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I Toronto Raptors, prima della loro ultimissima mossa di mercato, avevano già completato il loro roster, offrendo a Jeff Dowtin un training camp deal, con svariate clausole su cui torneremo. Adesso, dopo aver firmato un veterano come Garrett Temple, ci sarà un po’ più di incertezza: i posti a roster occupati sono 16, su un massimo di 15, mentre tutti e 3 gli slot per i two-way contract sono stati già riempiti.

Per questo motivo ha senso pensare a un potenziale taglio di Dowtin, che non ha ancora trovato il proprio posto in NBA a 26 anni dopo due stagioni di “precariato” – evidente soprattutto nella 2021/22, dove ha giocato 9 partite girando 3 squadre diverse, tra tagli e contratti di 10 giorni. Un po’ di stabilità è arrivata proprio in Canada lo scorso anno dopo la firma di un two-way, convincendo i Raptors a offrire addirittura l’attuale contratto valido per il training camp, ma non solo: seppur non-garantito, $900.000 lo diventeranno qualora Dowtin non venisse tagliato entro il 21 agosto, mentre il resto (circa $1.1 milioni) sarà garantito solo a agosto 2024. Insomma, se Toronto dovesse decidere di tagliare il giocatore, dopo la firma di Garrett Temple, dovrà comunicarlo entro i prossimi 20 giorni, a meno che non voglia cedere quasi $1 milione invano.

La scelta di Temple potrebbe essere dovuta più a questioni di spogliatoio, che non ad altro. Si tratta di un esperto veterano, solido in campo, ma familiare anche con molti ambienti e giocatori, dopo aver militato in 11 squadre diverse in carriera e condiviso il campo con oltre 220 compagni, presenza che non potrà che risultare positiva in un ambiente abbastanza scosso: i Playoffs non sono arrivati, questo nucleo non sembra destinato a chissà quale cavalcata improvvisa e due pilastri come Fred VanVleet e Nick Nurse non ci sono più. Considerando che la rivoluzione non potrebbe fermarsi qua (abbiamo parlato QUI dei rumors), non farebbe male poter contare su una figura simile, che possa contribuire a formare un buon ambiente in spogliatoio, aiutando anche un coach esordiente come Darko Rajakovic. Una scelta, insomma, non strettamente legata al parquet, ma che potrebbe giovare in svariati modi ai Toronto Raptors nel corso della prossima stagione.