Le dichiarazioni di Austin Reaves sulla parte umana di Russell Westbrook

Sul campo, l’esperienza di Russell Westbrook nei Los Angeles Lakers è andata nel peggiore dei modi. Un anno e mezzo di prestazioni e risultati di squadra estremamente deludenti, e di continue critiche e prese in giro da parte di tifosi ed appassionati, terminato con una trade con il sapore di liberazione per ambo le parti.

Nonostante tutto ciò, Westbrook non ha mai fatto mancare la parte che, a detta di moltissimi compagni in questi anni, lo caratterizza: quella umana.

Lo ha confermato Austin Reaves, elogiando l’ex compagno ai microfoni del podcast “All The Smoke”:


Si, come persona è uno dei migliori compagni di squadra che io abbia mai avuto. Non si può chiedere di meglio.

Nel mio anno da rookie ho preso il Covid a dicembre ed eravamo a Minnesota, quindi sono rimasto bloccato lì per sette giorni. E’ stata dura, ma lui mi contattò tre o quattro volte, chiedendomi se avessi bisogno di qualsiasi cosa e offrendosi di mandarmi tutto ciò di cui avessi bisogno.

E anche come compagno in campo, incoraggiava sempre i compagni a fare meglio. Non capisco perché abbia una cattiva reputazione.