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Questo contenuto è tratto da un articolo di Andrew Rohan per The Lead SM, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Nella primavera del 2013 il suono della sirena è risultato fatale ai Milwaukee Bucks dopo Gara 4 della serie del First Round di Playoffs NBA contro i Miami Heat. I Bucks sono tornati ai Playoffs nella speranza di cambiare uno sgradevole trend negativo, che li aveva visti fuori al primo turno per ben 4 volte. Erano tempi duri in quel di Milwaukee. Apparentemente, nessuno voleva andarci. Per i duri a morire, esisteva una sorta di finta frenesia, nel tentativo di rimanere positivi guardando al futuro, riguardo un’ipotetica trade che avrebbe portato JJ Redick, da affiancare a Brandon Jennings e Monta Ellis. Ma dopo la scottante eliminazione per mano di un’incredibile squadra degli Heat, poi laureatasi Campione NBA, i tifosi avevano la sensazione di essere solo all’inizio di una lunga serie di sconfitte, e di un periodo di sventure cestistiche. Solo una trade nell’estate in arrivo avrebbe potuto risollevare le sorti della cultura cestistica nella città di Milwaukee.


La trade dei Brandon

Il 31 luglio 2013, i Milwaukee Bucks hanno scambiato Brandon Jennings in una sign&trade, spedendolo ai Detroit Pistons in cambio di Brandon Knight, Khirs Middleton e la “leggenda” degli stessi Bucks, Viacheslav Kravtsov. Scherzi a parte, l’approdo di Middleton in Wisconsin ha rappresentato “il pezzo mancante che avviato il tutto” (in assenza di termini che avrebbero potuto spiegare meglio l’importanza dell’evento). Inizialmente Knight era considerato il pezzo pregiato della trade per i Bucks, e ha comunque avuto i suoi momenti con la loro canotta indosso, sia positivi che non. 

Tuttavia, i Milwaukee Bucks hanno trovato il loro diamante grezzo in uno dei periodi più bui della franchigia. E, per loro fortuna, li ha portati a non dover guardare al passato nostalgicamente. Al suo primo anno in Wisconsin, Khris Middleton è sceso in campo in tutte e 82 le sfide di Regular Season, di cui 64 in starting lineup, con una media di 12.1 punti su 30 minuti d’impiego e una percentuale del 44% al tiro dal campo. Anche se queste cifre non sono sbalorditive, esse rappresentano il punto d’inizio dal quale Middleton ha iniziato a diventare uno dei cardini della squadra, col trascorrere dei mesi – terminando la stagione al 12° posto nella classifica per aggiudicarsi il premio di Most Improved Player of the Year.

L’esplosione di Middleton

Quando le dolorose parentesi in maglia Bucks di Brandon Knight e Michael Carter-Williams sono arrivate alla loro pietosa fine, Khris Middleton era definitivamente esploso, affermandosi senza dubbio come 2° violino nel roster. E anche se ha subito un infortunio al polso nel corso della pre-season del 2016 – che lo ha costretto a rimanere fuori dai giochi per due-terzi della stagione – i tifosi dei Bucks si erano abituati a ripetere all’infinito il motto “Khris Middleton is Good.”.

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Nella Stagione 2017/18, Khris Middleton ha disputato 82 partite di Regular Season in quintetto, terminando l’annata con una media di 20.1 punti, 5.2 rimbalzi, 4.0 assist, 1.5 recuperi in 36.4 minuti sul parquet, con percentuali del 47% dal campo, del 36% da 3 punti e dell’88% dalla lunetta. Ha terminato la stagione appena dietro Giannis Antetokounmpo per quanto riguarda il totale di punti segnati, e l’anno successivo è stato selezionato per la prima volta in carriera per prender parte all’All-Star Game. Successivamente, nella Stagione 2019/20 ha raggiunto il suo career-high per ciò che concerne lo scoring, ed infine, nella Stagione 2020/21 ha potuto alzare al cielo il Larrry O’Brien Trophy. Anche se quest’articolo sottolinea le imprese cestistiche compiute da Middleton, esso non è incentrato solamente sulla vittoria del Titolo. Khris guadagnerà $31.7 milioni quest’anno, ed ha una una Player Option in vista del prossimo. Il pensiero che il cammino di Middleton e quello dei Bucks possa separarsi può lasciare indifferenti vari tifosi e spezzare il cuore ad altrettanti.

Capitolo infortuni da non ignorare

Khris Middleton ha compiuto 33 anni quest’anno, e la scorsa stagione si è sottoposto a intervento chirurgico a entrambe le caviglie. Dopo la fine della Stagione 2022/23 ha inoltre subìto un intervento al ginocchio. E non è finita qui: ha patito un infortunio nel corso dei Playoffs contro i Chicago Bulls nel 2022 – nel dettaglio, uno stiramento del legamento collaterale mediale – di fatto costringendo i Bucks ad abbandonare il sogno di vittoria del Titolo in back-to-back. Scartando ogni ridicola ipotesi asserente a possibili trade, Middleton si trova in posizione favorevole per il resto della durata del suo contratto con i Bucks. Molti ritengono stupido pensare che possa essere la sua ultima stagione nel mondo del basket. Ma probabilmente Khris terrà in considerazione il considerevole numero d’infortuni subìti e l’ulteriore dispendio energetico imposto al suo fisico. Durante la sua esperienza nel Wisconsin non ha mai mostrato di possedere la rapidità tipica di una guardia. Con il passare delle stagioni anche un osservatore casuale avrebbe potuto notare la somiglianza tra le sue movenze in slow motion e quelle di Kareem Abdul-Jabbar, quando quest’ultimo percorreva il parquet durante gli anni della sua brillante carriera. Sarebbe una bella notizia quella di un Middleton in piena forma in vista della Stagione 2024/25. Ma sfortunatamente, questa è la speranza che puntualmente i tifosi dei Milwaukee Bucks hanno avuto ogni volta, in questo periodo, negli ultimi anni.

Questa stagione determinerà il suo futuro

Certamente 33 anni sono un’età insolita per pensare al ritiro dal basket, e sembrerebbe che Khris Middleton abbia ancora parecchia benzina nel suo serbatoio – quanto meno per la prossima stagione, almeno da come il suo body language lascia intendere. Con l’Era di Giannis lentamente avviatasi alla sua fine, inesorabilmente ogni giorno che passa, Middleton riceverà maggior aiuto da un affamato Damian Lillard e altre aggiunte estive. Anche Jrue Holiday ha pensato al ritiro alla fine del suo contratto, e i fan non dovrebbero rimanere scioccati se discorsi simili dovessero fuoriuscire dalle labbra di Khris Middleton alla fine della prossima stagione.