FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Jack Simone per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


I Boston Celtics hanno dovuto lottare in Gara 3 della serie di Conference Finals contro gli Indiana Pacers, rimontando uno svantaggio di 18 punti per vincere la sfida. Jrue Holiday ha messo al sicuro il risultato con un recupero palla difensivo e Jayson Tatum ha messo a referto la sua miglior prestazione realizzativa in post-season. Ma i fattori fondamentali ad aver indirizzato la partita in favore dei bianco-verdi sono stati altri, ed eccone un elenco per sottolinearli in vista del prosieguo delle Conference Finals e della post-season.


1) Esperienza difensiva di Al Horford

Per tutto il corso di Gara 3 i Celtics sono stati sopraffatti nel pitturato. La resilienza della fase offensiva dei Pacers all’interno del perimetro aveva permesso agli uomini di coach Rick Carlisle di costruire un vantaggio di 18 punti. Ma, in uscita dagli spogliatoi, è parso che coach Joe Mazzulla e i suoi uomini avessero trovato la soluzione, e Al Horford è risultato decisivo e determinante affinché ciò accadesse. Si è rivelato un supporto fondamentale nel pitturato, capace di prevenire le offensive dei Pacers dirette al ferro per parecchio tempo, tanto da permettere la realizzazione della rimonta. Il video sottostante mostra una stoppata di Big Al in transizione, che però è soltanto una minima parte dello straordinario lavoro svolto dal centro dominicano all’interno del pitturato – che, nonostante l’età, riesce ancora a strabiliare e divertire i suoi tifosi.

2) “Basta sentirsi in colpa”

Coach Joe Mazzulla ha evidenziato l’importanza di non avere aspettative lungo il corso di tutta la stagione, e il tema è diventato ancor più importante ai Playoffs. Perciò, quando la franchigia del Massachussetts si è trovata sotto in doppia cifra contro Tyrese Haliburton e compagni, il coach dei bianco-verdi non ha fatto altro che ribadire ulteriormente il concetto, ottenendo il miglior risultato possibile. 

“Sì, penso che il tutto sia accaduto in uno dei timeout nel corso del 3° Quarto, quando coach Joe ci ha chiesto di smetterla di sentirci in colpa per come avevamo giocato. E qualunque fossero le nostre aspettative, quella era la vera situazione in cui ci trovavamo. E dovevamo trovare una soluzione. Ci siamo sentiti fortunati di poter ancora competere, nonostante stessimo giocando male di fatto, mentre loro stavano giocando e realizzando ottimi tiri e fossimo in svantaggio di 13 o 14 punti in quel momento, con ancora tanto da giocare per poter rimontare.”

“Perciò è accaduto tutto in uno di quei timeout, probabilmente avvenuto con ancora 5 minuti da giocare sul cronometro nel 3° Quarto. Da lì siamo riusciti a far girare le cose a nostro vantaggio.”

Jayson Tatum

3) Derrick White vs TJ McConnell

Uno strano modo di interpretare la partita – nonché un dettaglio abbastanza irrilevante ai fini del risultato. Derrick White e TJ McConnell sono stati visti parlare spesso l’un l’altro ogni volta che il gioco era fermo. McConnell era pronto a rimettere in gioco il pallone, ma mentre gli arbitri erano in attesa di esaminare i replay, lui e White hanno spesso iniziato a chiacchierare. A volte è sembrato trattarsi di semplice e “normale” trash talking, mentre altre volte di una conversazione qualunque. Ma chiaramente i due hanno avuto un prolungato scambio di opinioni. McConnell ha anche accennato un sorriso ad un certo punto. Tra i due sembra esserci profondo rispetto e stima, ma è stato divertente vederli condurre questo siparietto nel corso di tutta la sfida.