FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.


I fan dei New York Knicks hanno accolto Derrick Rose con grida e applausi nostalgici, quando è entrato negli ultimi tre minuti in Gara 3 contro i Cleveland Cavaliers. E nonostante il suo ruolo sia ben lontano da quello che aveva quando era una superstar e nonostante non giocasse dal 25 febbraio, Rose non ha ancora nessuna intenzione di ritirarsi.


In un’intervista ad Andscape nel marzo scorso aveva già toccato quest’argomento:

“Ho ancora tanto da dare, quindi si tratta di essere pazienti. Ho ucciso il mio ego tanto tempo fa e non si tratta più di quello. Voglio godermi dove sono ora perché so che ci sono sia ragazzi più vecchi che più giovani che vorrebbero essere al mio posto.”

Derrick Rose

Dodici anni fa, Rose era uno dei migliori giocatori dell’NBA, per i Chicago Bulls. Venne scelto con la prima assoluta al Draft 2008 e vinse subito il premio di Rookie of the Year, poi areggiò il record di Kareem Abdul-Jabbar per punti segnati da un rookie in una gara Playoffs (36 punti nella vittoria all’overtime contro i Celtics, che quell’anno erano i campioni in carica). Solo due anni più tardi, nel 2011, si laureò MVP, diventando il più giovane della storia a ricevere questo riconoscimento.

Nello stesso anno l’NBA annunciò che la sua maglia era la più popolare e la più venduta, anche più di Kobe Bryant e LeBron James. Nel dicembre del 2011, firmò un contratto quinquennale da 94.8 milioni complessivi di dollari con i Bulls, ma nei Playoffs 2012 accadde quello che tutti sappiamo: rottura del legamento crociato, ai box per tutta la stagione successiva. E fu il primo di tantissimi infortuni, tanto che dopo 15 anni nella lega gli manca ancora una partita per arrivare a 700 presenze in Regular Season. Quest’anno ha viaggiato a medie modeste di 5.6 punti per partita, 1.7 assist e 1.7 rimbalzi.

“Derrick è stato fantastico, è un leader veterano. Ha sempre abbracciato qualsiasi ruolo che gli venisse assegnato, che sia quello di MVP a 22 anni o quello di essere un role player. Ha sempre aiutato in ogni modo possibile ed è stato estremamente utile per i nostri giocatori più giovani. Sono tanto orgoglioso di lui. Secondo me ha avuto una carriera da Hall of Fame e ne è un ragazzo degno.”

Tom Thibodeau

Rose non ha segnato in quei minuti che ha giocato, ma i tifosi dei Knicks l’hanno applaudito ogni volta che aveva il pallone tra le mani. Tra di loro, il primo era RJ Barrett, che dopo Gara 3 ha speso parole al miele per il compagno.

“Faremo sempre il tifo per lui. È Derrick Rose, è una leggenda. Ogni tanto penso che sia surreale essere in squadra con lui.”

RJ Barrett

Rose ha un ruolo quasi da fratello maggiore in spogliatoio, per certi versi simile a quello che ha Udonis Haslem a Miami. Ha detto che sarà pronto qualsiasi volta Thibs lo chiamerà in causa.

“Do tutto. Arrivo presto e sono sempre puntuale. Mantengo la mia routine che è sempre la stessa, cerco di farmi sentire e sono completamente concentrato nell’essere qui. Se così non fosse, credo che non sarei all’interno della squadra. Non ci sono tanti veterani che stanno in panchina. Devi avere e dare valore. Io sono grato che non mi abbiano scambiato, tagliato o che non mi abbiano concesso il buyout. Sono felice di avere qualche tipo di valore.”

Derrick Rose

Nell’ottobre del 2016 una giuria del tribunale federale di Los Angeles ha dichiarato non colpevoli Derrick Rose e suoi due amici che erano al centro di una causa civile con l’accusa di violenza sessuale. Il giocatore e i suoi avvocati avevano immediatamente negato tutte le accuse.

Ora, i Knicks detengono una club option su Derrick Rose da 15.5 milioni di dollari per la prossima stagione ed hanno tempo fino al 24 giugno per decidere se esercitarla o meno. I Knicks rispettano la sua professionalità e sono fiduciosi sul fatto che possa tornare utile alla squadra, ma dato che gioca comunque poco una fonte anonima dell’NBA sostiene che difficilmente eserciteranno questa team option.

“Sono ancora al centro. Mi sento come se fossi ancora in gioco e mi chiedessero di riflettere su me stesso, ma in effetti è così. Potrà sembrare folle, ma sento di star dando ancora tutto me stesso e di poter ancora migliorare.”

Derrick Rose

Il punto di vista di Thibodeau sulla Hall of Fame ha a che fare anche con le azioni extracampo del giocatore, quando i due erano a Chicago. L’MVP del 2011 aveva pagato i funerali delle vittime di violenza armata a Chicago, aveva donato un milione di dollari ad After School Matters, un’organizzazione no profit con sede a Chicago che si occupa di organizzare apprendistati per gli adolescenti ed aveva donato 7.000 dollari a Demetrius Nash per finanziare il suo lungo viaggio da Chicago a Washington nella speranza di aumentare la sensibilità sulla violenza armata a Chicago.

La scorsa estate ha finanziato un viaggio di quattro giorni in Senegal per quattordici ragazzi della Simeone High School di Chicago, la stessa che portò ai campionati statali di classe AA IHSA nel 2006 e nel 2007. Ai tempi, i ragazzi furono scelti in base ai voti e al comportamento, e Derrick venne supportato dai suoi ex compagni Joakim Noah, Luol Deng e Gorgui Dieng, di origine senegalese. Mentre erano in Senegal, hanno visitato l’isola di Goree, un tempo un centro della tratta degli schiavi, hanno partecipato alla NBA Academy Africa, giocato partite di esibizione, visitato musei e scoperto la cucina locale.

“Non so a che cosa porteranno questi progetti, ma so che i ragazzi saranno in grado di proseguire le fasi della vita con più tranquillità. Spero che siano rimasti ispirati dal viaggio.”

Derrick Rose

Rose, infine, è un grandissimo appassionato di scacchi. Lo scorso 18 aprile ha annunciato che sta lanciando l’edizione inaugurale del torneo e festival di scacchi “Chesstival”, che debutterà al Resorts World di Las Vegas il prossimo 7 luglio. All’evento parteciperanno celebrità, giocatori di scacchi professionisti e musicisti che si affronteranno nel torneo.

Rose aveva iniziato a giocare a scacchi alle medie, ma si è appassionato quando ha usato il gioco come un impegno mentale per recuperare dagli infortuni. E spesso, ancora oggi, porta una scacchiera durante i viaggi dei New York Knicks.

“Gli scacchi mi appassionano molto dai tempi del liceo, sono competitivi e strategici, due caratteristiche che ho cercato per tutto il corso della mia carriera. Sono entusiasta del Chesstival a Las Vegas e di avere l’opportunità di aumentare l’interesse per gli scacchi in tutto il mondo.”

Derrick Rose