Gli aspetti positivi e negativi della Stagione 2023/24 dei Phoenix Suns in vista dei Playoffs e dopo aver evitato il Play-In.

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FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di John Volta per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


La Regular Season 2023/24 è ufficialmente in the books e l’ultima settimana è stata davvero impegnativa e ricca di colpi di scena per i Phoenix Suns ed i loro tifosi. Tanti da riuscire quasi a cambiare il volto ad una stagione a volte grigia ed opaca, nonostante – o, probabilmente, data la presenza in roster – il talento a disposizione di coach Frank Vogel, comparato a risultati e soprattutto al posizionamento lungo tutto il corso dell’annata. 


Riportiamo la memoria al 2023, nel mese di ottobre: la stagione è alle porte dopo un’estate ricca di colpi di scena, che ha reso il roster dei Suns movimentato quasi quanto la metro newyorkese. Le aspettative sulla franchigia dell’Arizona erano altissime, dato l’approdo di coach Vogel, ma soprattutto di un altro All-Star del calibro di Bradley Beal – oltre che di altrettanti elementi interessanti a completare il roster. La speranza di vittoria del Larry O’Brian Trophy non è ancora tramontata, dato l’approdo ai Playoffs dei Phoenix Suns tramite il 6° seed nella Western Conference. La buona notizia è che l’insidia del Play-In Tournament è stata scongiurata. 

Affinché ciò accadesse è stato necessario che ben 4 circostanze fossero favorevoli ai Suns, inclusa la loro vittoria nell’ultimo impegno stagionale contro i Minnesota Timberwolves, ovvero le vittorie in simultanea di Lakers, Oklahoma City Thunder e Nuggets. Ironia della sorte, la vittoria contro i Timberwolves ha evitato ai Suns le fatiche del Play-In Tournament, regalando loro il biglietto diretto per il primo turno dei Playoffs proprio contro i T-Wolves. L’ultima settimana di Regular Season è stata interpretata in maniera quasi impeccabile da Devin Booker e compagni. Ecco una prospettiva delle statistiche degli ultimi impegni, oltre che una sull’intera stagione dei Suns:

  • Record: 3-1
  • Offensive Rating: 114.0 (17° in NBA)
  • Defensive Rating: 108.7 (6° in NBA)
  • Net Rating: +5.3 (9° in NBA)
FOTO: Bright Side of the Sun

I picchi rappresentano per lo più i periodi della stagione da tenere da parte in vista dei Playoffs. Ma senza dubbio, uno degli aspetti più positivi è stato l’apporto a roster della presenza di Bradley Beal. Una delle immagini più belle della Regular Season dei Suns è costituita proprio da Beal accerchiato e celebrato dai propri compagni di squadra, con Josh Okogie, Royce O’Neal, Thaddeus Young ed il gavettone di Damion Lee su tutti. La compattezza e coesione che tutti si aspettavano da questo roster nel corso di tutto l’anno finalmente ha fatto notare la sua presenza, portando inevitabilmente con sé allegria e positività. Tutte cose di cui i Suns hanno avuto un necessario bisogno durante tutta la stagione. Beal è il leader di cui i Suns avevano bisogno. Per quanto talento si possa avere, è necessario anche che sia bilanciato da buona leadership.

Durante tutto l’anno, tutti nella città di Phoenix si aspettavano che lo storico record di Tom Chambers di 27.17 punti a partita fosse superato da Devin Booker. Il quale effettivamente aveva già superato quel record lo scorso anno, disputando però soltanto 53 partite e non riuscendo quindi a superare la soglia minima di 55. Prima della sfida contro i Minnesota Timberwolves la media di D-Book era di 27.13, rendendo arduo, ma non impossibile, il sorpasso del record. Booker aveva bisogno di almeno 30 punti per riuscirci, grazie ai 1,848 già messi a referto in RS. Alla fine ha terminato la sfida contro i T-Wolves con 23 punti a referto. Kevin Durant ci è andato addirittura più vicino: si è presentato all’ultimo impegno stagionale con una media punti di 27.27, avendo effettivamente già superato Chambers. Gli servivano almeno 22 punti contro Minnesota, ma ne ha refertati solo 15. Sia D-Book che KD non hanno superato il record di Chambers per soli 7 punti. Tuttavia, l’approdo diretto ai Playoffs potrebbe far passare in secondo piano il mancato raggiungimento di quest’obiettivo.

Nel corso della Stagione 2023/24 non sempre i Phoenix Suns sono riusciti ad esprimersi al meglio – come testimoniato anche dal grafico sovrastante. Il finale di stagione è stato tuttavia abbastanza arduo, rendendo il risultato ottenuto dalla squadra di coach Vogel ancor più rilevante: si è trattato probabilmente di uno dei calendari più ardui che qualunque altra franchigia abbia affrontato negli ultimi 8-10 anni, ma i Suns sono riusciti a portare a casa il massimo. Nelle ultime 10 sfide hanno ottenuto un record di 7-3, con le sconfitte spesso molto più ridondanti che le vittorie. Ma va certamente sottolineato il lavoro svolto da ogni uomo presente in roster per poter raggiungere la post-season evitando il Play-In Tournament. Inoltre, i Suns hanno ottenuto la loro miglior striscia di vittorie contro altre contender nel 2024. 

Dato quanto analizzato fin qui, va certamente detto che per coach Frank Vogel non si tratta di un compito semplice, trovandosi alla guida dei Suns da una sola stagione. Avere a disposizione i Big Three – Devin Booker, Kevin Durant e Bradley Beal – coadiuvati da un supporting cast talentuoso e solido, composto da veterani del calibro di Jusuf Nurkic, Grayson Allen, Eric Gordon su tutti, è stata certamente un’arma in più. Aver giocato durante l’intera Regular Season ha certamente migliorato il feeling tra i 3 ed in generale in tutto il roster. In compenso, l’euforia per aver evitato il Play-In Tournament non deve far dimenticare le critiche ricevute durante la stagione, nate da aspetti negativi e carenze sulle quali l’intero team dovrà lavorare.