Boston ha dettato legge su entrambi i lati del campo e ha riconquistato il fattore campo.

FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Keith P Smith per CelticsBlog, tradotto in italiano da Marta Policastro per Around the Game.


1. I Boston Celtics hanno interpretato Gara 3 contro i Philadelphia 76ers con una mentalità “offensiva”. A parte una breve frazione dell’ultimo quarto, Boston ha sempre giocato avendo ben chiaro il piano-partita in testa, riuscendo a spingere tanto la palla in transizione, difendoo con grande intensità e rimanendo aggressivi per (quasi) tutta la partita.


In attacco, l’obiettivo era principalmente segnare in transizione, semplicemente non lasciando che la difesa di Philadelphia si potesse schierare. In difesa, Boston ha spesso difeso sui portatori di palla dei Sixers a tutto campo e i lunghi sono rimasti attaccati ai propri avversari per tutta la partita.

Alla fine, per Boston non è stata una netta vittoria come in Gara 2, ma in una serata speciale per la città di Philadelphia, i Celtics hanno giocato un’ottima partita, recuperando il fattore-campo e il controllo della serie.

2. In Gara 1, i Celtics avevano puntato troppo sull’attaccare il ferro: il risultato era stato una distribuzione dei tiri insolita e il vantaggio dei 76ers nel computo delle conclusioni da tre punti. Contrariamente a quanto si possa pensare, la “Mazzula Ball” non è fatto solamente di tiri dalla lunga distanza; il coach dei Celtics vuole che i suoi giocatori prendano i giusti tiri da oltre l’arco: in transizione, sui mismatch o derivanti da un buon movimento di palla e dei giocatori. La situazione è progressivamente migliorata in Gara 2 e 3, in cui i Celtics sono tornati a esprimere il proprio miglior gioco.

La partita non è iniziata da neanche due minuti: Marcus Smart riesce a servire Jayson Tatum sullo slip; il numero 0 passa in angolo ad Al Horford che con un extrapass trova Derrick White:

In questo schema, la capacità di leggere il comportamento degli avversari è fondamentale. Jaylen Brown trova Marcus Smart sullo short roll; contemporaneamente, Horford blocca per Tatum sul lato debole. Con un passaggio dietro alla schiena del difensore, Smart riesce a servire Tatum in angolo per il tiro da tre punti:

Non sempre, però, un buon movimento di palla e dei giocatori porta a un tiro da tre punti, e a Mazzulla sta benissimo che i giocatori attacchino il ferro. Quest’azione inizia con uno skip pass di Tatum che ribalta il lato; Smart attacca il closeout, mentre Rob Williams taglia verso il canestro, riceve il passaggio e schiaccia:

Dopo i timeout, Boston tende spesso ad andare in post basso da Smart. Questa soluzione porta alla costruzione di molti buoni tiri. In apertura della seconda metà di gara, Smart sfrutta l’errore nel posizionamento di Joel Embiid per trovare Horford libero da tre punti:

In penetrazione, Tatum ha diverse opzioni. In questo caso decide di passare a Brogdon. E non è mai una cattiva scelta:

Boston ha totalizzato 25 assist su 38 canestri realizzati, con quattro giocatori che hanno messo a referto un numero di assist compreso tra 4 e 6. Tutti i giocatori sono stati coinvolti; un ottimo esempio del tipo di gioco e della shot selection voluta da coach Mazzulla.

3. Per anni la strategia di Boston contro Embiid, spesso efficace, è stata quella di farlo faticare su ogni possesso: il nuovo MVP della lega segna molti punti nei primi tre quarti, ma non riesce sempre a essere incisivo nell’ultimo quarto a causa della stanchezza.

I Celtics riescono a far stancare Embiid cambiando spesso il giocatore che lo marca e la strategia. A inizio gara, quando era marcato da Horford, Embiid è stato spesso raddoppiato, sia appena ricevuta la palla, sia una volta interrotto il palleggio. Nelle frazioni di gioco in cui il centro dei 76ers ha cercato soprattutto di giocare in post alto, è stato Smart a occuparsi dell’MVP. Jaylen Brown lo ha marcato per alcuni possessi, con l’obiettivo di negargli la ricezione. Rob Williams concedeva spazio a Embiid, affidandosi al proprio atletismo per contrastare i tiri. E Grant Williams ha fatto un po’ di tutto quello che abbiamo appena detto, ma ne parleremo in seguito.

Inoltre, i Celtics non si sono tirati indietro dall’attaccare Embiid per costringerlo a faticare molto anche in difesa. Embiid ha segnato 30 punti, ma chi ha visto la partita sa che la cifra è parzialmente ingannevole: ha segnato solamente 4 punti (2/5 al tiro) nell’ultimo quarto, in cui sembrava non averne più, grazie a tutto il lavoro svolto dai Celtics nei tre quarti precedenti.

4. In una vittoria di 12 punti, i Celtics hanno segnato in contropiede 8 punti in più dei 76ers. Il margine aumenta a 20 se si guardano i punti in transizione. Boston è riuscita a sfruttare la non sempre efficace transizione difensiva di Philadelphia. In questa azione, Derrick White spinge sull’acceleratore per creare un vantaggio numerico e procurare a Tatum un tiro da tre punti con spazio:

Questo modo di giocare avrebbe senza dubbio riempito di gioia Tommy Heinson:

Il pace con cui Derrick White ha guidato l’intera partita è stato incredibile: sembra che sappia sempre quando è il caso di accelerare o di rallentare. In questa azione, vede che Embiid si sta dirigendo verso l’area, quindi si ferma di fronte al proprio difensore perché Horford a rimorchio possa sfruttare il proprio blocco e tirare da tre punti:

La costante reattività difensiva dei Celtics permette di rubare questo pallone, e Jaylen Brown è il più veloce di tutti ad arrivare dall’altra parte del campo:

5. Nella prima metà di Gara 2, Embiid ha fatto 5 stoppate, ma non è riuscito a mantenere la stessa intensità difensiva negli ultimi due quarti. In Gara 3, ha realizzato 3 delle sue 4 stoppate totali nei primi 24 minuti, ma come nella gara precedente non è riuscito a essere altrettanto efficace nel proseguo della partita. Questa volta, i Celtics si sono impegnati collettivamente per attaccare il centro dei 76ers in apertura di terzo quarto.

Dopo aver subito due stoppate nella prima metà di partita, Tatum usa il corpo per proteggere la palla e segna aiutandosi con la parte alta del tabellone:

In questa azione, Jaylen Brown dà prova di estrema pazienza. Avrebbe potuto tirare subito, ma una volta attirato Embiid, lo porta fuori dall’area e lo batte sulla linea di fondo: canestro e fallo.

In questa azione, Tatum si ritrova marcato da Embiid dopo un blocco. Il difensore è fuori equilibrio e Tatum lo punisce con un floater:

Poco dopo, un gioco a due tra Tatum e Brown permette a quest’ultimo di attaccare Embiid con spazio. Il risultato è un layup, che peraltro sarebbe dovuto essere seguito da libero supplementare:

6. I Celtics hanno sfruttato al massimo le seconde opportunità, sia dopo i rimbalzi in attacco, sia dopo aver recuperato delle palle vaganti. Questa tripla di Marcus Smart arriva sul terzo tiro del possesso di Boston:

Qui invece Tatum perde la palla, ma riesce a recuperarla e arriva una tripla di Marcus Smart:

Smart perde il pallone, che arriva nelle mani di Jaylen Brown in una delle sue posizioni preferite:

A seguito di un’altra deviazione, Grant Williams è il primo ad arrivare sul pallone e trova Horford libero da oltre l’arco:

Anche in questa occasione, i Celtics sono stati i più veloci sulla palla. Dopo una finta di extrapass, Horford segna nuovamente:

7. I Celtics hanno collezionato 7 stoppate in questa partita; Rob Williams si è distinto in questa statistica con 3 stoppate, tra cui questa, che si distingue per lo spettacolare gesto atletico:

La difesa individuale di Jaylen Brown su Harden è stata una delle migliori della sua carriera. Dopo aver inizialmente subito un blocco, Brown punisce Harden con una spettacolare stoppata in recupero:

Grande sforzo da parte di Grant Williams, che ritorna in difesa dopo la palla persa dei Celtics:

8. Concentriamoci su Grant Williams per un attimo: ha segnato zero punti e ha sbagliato tutte le tre conclusioni tentate. Ma è stato autore di un’ottima prestazione.

I Celtics non avrebbero vinto questa partita se non fosse stato per la difesa di Williams. Al Horford aveva problemi di falli e Rob Williams si era infortunato al braccio cadendo per salvare un pallone nell’ultimo quarto. Alcuni istanti dopo, Embiid è caduto calpestando la faccia di Grant Williams: è stato un gesto involontario, che ha portato a questo scambio, in cui Embiid si scusa per quanto accaduto e Grant Williams mostra di averlo compreso: “Questi sono i Playoffs. So che stavi solo cercando di giocare la palla”.

In qualche modo, dopo una breve permanenza in panchina, Williams è riuscito a concludere la partita e ha combattuto con Embiid per i minuti restanti, sia mostrando i muscoli sotto canestro, sia togliendo il contatto in post basso. Williams potrebbe anche essere il miglior giocatore dei Celtics, insieme a Horford, in difesa su Embiid: lo fa faticare per ottenere ciò che vuole.

Williams è sparito dalla rotazione in un paio di occasioni durante la stagione (per ragioni che non capiremo mai a fondo), ma adesso è tornato a giocare e credo che Mazzulla dovrebbe continuare a dargli minuti.

9. Negli ultimi minuti, i Celtics si sono affidati a Tatum per chiudere la partita. A parte in un caso (in cui il possesso si è inevitabilmente concluso male), Tatum non si è limitato a tenere la palla lontano da canestro, né ha cercato di affrettare i tempi. Boston ha fatto un ottimo lavoro nel fargli arrivare il pallone in zone e situazioni da cui potesse essere pericoloso, invece di chiedergli di portare palle e di cominciare l’azione.

In questa azione, nessuno può intervenire in aiuto, perché la spaziatura di Boston è perfetta. Tatum è in isolamento contro Tobias Harris e riesce ad avere la meglio:

Nell’azione successiva, De’Anthony Melton accenna un aiuto, ma non è sufficiente. Tatum è talmente in ritmo che non pensa nemmeno a passare la palla in angolo ad Horford. Il suo step-back mette ko Philadelphia.

10. I Celtics si sono ripresi il fattore-campo. Se riusciranno a vincere Gara 4 stasera, avranno la possibilità di chiudere la serie in cinque partite, una volta tornati a Boston.

Gara 1 si è conclusa in modo rocambolesco per i Celtics e la difesa è stata terribile per tutta la partita, come diversi giocatori hanno ammesso. Nelle due partite successive, invece, Tatum e compagni hanno mostrato un’altra difesa e l’attacco è tornato a buoni livelli di efficienza.

E così, Boston ha nuovamente il controllo della serie e può mettere Philadelphia con le spalle al muro nella prossima partita. Non è detto che succeda, ma la possibilità di una vittoria dei Celtics in cinque gare non è ora così remota.