FOTO: “Brew Hoop”

Dopo i rumors delle ultime ore sulle trattative con i Bulls, sono i Milwaukee Bucks ad accanirsi nuovamente su Jae Crowder. L’interesse riportato da parte della squadra del Wisconsin per la wing dei Phoenix Suns è noto e arcinoto, ma di recente un possibile scambio sembrava essere stato rallentato da una precisa incognita:

“Stando a Marc Stein, sarebbe cresciuta fra i potenziali fruitori un po’ di titubanza nei confronti delle condizioni fisiche del giocatore, essendoci timore che possa “impiegare un po’ di tempo a riacclimatarsi e raggiungere il 100% della forma”. La stagione è effettivamente iniziata da oltre 3 mesi, e Jae Crowder è rimasto inattivo in questo lasso di tempo, senza contare la pre-season: non il massimo per una aspirante contender muoversi per un’incognita di questo tipo entro la trade deadline.”

Adesso, tutto questo sembra essere stato messo da parte. Secondo un report di questi minuti a cura di Shams Charania (The Athletic), i Suns avrebbero concesso ai Bucks il permesso di incontrare Crowder faccia a faccia, con una concessione esclusiva e non concessa a nessun’altra squadra. Le proposte di Milwaukee ruotano attorno a nomi come quello di Jordan Nwora, George Hill o Serge Ibaka (già sul mercato), assieme a scelte al secondo giro.


Secondo Shams, però, le due parti starebbero cercando di includere una terza squadra che possa fornire un’ala nelle conversazioni, ed ecco perché potrebbe essere importante l’apertura dei Bulls alle trattative, come scritto anche in un altro nostro pezzo:

“Indipendentemente dall’esito [di uno scambio White-Crowder, ndr], quel che è interessante è che si sia aperta la strada alle trade talks fra Bulls e Bucks. In NBA la situazione è spesso fluida, i contatti fra due squadre per un giocatore finiscono per virare su un altro, talvolta si include una terza squadra, e in questo caso è tutto particolarmente interessante.”

Miami Heat e Atlanta Hawks, infine, restano le frontrunner nella corsa a Jae Crowder, sebbene adesso si trovino in una situazione sfavorevole rispetto a una concorrente di lusso come Milwaukee. Sarebbe inutile spiegare quanto una wing di questo tipo possa far comodo a coach Mike Budenholzer, che si troverebbe fra le mani sia l’ennesimo tassello perfetto per una struttura versatilissima difensivamente, capace di avere esterni svegli sulle strategie conservative e allo stesso tempo perfetti sui cambi, sia un tiratore rispettabile che potrebbe beneficiare delle voragini aperte da Giannis Antetokounmpo.

Vedremo cosa succederà entro la trade deadline del 9 febbraio, ma l’evoluzione di questo aggiornamento si prospetta decisiva.