FOTO: The Knicks Wall.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Nick Scolaro per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Lo sport è da oltre un secolo il carburante principale a fungere da linfa vitale per la città di New York. Anche la vita quotidiana della più grande città degli Stati Uniti d’America, resa frizzante e frenetica dalle innumerevoli attività economico-commerciali, dalle infinite attrazioni e dal continuo fluire di milioni di persone, viene scandita dagli eventi e dalle fortune sportive delle rappresentative cittadine nei vari sport. Munite, tra l’altro, delle tifoserie tra le più appassionate, calorose ed influenti del panorama sportivo internazionale.


Sfortunatamente per la Grande Mela, le sue rappresentative stanno vivendo un periodo lontano da vittorie e trofei alzati al cielo che dura da più di una decade. L’ultimo risale al Super Bowl vinto dai Giants nel 2012. Da allora sono molte le città “rivali” ad aver avuto non solo maggiori fortune, ma ad essere anche riuscite ad avere tra le proprie rappresentative alcune detentrici del titolo più importante inerente alla competizione: Los Angeles, Boston, Philadelphia per citarne solo alcune. 

Per i tifosi newyorkesi si tratta di un boccone fin troppo amaro da deglutire: dev’esser dura, infatti, assistere inermi alle vittorie di squadre del calibro e blasone dei Red Sox, Eagles, Lakers o Patriots. Ad inasprire la faccenda c’è il fatto che le squadre della città di Liberty Lady non sono quasi mai riuscite a colmare il gap che le ha divise dalle rivali.

Solo alcune delle rappresentative newyorkesi sono riuscite ad imporsi: tra esse, sicuramente ci sono i New York Knicks e le New York Liberty. In particolare, dopo gli ultimi puntellamenti del roster (di cui abbiamo parlato QUI), i Knicks sembrerebbero voler puntare in alto, con Giannis Antetokounmpo nel mirino. Il tutto ad aumentare l’incredibile eccitamento attorno alla franchigia.

Tempi duri per NY City

Da circa un anno la situazione sembra sprofondata nell’abisso più profondo, toccando il punto più basso con squadre come Mets e Yankees, dal payroll gonfio ed aspirazioni da World Series, ma inconsistenti per tutta la scorsa estate. Considerando in aggiunta i 14 anni lontano dal titolo per gli Yankees ed i 37 per i Mets, la situazione sembra sia sprofondata in una crisi epocale. Un marchio indelebile sui percorsi sportivi di Bronx e Queens.

Per quanto riguarda il Football, Jets e Giants hanno quanto meno avuto qualche motivo per poter guardare al futuro con ottimismo, per lo meno fino alla devastante perdita di Aaron Rodgers per i primi, che ha messo una pesante pietra su uno degli acquisti più clamorosi nella storia di tutti gli sport. Per ciò che concerne i Giants, nonostante provengano da una recente vittoria ai Playoff, essa non è arrivata in maniera convincente e soddisfacente. Inoltre, all’orizzonte figurano nuvole poco rassicuranti.

I Rangers hanno contribuito a non demolire del tutto l’orgoglio sportivo newyorkese con i loro recenti trionfi ai Playoff, mentre i Devils si sono dimostrati una squadra giovane ma in rapida e costante crescita. Ma nessuna delle due squadre ha ancora battuto cassa in ambito trofei vinti. Gli Islanders hanno generato interesse, nonostante si siano dimostrati fumosi per anni. 

Ballin’ Out

A conseguenza di ciò, le due squadre a generare maggior interesse ed inebriare i propri tifosi giocano entrambe sul legno del parquet. Va fatta anche una particolare menzione ai Brooklyn Nets, oggi in fase di rebuilding dopo una delle più scottanti esperienze avendo avuto in roster i Big Three composti da Kevin Durant, Kyrie Irving e James Harden

Innanzitutto, le New York Liberty sono tornate alla ribalta dopo aver acquisito al Draft l’eccellente point guard, Sabrina Ionescu, ed aver messo sotto contratto la beniamina di casa, Brenna Stewart. Hanno svolto un’impressionante Regular Season, che le ha condotte attualmente a contendersi l’accesso ai Playoffs WNBA contro le Connecticut Sun. La franchigia newyorkese non riusciva a competere a certi livelli dal lontano 2002. 

L’interesse ed il calore del pubblico per le New York Liberty è in aumento, così come lo è nei confronti dei New York Knicks. Ed è paradossale, poiché fino a poco tempo fa i Knicks sono stati la peggior versione della squadra sin dai primi anni 2000. Oggi i Knickerbockers sono una temibile squadra che mira ai piani alti della Eastern Conference. James Dolan, Presidente dei Knicks, ha svolto un lavoro quasi impeccabile, che ha permesso alla squadra di raggiungere ottimi livelli di gioco e di leadership sul parquet. Lo ha fatto anche mettendo sotto contratto degli All-Star del calibro di Jalen Brunson e Julius Randle, affiancandoli a giocatori giovani e di prospettiva e rendendo il gioco e la squadra molto più imprevedibile e pimpante.

La cultura cestistica metropolitana ha subito il benefico influsso della squadra, attuando una svolta in positivo. Ciò ha generato un circolo virtuoso che pone i Knicks al centro dell’attenzione ricevendone spinta e supporto, elementi fondamentali nella raggiunta di un titolo e coronamento di un sogno. L’obiettivo di coach Tom Thibodeau, il suo staff e la squadra, è infatti quello di riconsegnare alla Grande Mela quel Larry O’Brian Trophy che manca ormai da fin troppo tempo.