Le ultime su Utah, protagonista assoluto Lauri Markkanen.

FOTO: Deseret News

I Utah Jazz sono un piccolo mercato, in pieno retooling, che al momento sta mettendo le basi per costruire, nei prossimi anni, nuovamente un nucleo competitivo. Dopo lo scambio di Rudy Gobert e di Donovan Mitchell, dunque, non ci sarà da stupirsi se assisteremo ad altri movimenti in quel di Salt Lake City. Se un nome come Jordan Clarkson è un habitué fra i maggiori rumors di mercato, quello di Lauri Markkanen stupisce un po’ di più. Il finlandese ha trovato la propria dimensione a Utah, affermandosi come stella della squadra e come uno dei migliori giocatori NBA. Le voci sul suo curriculum relative a esperienze Playoffs sono ancora vuote, certo, ma non per questo il suo valore ne dovrebbe risentire: 26 anni e un contratto estremamente team friendly, da $17.26 milioni in questa stagione e $18 milioni parzialmente garantiti per la prossima. La sproporzione fra cifre e rendimento è estremamente positiva, ragion per cui anche molte contender potrebbero provare ad arrivarci.

Su The Ringer, Kevin O’Connor ha anche provato a offrire una stima dell’eventuale pacchetto che i Jazz potrebbero richiedere, basandosi sui suoi contatti con gli staff delle squadre NBA, dopo aver menzionato l’articolo di Jake Fischer (Yahoo Sports) secondo cui i Jazz sembrerebbero aperti a scambiare il finlandese, ma a cifre spropositate. Secondo quanto lasciato intendere da O’Connor, il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno a “5 scelte al primo giro e/o un giocatore di valore comparabile”. Una sassata, sebbene si tratti di una stima che potrebbe andare incontro a variazioni di qui e la trade deadline – o l’estate. Anche pensando a eventuali fruitori, gli Oklahoma City Thunder vengono ovviamente menzionati su The Ringer come la meta più papabile, essendo la più ricca di asset, ma non va dimenticato che anche squadre come i New York Knicks siano ricche di asset, o i Brooklyn Nets, senza dimenticare l’offerta dei Memphis Grizzlies alla passata trade deadline di svariate first-round pick ai Toronto Raptors per OG Anunoby, poi respinta al mittente – e potremmo anche menzionare Indiana Pacers, Houston Rockets e via dicendo. Un contratto di questo tipo è ambito da 30 squadre su 30, soprattutto se il rendimento del giocatore è questo:

Ma cosa ne pensa lo stesso Lauri Markkanen? Intervistato da Sam Amick di The Athletic, la stella dei Utah Jazz ha chiarito a più riprese di amare l’ambiente attuale e di non ambire ad altre destinazioni ma, allo stesso tempo, di capire che questo sia un business:

Sull’interesse di molte squadre:

“Guardo a questo come a un riconoscimento, il fatto che ci siano squadre interessate a te dà credito a quello che hai fatto in passato e al lavoro svolto. Sono stato scambiato tecnicamente tre volte, includendo la Draft night. A volte lo sapevo, altre no. Perciò ho imparato la parte di business attorno alla pallacanestro, ho imparato a vivere giorno per giorno, a lavorare duro e a provare a dare il meglio di me, succeda quel che succeda. Come ho detto, amo essere a Utah e l’interesse esterno è un riconoscimento per quello che ho fatto in passato. Staremo a vedere, ma vorrei sottolineare che credo davvero in quello che stiamo costruendo qui con i Jazz. Giorno per giorno, facendo il meglio possibile, è questo che posso fare.”

Parole chiare, che dimostrano l’amore del finlandese per l’attuale nucleo, senza alcun dubbio. Ma, come fatto notare da lui stesso, può succedere di tutto. I Jazz saranno per forza di cose molto attivi sul trade market: non sono competitivi, hanno accumulato molti asset ma anche contratti scambiabili, come sarà John Collins più avanti e come è al momento Markkanen, da cui potrebbero davvero ricavare un bel pacchetto da squadre alla ricerca di un upgrade immediato in ottica Playoffs.

Senza dimenticare, ovviamente, Jordan Clarkson. Il giocatore filippino è da anni nei radar di tutta la NBA e anche in questa stagione sembra che i Utah Jazz abbiano dato piena disponibilità a trattare, come riporta Chris Haynes di Bleacher Report. Il contratto, rinegoziato e esteso in estate, prevede per lui $23.5 milioni in questa stagione e poi un biennale da $28.4 milioni totali tra 2024 e 2026, a circa $14 milioni l’anno. Nulla di troppo pesante, per qualche squadra alla ricerca di uno scorer puro in uscita dalla panchina.