Joel Embiid ha spiegato perché utilizza sempre meno il gioco in post

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Rispetto agli anni ’90, il gioco in post unicamente indirizzato alla conclusione del centro contro il suo diretto marcatore è fortemente in disuso. I giocatori che ancora lo utilizzano in modo massiccio si contano sulle dita di una mano, e il motivo è che in pochi se lo possono permettere.

I due principali baluardi della specialità sono Nikola Jokic e Joel Embiid.

Tuttavia, lo stesso Embiid ha recentemente diminuito il numero di possessi in post, preferendo azioni fronte a canestro, con partenza dal gomito. Dal 27% di possessi in post-up della scorsa stagione, la frequenza è scesa al 15% in quella corrente. Il cambiamento ha dato i suoi frutti: il 28enne non è mai stato così efficiente da realizzatore nella sua carriera.


In un’intervista, Embiid ha parlato del cambiamento, spegnendo anche le critiche a riguardo:

Dal momento in cui Doc Rivers è arrivato, la prima cosa che mi ha detto è stata che avevo bisogno di capire dove volevo la palla. Prima era sempre in post, ma come ho già detto in passato, il gioco in post per tutta la partita è facile da raddoppiare. E’ divertente sentire vecchi giocatori dire che devo giocare più in post e nel pitturato. Non puoi più vincere in quel modo. Non sono più gli anni ’80 e ’90. Probabilmente non hanno intelligenza cestistica.

Tornando indietro a quello che stavo dicendo, Doc mi diceva che dovevo trovare la zona in cui mi trovavo più a mio agio. E abbiamo studiato a lungo. Abbiamo pensato ‘Ok, dove posso essere un miglior playmaker, e un miglior scorer senza essere raddoppiato facilmente?’ e la risposta era la zona del gomito. Quindi abbiamo cominciato a lavorare su quello.

Finché i risultati gli danno ragione, le sue parole sono inoppugnabili.