L’allenatore ha parlato del futuro di Kyrie Irving, arrivato alla trade deadline da Brooklyn con il contratto in scadenza.

FOTO: SB Nation

Questo contenuto è tratto da un articolo di Divij Kulkarni per Fadeaway World, tradotto in italiano da Alberto Pucci per Around the Game.


La saga Kyrie Irving Dallas Mavericks sta per raggiungere il suo momento della verità, proprio mentre la stagione 2022/23 volge al termine con i Playoffs che si avvicinano ai turni decisivi. In estate, infatti, l’ex Brooklyn Nets potrà lasciare il Texas non esercitando la player option (36.5 milioni di dollari circa) prevista dal proprio contratto, ma la franchigia di Mark Cuban pare convinta ad offrirgli un nuovo accordo per trattenerlo.


Ieri coach Jason Kidd ha parlato della situazione in un’intervista con Rachel Nichols, affrontando la questione con una certa dose di realismo.

“Penso sia felice qui e penso voglia rimanere qui. Questo, però, non ci garantisce che rimanga. Ha una player option sul suo contratto e questo gli dà l’opportunità di guardarsi intorno, da free agent, e io non voglio togliergli questa possibilità. Sono stato un giocatore in questa situazione. Faremo il possibile, ma alla fine la decisione è sua. Speriamo di aver fatto il possibile per farlo star bene e voler essere un Maverick per il resto della sua carriera.”

– Jason Kidd

La prima mezza stagione a Dallas di Kyrie non è stata il massimo, soprattutto nel rapporto con la co-star Luka Doncic. I due si sono dimostrati una coppia efficacissima in attacco, ma al contempo hanno creato diversi problemi alla difesa di Dallas. La chimica, poi, non è stata ottimale, tanto da far pensare ad alcuni che Luka non sia in grado di dividere i compiti di gestione con il proprio nuovo compagno. Sarà compito di coach Kidd, eventualmente, trovare una soluzione a queste difficoltà.

La squadra sta facendo il possibile per tenere Irving, e sembra aver recentemente eliminato la concorrenza dei Lakers, assicurandosi una possibilità maggiore di ri-firma. Nonostante questo, però, non si deve dimenticare lo status di Irving in NBA e le richieste che inevitabilmente fioccheranno.

I soldi e la durata del contratto saranno un fattore determinante per la sua scelta, e in questo Dallas ha ovviamente un vantaggio sulle concorrenti. Predire il futuro di Irving, però, è sempre stata un’impresa complicata.