FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Noah Magaro-George per Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Ora che le finali del campionato francese sono concluse, con il Monaco che ha battuto con un netto 3-0 i Metropolitans 92 di Victor Wembanyama, per l’attesissimo prospetto è già ora di pensare al Draft. O meglio, alla sua prossima squadra: i San Antonio Spurs.


Diversi addeetti ai lavori – tra analisti, giocatori, dirigenti e quant’altro – hanno consacrato Wembanyama come il miglior prospetto che abbia mai messo piede su un campo da basket. E, dato il vasto bagaglio tecnico misto a mezzi fisici incredibili e una comprensione del gioco eccellente in relazione all’età, a San Antonio si parla già di quale impatto potrà avere, nell’immediato e soprattutto sul lungo periodo, sullo status della franchigia nella Western Conference.

Wemby e i suoi Mets 92 hanno alzato bandiera bianca in sole tre gare contro il Monaco, ma la loro stagione è andata ben oltre le aspettative, così come il processo di crescita di Victor negli ultimi mesi. In questo articolo potete trovare un po’ di clip interessanti estratte proprio dalla serie finale del LNB Pro A, attraverso le quali sono stati definiti punti di forza e aree di miglioramento per il suo gioco in ciascuna delle due metà campo.

Fase offensiva: work in progress

Chiunque abbia visto gli highlights delle sue partite in questa stagione è sicuramente rimasto colpito dalla fluidità con cui Wembanyama si muove, tira e tratta la palla, nonostante le sue dimensioni. Partendo proprio da quello che ci si potrebbe aspettare maggiormente da un atleta di tale stazza, però, Wemby ha mostrato di saper essere efficace quando riceve vicino a canestro e può andare subito alla conclusione. Sia per quanto riguarda l’offrire un bersaglio ai suoi compagni di squadra e ricevere i passaggi, sia poi nel concretizzare da dentro il pitturato.

Il francese dovrà chiaramente lavorare in palestra e mettere su un po’ di massa muscolare per dire la sua in post-up in NBA. Detto ciò, ha già mostrato un buon footwork nei movimento nel pitturato. Qui sotto, ad esempio, due possessi in cui si gira sul perno per rilasciare il gancio, e in cui esegue un drop step per volare al ferro (con fallo).

Una delle sue skills più appariscenti ed acclamate è la capacità di mettere a segno tiri difficili. Se il range di tiro unito alla sua stazza sono già qualcosa di raro, Wemby ha fatto il giro del mondo sui social network grazie a incredibili tiri in fadeaway e dal palleggio. Avvicinarsi al punto di rilascio, altissimo, è proibitivo per qualsiasi difensore, e sviluppare la capacità di segnare tiri contestati sarà cruciale per il suo sviluppo come realizzatore in NBA.

Riuscire ad indurre gli avversari a commettere fallo è una caratteristica preziosa per uno scorer, ed è di buon auspicio l’elevata frequenza con cui Wembanyama è riuscito ad andare in lunetta durante questa stagione (9 tiri liberi in gara 3 della finale). Si lancia nel pitturato molto più di quanto ci si possa aspettare, e il suo stile di gioco rende impossibile per gli arbitri non fischiare certi contatti.

Avere un vantaggio fisico contro tutti, o quasi, ed essere in grado di segnare anche fuori equilibrio da qualsiasi posizione induce talvolta il 19enne a qualche scelta rivedibile. L’esperienza servirà anche a migliorare la sua selezione di tiro.

Nei playoff Wembanyama ha tirato con il 25% da tre (7/28), su quasi tre tentativi a partita. Il range e la meccanica, però, lasciano intravedere un importante margine di crescita in questo fondamentale, che sarà fondamentale per diventare uno stretch big da rispettare nel suo futuro in NBA.

Quest’anno Wemby è riuscito a schiacciare 112 volte (più tre errori), ma la sua efficienza complessiva nelle conclusioni al ferro si ferma al 48%. Non è un atleta particolarmente esplosivo e non ha la forza per creare con facilità separazione tra sé e i difensori, che il più delle volte sono atleti più tosti fisicamente e più esperti. Una volta approdato in Texas, sarà necessario un lavoro consistente sul tocco e su alcuni movimenti nei pressi del ferro.

In generale, il francese non è un creatore di gioco per i compagni, ma ha comunque mostrato degli interessanti flash come passatore quando la difesa del Monaco è collassata su di lui nel pitturato. Anche se la sua rapidità nelle letture è ancora da rivedere in diverse situazioni, è stato positivo vederlo trovare tagli, tiratori ed extra pass con continuità.

Da inizio stagione Wemby ha mostrato enormi progressi nel passaggio, e ha ancora ampi margini di miglioramento. Più volte nei playoff lo abbiamo visto commettere delle letture rivedibili, e la voce delle palle perse si è gonfiata (3.9/36 minuti) per qualche situazione in cui non è riuscito a controllare il corpo: tutti ambiti in cui il tempo potrà fare il suo corso.

Non bisogna certo essere dei talent scout di fama mondiale per notare che il 19enne francese è piuttosto esile fisicamente. E se la sua verticalità riesce a compensare in tante situazioni in entrambe le metà campo, allo stesso tempo ci sono casi in cui l’aggressività del diretto avversario è sufficiente per negargli ricezioni, rimbalzi o movimenti in generale.

L’impatto difensivo (immediato?)

L’NBA non ha mai visto alcun prospetto con le sue caratteristiche fisiche e atletiche, e ci sono serie possibilità che Wembanyama diventi un talento generazionale a livello difensivo. La wingspan (244 centimetri), la rapidità dei piedi, la fluidità dei fianchi e degli arti superiori, uniti a un ottimo istinto e tempismo, gli permettono di essere un rim protector dal potenziale enorme. Anche quando non riesce a stoppare l’avversario (3.0 stoppate a gara in stagione regolare, 2.8 nei playoff) è in grado di contestare praticamente ogni tiro, e la sua sola presenza è un enorme deterrente per gli avversari.

Le lunghe leve, la rapdità delle mani e le buone letture fanno di Wembanyama non soltanto un grande protettore del pitturato, ma anche un difensore attivo e pericoloso sulle linee di passaggio.

Come ogni atleta della sua età, anche Wembanyama è ancora acerbo e ha parecchi passaggi a vuoto. A volte quando coinvolto nei pick&roll commette errori nel posizionamento difensivo, oppure casca alle finte o commette falli ingenui. E quando coach Vincent Collet ha optato per la difesa a zona, ha mostrato tutta la sua inesperienza. Ma questi errori sono del tutto comprensibili e poco preoccupanti per un ragazzo con così tanto basket davanti.

I playoff e le finali del campionato francese, insomma, hanno evidenziato pregi e difetti di Victor Wembanyama a questo punto della sua carriera. Competere per il titolo nazionale, comunque, è stato un traguardo significativo per il suo club e anche per la sua stessa crescita. Ora, il testimone passa a Gregg Popovich e ai San Antonio Spurs,