Questo contenuto è tratto da un articolo di Josh Paredes per Airalamo, tradotto in italiano da Alessio Porcu per Around the Game.
L’offseason NBA ha riservato delle grandi sorprese nei primi giorni, vedendo finire in prima pagina il futuro incerto di Kevin Durant e Kyrie Irving. E se le ultime indiscrezioni fossero vere, i San Antonio Spurs potrebbero presto finire in mezzo all’azione.
I Brooklyn Nets e i Los Angeles Lakers sono, inevitabilmente, tra le franchigie più chiacchierate della lega, dal momento che stanno esplorando il mercato per alcuni dei loro giocatori più importanti. Brooklyn sta improvvisamente fronteggiando un possibile smantellamento, dopo la richiesta di trade da parte di Durant; e la situazione riguarda anche Irving, su cui la squadra in prima fila sono proprio i Lakers. I giallo-viola dalla scorsa sessione di mercato cercano di liberarsi del contratto di Russell Westbrook, scontrandosi – questa volta come in altre occasioni – con la difficoltà a comporre un pacchetto appetibile.
Molti hanno ipotizzato che una terza squadra potrebbe subentrare nel possibile affare Irving-Westbrook per facilitare le operazioni, assorbendo il contratto di RW, generando un’enorme trade exception per i Nets e, in cambio, ottenendo delle future scelte al Draft. Nell’episodio di mercoledì della trasmissione NBA Today, Adrian Wojnarowski ha indicato gli Spurs come una delle franchigie che potrebbero “dare una mano” ai Lakers: “Una squadra come gli Spurs potrebbe facilitare uno scambio tra Westbrook e Irving; ma, per incentivarli, devono esserci delle condizioni piuttosto convenienti”.
Per quanto possa sembrare difficile immaginare Gregg Popovich disposto ad aiutare i Lakers, in fase di pieno rebuilding Brian Wright potrebbe considerare questa opzione. Il contratto di Westbrook (47 milioni di dollari nel 2022/23) scade la prossima estate e San Antonio è la squadra in quella situazione – spazio e flessibilità salariale, priorità agli asset futuri – per cui farsene carico avrebbe senso, se il Draft capital ottenuto in cambio fosse interessante.
I contratti di cui i nero-argento si potrebbero liberare per disporre dello spazio necessario sarebbero quelli di Doug McDermott o Josh Richardson, mentre dai Lakers potrebbero ottenere Talen Horton-Tucker o Kendrick Nunn. E, soprattutto, scelte al Draft.
Jason Reed (Lake Show Life) ha spiegato quali scelte al primo round potrebbero scambiare i Lakers in una possibile trade, dopo averne già sacrificate molte in passato nell’affare che ha portato Anthony Davis in giallo-viola.
“Non possono scambiare la scelta del 2025 perché i Pelicans hanno un’opzione che consente di non prendere la loro pick del 2024 e avere quella del 2025. E non possano scambiare la scelta del 2026 perché potrebbero passare due anni consecutivi senza una scelta al primo round (Stepien Rule), nel caso in cui i Pelicans prendessero effettivamente la scelta del 2025. Insomma, hanno delle first-round picks, ma non possono scambiarle a causa delle opzioni. Potrebbero comporre un pacchetto con le scelte del 2027 e del 2029. Se volessero scambiare la scelta del 2027 o del 2029 con quella del 2028, una delle due dovrebbe passare tramite uno swap, sempre a causa della Stepien Rule“.
Se i Lakers vorranno percorrere questa strada, dovranno rinunciare a diverse scelte, in modo che gli Spurs possano trarne vantaggio. E nel caso in cui tutto ciò dovesse concretizzarsi, poi, probabilmente San Antonio negozierebbe il buyout con Westbrook.
Gli Spurs e i Pacers sono le uniche squadre rimaste con uno spazio salariale abbastanza significativo e per questo motivo ha senso pensare che San Antonio possa essere la squadra giusta per aiutare Lakers a raggiungere Kyrie Irving. Le trattive entreranno nel vivo nei prossimi giorni, con i General Manager delle parti coinvolte presenti a Las Vegas per assistere alla Summer League.