FOTO: CBS Sports

Questo contenuto è tratto da un articolo di Nandjee Ranjan per Sportskeeda, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


A Miles Bridges è stato vietata l’accesso in Canada prima della sfida notturna fra Toronto Raptors e Charlotte Hornets, come confermato da Nick Carboni di WCNC, dopo che Kyle Bailey di WFNZ è stato il primo a riportare la situazione. Il giocatore stava viaggiando con la squadra per partecipare alla gara.


La situazione è il risultato dei problemi legali riguardanti Bridges: la sua mancata ammissione è infatti relativa all’arresto per violenza domestica, secondo le leggi del Canada. A chiarire la situazione è Rebecca Purdy (Canada Border Services Agency), secondo quanto riportato su CBC:

“Chiunque voglia entrare, deve rispettare i requisiti necessari. L’ammissibilità è decisa caso per caso e si basa sulle informazioni rese disponibili al momento dell’ingresso. Svariati fattori sono usati per determinare se un individuo sia ammesso in Canada, incluso il coinvolgimento in attività criminali, violazione dei diritti umani, criminalità organizzata, questioni di sicurezza, salute o finanza.”

A novembre, Miles Bridges è tornato in NBA e a giocare la sua prima gara dopo 580 giorni, a seguito dell’arresto a giugno 2022. Per chi si fosse perso la questione e l’esito del processo:

Bridges è stato sottoposto a 3 accuse da parte della moglie, Mychelle Johnson, la quale ha condiviso anche foto disturbanti del proprio volto danneggiato: un’accusa per aver provocato danni al genitore di un minore e due per abuso di minore in circostanze che potessero provocare gravi infortuni o la morte.

Dopo una serie di processi posticipati, Miles Bridges si è appellato al “no-contest plea” per il primo capo d’accusa: in parole povere, non si è dichiarato formalmente colpevole, ma ha accettato di non contestare l’esito del processo. Secondo le condizioni stabilite dal plea agreement, le altre due accuse sono decadute.

Secondo quanto stabilito dalla sentenza, Miles Bridges, dunque, affronterà 3 anni di libertà vigilata, 52 settimane di consulenza per violenza domestica e altre 52 di corsi per genitori, svolgerà 100 ore di servizi socialmente utili e verrà sottoposto a test narcotici ogni settimana. A cui aggiungere un ordine protettivo di 10 anni per la donna e un risarcimento.

A questo va aggiunto un ulteriore processo riguardante il giocatore (previsto in data 13 novembre ma spostato a febbraio) e successivo agli eventi sopracitati:

Secondo quanto notificato dal tribunale della contea di Mecklenburg, Miles Bridges è accusato di violazione di ordinanza cautelare, abuso di minori e danni a proprietà personale. I fatti sono avvenuti – in data 6 ottobre – durante uno scambio di custodia dei figli di Bridges e della sua ex compagna, vittima dell’episodio di violenza domestica che è costato a Bridges il primo processo. Secondo quanto testimoniato dalla ragazza alle autorità, il 25enne avrebbe lanciato palline da biliardo contro la sua macchina mentre i bambini erano all’interno, minacciandola, nel frattempo, di tagliare il supporto economico riservato a loro in caso di telefonata alla polizia.

A questo va aggiunta un altro mandato di arresto risalente a gennaio 2023 sempre per la violazione dell’ordinanza, che ha portato Bridges a costituirsi solo in data 13 ottobre, presentandosi davanti a un giudice distrettuale prima del rilascio sotto una cauzione di 1000 dollari.