FOTO: New York Daily News

Questo contenuto è tratto da un articolo di Candace Pedraza per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Jalen Brunson ha camminato lentamente risalendo il campo palleggiando, sondando le opzioni a disposizione. Deuce McBride, come il resto dei Knicks, stava aspettando in ala con Tyrese Haliburton in marcatura su di lui. Non appena JB lo ha notato, ne ha tratto subito vantaggio. Ha chiamato McBride a portare un blocco, forzando Haliburton a provare a difenderlo aiutando Aaron Nesmith, fino a che non ne è uscito un raddoppio, situazione che Brunson ha già più volte affrontato e alla quale è preparato, dopo una stagione in cui è successo di continuo, ancora e ancora. Qualcosa che i Philadelphia 76ers non hanno mai avuto bisogno di utilizzare, avendo taglia e stazza per provare a infastidirlo durante il primo turno. Gestire il raddoppio di Haliburton e Nesmith negli ultimi secondi del quarto è stato un gioco da ragazzi per Brunson, che ha fatto uscire un passaggio dietro la schiena per un McBride completamente smarcato in punta, sul perimetro, un cioccolatino che aspettava solo di insaccarsi nella retina dalla lunga distanza.


In un’altra giocata del primo quarto, McBride ha portato la palla nell’altra metà campo e ha chiamato un blocco da parte di Isaiah Hartenstein, che ha risposto andando a impostare – assieme al compagno che ha iniziato l’azione – un double drag per Jalen Brunson, il quale ha risposto con due punti al ferro dopo la ricezione. Haliburton, che ha iniziato il possesso in marcatura su McBride, si è del tutto perso nel corso dell’esecuzione e non si è nemmeno avvicinato a effettuare un campo su Brunson, lasciandolo libero di penetrare nel pitturato con il difensore in aiuto, TJ McConnell, del tutto impotente.

Per una qualche ragione, pur beneficiandone molto i New York Knicks e Brunson in primis, Haliburton ha continuato ad andare in aiuto o a portare costanti raddoppi. Questo ha aperto la strada a molte più soluzioni per l’ex Mavs, che finalmente ha respirato un po’ dopo il primo turno durissimo contro i Sixers. Anziché essere costantemente braccato, gli vengono dati in pasto Nesmith, Haliburton e a volte anche Andrew Nembhard. La stella dei Pacers in particolare non era ancora stata così tanto deleterio in difesa in questa serie fino a Gara 5, ma l’attacco di New York ne ha saputo approfittare subito, facendo tutta la differenza del mondo nei possessi in cui è riuscito a coinvolgerlo difensivamente. Sebbene sia un prodigio come passatore e come scorer, la sua difesa lascia a desiderare, pur con mezzi fisici – quali l’altezza – di buon livello per una guardia. I Knicks se ne sono accorti e ne hanno approfittato in Gara 5, raccogliendo un blowout.

Haliburton è stato usato sia come difensore su Brunson in caso di cambio sia come primo marcatore di McBride, promosso nel quintetto titolare e il quale a sua volta lo ha colto spesso impreparato. Questo aggiustamento da parte di coach Tom Thibodeau, pur così avanti nella serie, si è rivelato necessario, essendo McBrida sia un grande tiratore sia un eccellente difensore sulla palla. I Knicks, grazie alla sua presenza in quintetto, hanno iniziato a portare blocchi per lui e per Brunson molto prima rispetto alle passate partite, aprendo il campo per l’offensiva newyorkese soprattutto contro la pressione a tutto campo utilizzata dagli Indiana Pacers sull’ex Mavs, che spesso ha mangiato tanti secondi sul cronometro. Mettendo McBride accanto a Brunson, questo piano partita va in fumo, perché Deuce è un palleggiatore di buon livello capace di iniziare l’azione senza che gli vengano date le stesse pressioni riservate a Brunson, allo stesso tempo forzando Haliburton a essere coinvolto in difesa. I tanti passaggi e blocchi per l’ex Mavs, l’iniziare così tante azioni con pick&roll fra le due guardie, sono tutti stratagemmi per forzare i Pacers a fare il gioco dei Knicks, che cercano semplicemente di liberare il più possibile Brunson dalla fastidiosa marcatura di Nesmith.

New York è certa di continuare anche in Gara 6 con McBride in quintetto, nel tentativo sia di chiudere la serie già in Gara 6, sia di capire quale potrebbe potenzialmente essere il rimpiazzo a lungo termine per OG Anunoby, che potrebbe perdere ancora qualche gara – che si tratti di una Gara 7 o della Gara 1 delle Eastern Conference Finals contro i Boston Celtics. La presenza di Deuce in quintetto e, cosa più importante, in attacco marcato da Haliburton, costringe Indiana a fare quella cosa che non sono mai stati capaci di effettuare con continuità nel corso di tutta la regular season: difendere in maniera intelligente. Haliburton è una grossa minaccia offensiva, ma la sua incapacità di navigare sui blocchi sul pick&roll, soprattutto quelli giocati fra Brunson e McBride in Gara 5, è una grossa macchia sul suo curriculum – e sulla serie. E i Knicks sperano di ingigantirla in Gara 6.