Draymond Green ha dedicato sei lunghi minuti del suo show per una risposta più aggressiva che mai agli attacchi di Dillon Brooks nei suoi confronti

L’infuocata rivalità tra Golden State Warriors e Memphis Grizzlies non accenna a spegnersi.

I due capitani della battaglia sono, come sempre, Draymond Green e Dillon Brooks, che, dopo lo scontro ravvicinato della partita di Natale, hanno trovato il modo di beccarsi a distanza.

Qualche giorno fa, Brooks aveva infatti rilasciato un’intervista in cui riservava a a Green parole non proprio dolci:


Non mi piace per niente Draymond. Semplicemente non mi piace Golden State e nulla che abbia a che fare con loro.

Draymond parla tanto. Il suo gioco è ok, a Golden State, ma se lo metti da un’altra parte non sai cosa potrebbe essere. Gioca con il cuore, conosce le strategie difensive, penso sia per questo che lo amano laggiù

La risposta di Dray, ovviamente, non si è fatta attendere.

Il numero 23 ci ha dedicato circa sei minuti dell’ultima puntata del suo podcast, tra risposte dirette alle dichiarazioni del rivale e veri e propri insulti. La sua arringa:

L’idiota ha detto qualcosa su di me, l’ho trovato molto interessante.

Numero uno, ha detto “non mi piace per niente Draymond”: non mi conosce.

Numero due, ha detto “odio Golden State”: beh, nemmeno a me piacerebbe una squadra che mi batte tutte le volte. Era un ragazzino dell’high school, o forse college, quando ci guardava vincere titoli, dovrebbe essere felice di aver almeno assistito a quello.

Poi ha detto “Draymond parla tanto”: certo che quando hai quattro anelli parli tanto. Quattro volte all-star? Parli anche di più. Vincitore del DPOY? Parli ancora di più. Due volte campione olimpico? Certamente parli tanto.

Da questo punto, Green si fa più aggressivo

Ha detto “Il suo gioco è okay”; se vi foste mai chiesti perché i Memphis Grizzlies non sono pronti per competere per il titolo, guardate questo idiota. Dipendono davvero da questo ragazzo per vincere un titolo. Le sue parole sul mio gioco dimostrano quanto poco conosca il gioco della pallacanestro. Mi aspetto che un tifoso dica una cosa del genere, ma lui è un giocatore, e ha un livello di conoscenza del gioco di un tifoso, e va pure in giro a parlare di costruire una dinastia. La dinastia comincia semmai dopo di te, non con te, è un fatto. Conosco i giocatori da dinastia, e non sono dei pagliacci. Non funziona se vuoi costruire una dinastia, credimi.

Ha detto: “Gioca con il cuore, conosce le strategie difensive…” innanzitutto io faccio le strategie difensive, leggo la situazione. Tu segui la regola di non aiutare mai dal lato forte, io a seconda della situazione lo faccio.

“… penso sia per quello che lo amano là” (ride) sto cercando di capire perché tu piaci a Memphis, ma gli piaci davvero? È una bella domanda. Non sono nemmeno sicuro che piaci ai tuoi compagni. Ma ti posso dire perché io piaccio qui; quando contribuisci come ho contribuito io a quattro anelli, tendono ad amarti.

La prossima volta che parli di me, dovresti controllare i fatti. La prossima volta che parli di me, spero tu sia in una migliore situazione di quella in cui sei adesso, in cui magari quelli intorno a te sanno che stai contribuendo alla vittoria, perché non sta succedendo al momento. Non sei un campione, sei un pagliaccio

Warriors e Grizzlies si sfideranno per il prossimo incontro… stanotte. Non serve aggiungere altro.