 20 punti. Dopo diverse stagioni senza trovare stabilità nel febbraio 2024 firma per i Milwaukee Bucks, dove si riunisce con coach Doc Rivers, suo allenatore ai tempi dei Clippers.

Marco Belinelli

Specialista del tiro da tre, ha passato ben 13 stagioni in NBA prima di tornare in Italia nel 2020. Viene scelto nel 2007 come 18esima scelta dai Golden State Warriors, ma nelle due stagioni successive viene utilizzato col contagocce. Nel 2009 passa ai Raptors raggiungendo proprio Bargnani, dove rimane però solamente fino al 2010. Nel corso degli anni le due esperienze più importanti sono agli Hornets e ai San Antonio Spurs, dove Belinelli approda nel 2013 e rimane due stagioni. Dopo alcune breve parentesi ai Kings e di nuovo agli Hornets, fra le altre, nel 2018 torna agli Spurs fino al 2020, riuscendo ad avere un impatto grazie alla sua precisione dalla distanza.

Insomma, sono tanti i talenti italiani che hanno calcato il parquet della lega americana e tra questi una menzione è doverosa anche per Luigi Datome, Nicolò Melli e Nico Mannion, nella speranza che presto un giocatore italiano possa diventare campione NBA.