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Questo contenuto è tratto da un articolo di Roberto Araiza per Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Dopo le vittorie d’apertura stagionale contro Houston Rockets e Phoenix Suns, è arrivato il momento di assaporare il boccone amaro per i San Antonio Spurs. Infatti, i nero-argento sono impantanati in una losing streak di 9-0, stazionando solitari sul fondo della classifica di Western Conference, dando modo ai propri tifosi di iniziare a dubitare del fatto che i loro beniamini possano avere una reazione considerevole alla stagione scorsa, da 60 sconfitte, nonostante l’approdo di Victor Wembanyama dal Draft.

A far sollevare qualche sopracciglio di troppo tra i fan nero-argento è stata la maniera in cui si sono evolute tali sconfitte: in due occasioni, infatti, gli Spurs hanno divorato vantaggi di 18 e 19 punti (QUI avevamo discusso dei problemi difensivi dei nero-argento), rispettivamente contro Kings e Grizzlies. Inoltre, anche dalle poche W sono emersi pochi dati confortanti in favore dei texani, tanto che neanche coach Gregg Popovich sia riuscito a trovare una vera e propria motivazione quando ne ha parlato durante una conferenza.

Una tra le principali cause delle deludenti prestazioni degli Spurs, additata dai loro tifosi, è il playmaking di Jeremy Sochan (QUI avevamo analizzato la tematica in precedenza). Ed anche se può sembrare esagerato addossare tutta la colpa sul ventenne ex Baylor University, è comunque innegabile che la sua presenza in campo, per questo esperimento tattico di coach Pop, non abbia ancora dato i frutti sperati, contribuendo in negativo. Tuttavia, questa recente striscia di sconfitte ha messo in evidenza una carenza del roster degli Speroni: validi e solidi shot-creator – che tuttavia potrebbero trovare qualche soluzione nel Draft 2024.

  • Draft 2024: obiettivo Point Guard

In passato gli Spurs hanno tratto enormi benefici dall’avere in squadra un giocatore come DeMar DeRozan, capace di dare il La alla fase offensiva e creare diverse occasioni per sé ed i compagni. Nonostante l’attuale roster includa già alcuni elementi capaci di sviluppare queste caratteristiche in futuro, al momento sono carenti di uomini capaci di rivaleggiare con avversari di livello All-Star. Devin Vassell è quello che si avvicina di più a colmare il gap: il ventitreenne si sta evolvendo in un three-level scorer, tuttavia rimane ancora fin troppo prevedibile per i difensori avversari.

Anche Victor Wembanyama ha ottime chance di acquisire le caratteristiche richieste da coach Popovich ed il suo staff, ma nel suo caso siamo davanti ad un work-in-progress: il suo talento ed i suoi immensi mezzi fisici sono ancora sotto la lente del coaching staff, per permettergli di crescere al meglio e tirare fuori il massimo dal suo potenziale. Keldon Johnson è un ottimo scorer, che però si applica per lo più lungo la linea di fondo, utilizzando la sua fisicità per creare spazi, senza però rappresentare una grossa minaccia in isolamento. Infine, Malaki Branham può costituire una valida alternativa, a patto che migliori la gestione di palla e del tiro e che incrementi la sua presenza ed efficacia difensiva. 

Molti analisti ed opinionisti considerano seriamente la possibilità che i San Antonio Spurs siano a caccia di una point guard all’NBA Draft 2024. Tuttavia, il Draft venturo potrebbe esser carente di giocatori con tali caratteristiche su cui poter fare seriamente affidamento sin da subito, ed il Front Office texano potrebbe decidere di pescare nel mercato dei Free Agents, cercando il suo back-up tra le seconde o terze scelte. Inoltre, bisogna monitorare l’evoluzione dei giocatori attualmente in G League, tra cui Ron Holland, Ja’Kobe Walter e Justin Edwards (infine, QUI abbiamo esposto le intenzioni degli Spurs per il presente ed il futuro).

Il percorso che conduce al Draft è ancora molto lungo e gli Spurs continueranno di certo a tener d’occhio la situazione nel corso dei mesi venturi. Per ciò che concerne il presente, Gregg Popovich, il suo staff ed i suoi giocatori sono alla ricerca di una vittoria convincente, che possa anche fungere da boost per il morale.